Disbiosi intestinale

Salve, soffro da tempo di disturbi gastrointestinali. Un paio di anni fa, dopo aver sofferto per tanto tempo di reflussi gastroesofagei e forte acidità di stomaco, il medico mi ha suggerito di prendere una compressa al giorno di pantopan 40 e almeno da questo punto di vista il problema, grazie alla compressa, è rientrato.

Purtroppo soffro anche di disturbi intestinali e sopratutto di gonfiori, di distensione e dolore addominale, malessere generale e spossatezza/stanchezza.
La distensione comporta anche una certa dispnea che è già presente a causa di un'allergia ad acari e pollini (con rinite perenne) e del mio sovrappeso.

Ho deciso 10 giorni fa di fare il test della disbiosi intestinale per valutare una terapia in questo senso, anche se il mio medico di famiglia credo ignori questo tipo di esame e sopratutto non lo ritiene affidabile in quanto, secondo lui, non riconosciuto dalla medicina ufficiale.

A questo punto vorrei sapere se questo test è effettivamente utile oppure no e quale terapia dovrei fare per eliminare i vari disturbi.
I valori del test sono per lo scatolo 23 microg/l e per l'indicano 21. I valori di riferimento per entrambi sono 10-20 disbiosi lieve, 20-40 disbiosi media, oltre 40 disbiosi grave.

Al momento le uniche medicine che prendo, al bisogno, sono spasmex o spasmomen somatico.
Mi piacerebbe avere la vostra opinione.
Saluti.

PS: negli ultimi anni ho perso già un po' di chili (15) e attualmente sono in dieta sia per migliorare l'alimentazione sia per diminuire ulteriormente di peso (al momento peso 120 KG per 174 cm di altezza).
[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Gentile signore,
i test riferiti sono poco affidabili e spesso non riproducibili: in pratica non consentono di attribuire con ragionevole certezza i disturbi intestinali ad una chiara configurazione della flora batterica alterata.
Nella ipotesi di una disbiosi può risultare utile assumere - per un periodo limitato di tempo - probiotici (microrganismi del tipo dei fermenti lattici) e/o prebiotici (integratori capaci di stimolare selettivamente l'attività di alcuni batteri) su indicazione del medico che la segue.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
Attivo dal 2008 al 2011
Ex utente
Grazie dottore per la celere risposta.
Effettivamente il test non individua le cause della disbiosi che sarebbe comunque da accertare diversamente, ma mi chiedo anche... come? Che altri esami dovrei fare?

In ogni caso, pur essendo il test poco specifico, secondo lei, è valido per riscontrare la presenza di disbiosi?
Voglio dire, il fatto di individuare quelle sostanze nelle urine ha una validità scientifica o sono solo fantasie di qualcuno che inventa esami da laboratorio?

Ho sempre letto e sentito ad esempio opinioni contrastanti riguardo al test delle intolleranze alimentari (che tralatro ho fatto), ma riguardo al disbiosi test non mi sembra di aver trovato eccessivi dissensi.
Tuttavia il mio medico "snobba" quest'esame.... Lei cosa pensa?

Ora dovrò fare anche il breath test per l'intolleranza al lattosio e dei rast per vedere se sono allergico alle proteine del latte, questo per avere un quadro ancora più completo.

Dottore, volevo chiederle riguardo la "terapia" con pre/probiotici, ha qualcosa da consigliarmi? In farmacia mi sembra di aver visto solo fermenti lattici commercializzati con nomi diversi, ma nient'altro.

Inoltre se volessi intervenire sul sintomo, cosa dovrei prendere? Gli antispastici che ho menzionato prima vanno bene?

Grazie in anticipo per le risposte che vorrà darmi.
Saluti.
[#3]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Gentile signore,
l'assunzione di antispastici, in maniera occasionale, interviene efficacemente - ma temporaneamente - sul olore addominale.
Per una condizione che data da un po' di tempo le cnsiglio di non affidarsi all'autoprescrizione, ma di sottoporsi a visit gastroenterologica.
Cordiali saluti.
[#4]
Attivo dal 2008 al 2011
Ex utente
Grazie dottore per la risposta. In realtà di visite dal gastroenterologo ne ho fatte diverse, ma sinceramente i responsi non mi hanno mai soddisfatto più di tanto.
Tuttavia, come le ho detto, ora proverò a capire se c'è un'intolleranza al lattosio (cosa molto probabile) e se questa può essere la causa dei miei fastidi.
Nel frattempo il mio medico di famiglia mi ha detto, forse anche in previsione del fatto che l'esito del test potrebbe risultare positivo, di assumere 2 compresse di pergill prima dei pasti.
Lei che ne pensa? Qualora dovessi trovare sollievo con questa terapia, dovrei prendere queste pastiglie a vita?
Mi sembra sia un enzima venduto come integratore alimentare, quindi non credo che faccia male assumere tale prodotto anche per lunghi periodi di tempo, ma mi chiedevo se non ci fossero altre soluzioni.
Cmq la settimana prossima vedo di reperirlo e faccio un tentativo.
Io in realtà vorrei assumere anche dei probiotici, anche se il medico per il momento mi ha detto di lasciar perdere. Lei ha qualche prodotto eventualmente da consigliarmi? Sul web ho trovato qualche nome tra cui Floravit Plus per esempio. Lei che ne pensa?
Grazie ancora per la disponibilità.
[#5]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Gentile signore,
se è presente una intolleranza al lattosio la galattosidasi può risultare utile, ma è molto più semplice eliminare latte e derivati dalla dieta.
Rinvierei ogni decisione a dopo aver effettuato il test.
Cordiali saluti.
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