Reflusso e dolore al torace
Buonasera! Ho 42 anni e da Settembre dell'anno scorso cominciavo a sentire uno strano fastido quando ingoiavo del cibo e non riuscivo a distinguere se ciò avveniva nella parte iniziale della gola o dell'esofago. Con il tempo sentivo che questo fastidio veniva accompagnato da bruciore retrosternale nel punto dove c'è il cuore e senso di oppressione e un pò di mal di gola; preso dal dubbio di avere qualcosa di grave, mi sono rivolto ad un primo gastroenterologo, portandomi dietro il responso della gastroscopia che mi ero fatto a fine Maggio 2009 con esito tutto negativo compreso l'HP. Il medico, valutando tutta la situazione, mi ha detto che poteva essere sicuramente un pò di reflusso gastroesofageo, causato da un leggero allentamento dello sfintere; la terapia è stata di Lucen 20mg la mattina prima di colazione e Noremifa un'ora dopo pranzo e cena. Per qualche giorno mi era sembrato di stare un pò meglio ma dopo il bruciore ritornava nuovamente. Ho continuato la terapia per altri 2 mesi con scarso risultato finchè alla fine mi decisi di ritornare dal medico che mi aveva tranquillizzato dicendomi che non c'era nulla di grave e che purtroppo dovevo imparare a convivere con questo disturbo poichè la terapia è questa e non c'è altro. Ovviamente non riteneva opportuno fare un'altra gastroscopia. A dire la verità mi sono posto tante volte la stessa domanda: perchè dopo una gastroscopia con diagnosi negativa mi è venuto fuori questo reflusso? Da qualche settimana sento un pò di dolore davanti al petto subito dopo mangiato e pure quando premo leggermete davanti, sento fastidio, come se fosse infiammata anche la parte ossea o muscolare. Ho cambiato medico e sono andato da un altro che mi ha diagnosticato anch'esso un reflusso gastroesofageo non erosivo, che in medicina chiamano NERD, e di origine psicosomatica. Mi ha modificato leggermente la terapia dandomi Pantorc da 10mg uno la mattina e uno prima di coricarmi, perchè il Lucen mi dava un pò fastidio, come se ogni tanto mi veniva degli strani sintomi di attacchi di panico. A parte il Pantorc mi ha dato anche 10 gocce di Levopraid 25mg, che lui definisce un buon farmaco da prendere per un mese. Essendo un pò in sovrappeso, mi ha consigliato di perdere alcuni chili. Premetto che vengo da una situazione un pò grigia in quanto ho perduto mia madre per una neoplasia allo stomaco e dopo qualche giorno sono caduto in forte depressione con ansia e ipocondria. Tanti esami ho fatto e tutti con esito negativo ma stavolta, questo disturbo, lo sento veramente! La cosa che mi preoccupa è anche questo dolore al torace che sento condizionata anche la parte ossea o al livello epidermico, nel momento in cui mi premo davanti e quella sensazione strana che mi fa un pò tossire. E' sempre colpa del reflusso? Pensate a qualcosa di grave? Che altro posso fare? Vi ringrazio per l'attenzione e attendo con ansia una vostra risposta. Cordiali saluti
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Credo che nel suo caso ci sia necessità di uno studio funzionale dell'esofago mediante pH-mano-impedenziometria. Tale studio darà maggiori informazioni sulla natura del suo disturbo (funzionale; reflusso; ecc.). Cerchi un centro di gastroenterologia dove sia possibile fare tale approccio.
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
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Ex utente
La ringrazio infinitamente dottore per la tempestiva risposta e con l'occasione mi rivolgerò ak centro per tale esame ma a cosa serve? E' un esame fastidioso?
Quel lieve dolore che sento anche davanti al torace come descritto in precedenza, è da riferirsi al reflusso gastroesofageo?
La ringrazio infinitamente
Quel lieve dolore che sento anche davanti al torace come descritto in precedenza, è da riferirsi al reflusso gastroesofageo?
La ringrazio infinitamente
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L'esame serve per capire !
Si tratta di far passare un piccolo sondino dal naso e misurare le pressioni in esofago (manometria). In tal caso l'esame è di breve durata. Mentre per studiare i reflussi e valutare se questi sono associati ai sintomi esofagei(pH-impedenziometria) l'esame durerà 24 ore.
Tranquilla. E' utile.
Si tratta di far passare un piccolo sondino dal naso e misurare le pressioni in esofago (manometria). In tal caso l'esame è di breve durata. Mentre per studiare i reflussi e valutare se questi sono associati ai sintomi esofagei(pH-impedenziometria) l'esame durerà 24 ore.
Tranquilla. E' utile.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.7k visite dal 21/03/2011.
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