Flatulenza invonlontaria

Buongiorno,
Sono un ragazzo di 22 anni e vi scrivo perché da parecchi anni accuso un disturbo inusuale e piuttosto raro: soffro di flatulenza involontaria dall’età di 17 anni.
Prima di allora non ho mai avuto nessun problema all’apparato gastrointestinale; tuttavia in seguito ad un periodo di forte stress è venuto fuori questo problema.
Nell’immediato credevo che sarebbe passato da solo, ma dopo alcuni anni la situazione non migliorava, perciò ho deciso di sottopormi ad alcuni test medici.
Faccio una premessa: la flatulenza è assolutamente involontaria; io non percepisco né l’uscita dei gas e neanche l’odore. Da parte dei miei genitori c’è sempre stata assoluta incredulità: oltre a non percepirne l’odore, non reputano possibile che il fenomeno si presenti in maniera così incontrollata. Inoltre mi sono reso conto nel tempo che solo alcune persone percepiscono l’odore. Ad esempio la mia famiglia paterna non percepisce nulla, mentre quella materna (che vedo raramente) si. Anche le mie ragazze non hanno mai sentito niente, così come le rispettive famiglie e gli amici più intimi.
I miei genitori (lavorano entrambi nel campo medico, ma per ragioni di anonimato non ne indicherò le professioni)ora credono che tutto sia passato, perché lo hanno sempre ritenuto frutto di un problema psicologico generato dal periodo di stress che ho subito a 17 anni; di fatto credevano che fosse tutto frutto della mia immaginazione.
La loro soluzione è stata quella di farmi fare delle sedute dallo psicologo.
Ad oggi continuo a ritenere che questo problema sia realmente presente, ragion per cui, per conto mio, ho fatto una visita privata da un gastroenterologo, il quale mi ha eseguito una manometria rettale. Il medico ha tratto le seguenti conclusioni: “reperto normale con lieve ipertono basale del S.A.I”. Di fatto mi ha detto che non presento nessuna anomalia e consigliato di andare da un neurologo, per verificare se ho una perdita di sensibilità in corrispondenza dell’ano. Si era raccomandato inoltre di seguire una dieta priva di cibi zuccherini e di assumere regolarmente delle compresse di “sine aire forte”.
Seguendo il consiglio del gastroenterologo, sono andato dal neurologo, il quale mi ha sottoposto a prove di sensibilità con uno spillo ed ha rilevato una “lieve iporeflessia rotulea bilaterale e achillea dx”. Ancora una volta un medico mi ha detto di non aver rilevato niente di strano o comunque compatibile con la mia patologia. Il consiglio è stato di eseguire una risonanza magnetica lombare e sacrale per verificare che non ci siano problemi interni. Mi ha avvertito però, che se anche questo esame darà esito negativo, l’unica strada ancora percorribile sarà quella degli psicofarmaci. A questo punto io mi rivolgo a voi: possibile che nella storia medica non ci sia una patologia come la mia? Possibile che il mio problema sia risolvibile solo con l’utilizzo degli psicofarmaci e che non si possa rilevare un motivo fisico? Avete mai avuto casi simili al mio?
Purtroppo questo problema mi causa ovvi problemi di socialità e compromette la mia carriera universitaria. Per completezza aggiungo che faccio regolare attività fisica, non sono in sovrappeso, mangio in maniera regolare e piuttosto sana, mastico molto lentamente e godo di ottima salute fisica e mentale.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro e vi ringrazio per il tempo che potrete dedicarmi.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Gentilissimo,

non è facile arrivare ad una diagnosi e, di conseguenza, ad una terapia.
Essendo tutti gli accertamenti negativi potrebbe tentare con l'agopuntura o la psicoterapia. Non saprei cos'altro consigliare.


Auguri.

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)