Problemi gastrointestinali

Egregi dottori,
sono uno studente universitario di 21 anni,alto 1.80 m e peso di 58.5 kg e per quanto ne so portatore sano di anemia mediterranea presa da mia madre.
Nel 2008 ho iniziato ad avere problemi all'apparato digerente in particolare avvertivo un dolore fastidioso un pò più sotto dello sterno. Questi dolori li avvertivo soprattutto la mattina e mi causavano anche mal di testa. Per un pò ho lasciato perdere imputando tutto allo stress della vita università ma questi dolori non scomparivano anzi mi portavano ad un senso di inappetenza progressiva. Di seguito avvertivo gonfiore addominale,aria nella pancia che mi portavano a flatulenza, piccole coliche addominali,pesantezza dello stomaco e difficoltà a digerire bene, piccoli periodi di feci chiare di sgradevole odore e poltacee, fitte brevi e intense durante l'inspirazione.
Allarmato di ciò e preoccupato anche per il mio modesto peso mi sono recato dal gastroenterologo e mi ha diagnosticato una malattia da reflusso gastroesofageo. Ho rispettato la terapia datami e sembrava che la situazione fosse risolta ma a distanza di tempo tutti i problemi si ripresentavano. Allora nel 2009 ho fatto una gastroscopia con biopsia duodenale alla luce della quale il gastroenterologo (amico di famiglia) mi ha detto di avere l' helicobacter pylori. Mi ha prescitto la terapia e arrivati al 2010 ho fatto il Breath Test per HP con esito negativo. Sembrava che la situazione migliorasse ma continuavo ad avere gli stessi fastidi ed iniziamo ad abituarmi e pensare che il tutto fosse dovuto ad un fattore di stress e cosi via..
All'attualità ovvero nel 2011 poichè non vedevo miglioramenti e preoccupato sempre del mio modesto peso ho visto di persona i referti medici e ho letto questo:
analisi sangue anno 2008: EMOCROMO:valori buoni tranne quelli imputabili all'anemia mediterranea(penso sia normale:globuli rossi,ematocrito,mcv,mch,mchc,rdw)
AEA (anti endomisio)=negativo ;AGA-IgA 1.5 U/ml [0.0-15.0]; IgG 62.2 U/ml [0.0-50.0](superiori rispetto al normale quindi penso POSITIVO); Transglutaminasi 2.4 U/ml [0.0-16.0].
Diagnosi della biopsia duodenale fatta nel 2009:-FRAMMENTI DI MUCOSA DUODENALE, NON ORIENTATI, CON FOCALE E MODESTO AUMENTO DEI LINFOCITI INTRAEPITALIALI, NOTE DI FLOGOSI LINFOMONOCITARIA E ASSOTTIGLIAMENTO DEL BRUSH BORDER.SI CONSIGLIANO INDAGINI DI LABORATORIO.

Poichè non riesco a risolvere la situazione vorrei un VOSTRO PARERE. Grazie in anticipo per la disponibilità
[#1]
Dr. Riccardo Annibali Chirurgo generale, Gastroenterologo, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 20 2
Dopo aver escluso possibili lesioni organiche con gli esami già eseguiti, penso che i suoi disturbi possano essere collegati a una disbiosi intestinale con prevalenza di lieviti (p.es. Candida). Disbiosi significa semplicemente che la proporzione di lieviti presente nell'intestino è aumentata rispetto alla norma (perché tutti abbiamo una certa quantità di questi funghi nell'intestino). Questo è in genere dovuto a una alimentazione ricca di carboidrati: i lieviti, infatti, si alimentano solo con il glucosio, che è un prodotto della digestione degli zuccheri presenti nella pasta, nel pane, nella frutta, nei latticini, etc. Una alimentazione ricca di carboidrati potrebbe essere responsabile di uno squilibrio della flora intestinale con un aumento dei lieviti. Il tutto può anche essere precipitato da una cura con antibiotici, che diminuiscono i batteri "buoni", ma non i lieviti.
In questo caso non si verifica una vera e propria "colite" ma un insieme di possibili disturbi più lievi: gonfiore intestinale con meteorismo e flatulenze, bruciore e prurito anale, bruciore e prurito vaginale con perdite biancastre, bruciore a urinare, prurito e bruciore a livello delle principali pieghe cutanee (sottomammarie, inguinali, etc.), stanchezza, difficoltà di concentrazione, sinusite, disturbi della pelle, etc. Naturalmente non sono sempre presenti TUTTI questi sintomi, ma solo alcuni...
La cura comporta una dieta per quanto possibile priva di carboidrati e di lieviti, l'assunzione di appositi farmaci e l'idrocolonterapia (= lavaggio dell'intestino crasso per rimuovere gli eccessi di flora fungina putrefattiva).

Dr. Riccardo Annibali
Coordinatore dell'Unità di Colonproctologia "Milano Nord"
Casa di Cura La Madonnina di Milano

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la delucidazione ma può essere dovuto al fatto che possa avere la celiachia? dato che il mio peso corporeo è in sottopeso e non riesco a ingrassa? grazie anticipatamente per la risposta..
[#3]
Dr. Riccardo Annibali Chirurgo generale, Gastroenterologo, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 20 2
Gli esami da Lei già eseguiti non dimostrano che Lei abbia una malattia celiaca in corso.
Reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.

Leggi tutto