Diagnosticata un'ernia iatale da scivolamento di 2 cm

Il 2/3/11 mi è stata diagnosticata un'ernia iatale da scivolamento di 2 cm, con esofagite di grado A.
Ho sempre mangiato per il piacere di farlo e non per sopravvivere, pertanto adesso mi è arrivata una batosta mentale con le restrizioni alimentari a cui dovrò attenermi!!!
Mi è stata data anche una terapia farmacologica: 4 settimane con Lucen da 40 mg e 2 settimane con Lucen da 20 mg.
Solo in caso di bisogno, Riopan compresse.
Cmq desideravo sapere:
1) Durante il periodo della terapia mi conviene rinunciare in toto agli alimenti che mi sono stati vietati (ahimè!!!) quali fritture, qualche bicchiere di vino a cena ed ogni tanto un limoncello, cioccolato, pizze, sughetti, salumi, conserve sott'olio, peperoncini, agrumi, etc...?
2) Ma può accadere paradossalmente che poi il mio stomaco si disabitui e non tolleri più gli alimenti che abolirò dall'alimentazione?
3) In ogni caso, dopo il mese e mezzo di terapia, posso rimangiare quotidianamente ciò che mangiavo? O forse potrò inserirne gradatamente uno alla volta?
4) se saltuariamente non rispetterò l'alimentazione "sana", perchè è per me diventata una sofferenza mentale rinunciare a ciò a cui ero abituato, a cosa potrò andare incontro?


Inoltre faccio allenamenti di karate, con intense contrazioni dell'addome dovuti a calci, pugni e soprattutto Addominali alti, obliqui e bassi.
Le chiedo:
4) Posso continuare a fare tutto ciò, oppure.....?
5) Le Contrazioni addominali nel sesso possono aggravare la mia situazione o posso continuare a farlo?

Scusi la mia ignoranza, ma vorrei ancora capire:
6) i 2 cm dell'ernia iatale non potranno più rientrare, se non con un intervento chirurgico?
7) cos'è che potrebbe danneggiare o aggravare l'ernia cosicchè da 2 cm farla accrescere?
Sono disperato, e ringrazio anticipatamente.
Buona giornata e/o serata.


[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.4k 216
Gentile signore,
rispondo in ordine alle sue molteplici domande:
1) Almeno nelle prime sei settimane di terapia è opportuna una adeguata cautela nell'alimentazione. Gli alimenti da evitare DEL TUTTO sono: cioccolata, menta, alcolici, bevande gasate;
2) No;
3) Può introdurre tutti gli alimenti e prestare attenzione a quelli che possono personalmente arrecare disturbo;
4) Non è possibile predire con ragionevole certezza se la mancata ottemperanza delle norme dietetiche si accompagnerà a persistenza dell'esofagite o a peggioramento dell'infiammazione;
4bis) E' necessario evitare l'incremento continuativo della pressione addominale con lo sforzo fisico;
5) Non aggrava la situazione;
6) Per queste dimensioni, non è importante l'entità dell'ernia iatale in relazione alla sintomatologia da reflusso;
7) E' una eventualità del tutto remota.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
Utente
Utente
Sono veramente contento di essermi iscritto al sito e La ringrazio di vero cuore per la Sua celerità, chiarezza, semplicità e professionalità nel darmi delle risposte significative.

Devo però chiederLe, in merito solo a 2 Sue risposte, 2 ulteriori precisazioni, per le quali non so se mi sono spiegato bene o se Lei possa essere un po’ più analitico, data sempre la mia ignoranza in materia!!!

Per favorirLa nella comprensione di quanto io voglia perfettamente capire, Le riscrivo le precedenti mie 2 domande e le relative Sue risposte:
4bis) Posso continuare a fare allenamenti di karate, con intense contrazioni dell'addome dovuti a calci, pugni e soprattutto Esercizi specifici di Addominali alti, obliqui e bassi, oppure.....?
4bis) E' necessario evitare l'incremento continuativo della pressione addominale con lo sforzo fisico;

E pertanto Le ri-chiedo riformulando la domanda:
1) Posso continuare a fare allenamenti di karate date le contrazioni dell'addome dovuti a calci e pugni? O Non posso farlo più? O Non posso farlo fino a quando finisco la terapia? Cosa mi consiglia in modo più semplice ed analitico.
2) Posso continuare a fare Esercizi di Addominali alti, obliqui e bassi? O Non posso farlo più? O Non posso farlo fino a quando finisco la terapia? Cosa mi consiglia, sempre, in modo più semplice ed analitico.

6) i 2 cm dell'ernia iatale non potranno più rientrare, se non con un intervento chirurgico?
6) Per queste dimensioni, non è importante l'entità dell'ernia iatale in relazione alla sintomatologia da reflusso;

Anche in questo caso, Le ri-chiedo riformulando la domanda:
3) i 2 cm dell'ernia iatale possono ridursi fino a scomparire o rimarranno tali a vita?

Cmq adesso sono un po’ meno preoccupato e disperato di prima, ma non mi abbandoni ora…….!!!

Concludo scusandomi per la mia capillare voglia di capire, ma comprenda la mia preoccupazione.
La ringrazio di nuovo anticipatamente.
Buona giornata e/o serata.
[#3]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.4k 216
Gentile signore,
per quel che riguarda gli allenamenti, le consiglio una sospensione per qualche mese o un alleggerimento del carico di esercizio. Successivamente - anche in considerazione della sintomatologia clinic - potrà riprendere.

Il tratto di due cm scivolato in gener non ritorna in sede, ma è del tutto irrilevante: non tende a aumentare e NON è il diretto responsabile del reflusso, ma soltanto una causa facilitante.
Cordiali saluti.
[#4]
Utente
Utente
Volevo ringraziarLa ancora per gli ultimi chiarimenti che mi ha dato.
Sicuramente adesso ho il mio quadro clinico, molto più chiaro.

Per completare però, desidererei ottenere un ultimo chiarimento, almeno per questa fase, chiedendoLe:
1)Per quanto riguarda l’assunzione di farmaci ((VivinC, Antistaminico, Novalgina, Zitromax antibiotico, Bentelan Cortisone compresse e/o fiale, AirCort Spray, utilizzati saltuariamente solo nei momenti di estremo bisogno)), possono danneggiare la mia Ernia Iatale?
2)eventualmente può indicarmi in alternativa qualche farmaco (soprattutto per il VivinC che è quello che uso più spesso per i raffreddori)?
3)se in futuro ho bisogno, posso riscriverLe come utente già registrato ovvero dall’identificativo utente si sa già la mia patologia, o devo inserire l’eventuale richiesta di consulto, indicando di nuovo tutta la mia problematica, diagnosi, terapia, etc.?

N.B.: Ho già detto ad alcune mie colleghe ed amici di questo sito, ed ora mi stanno chiedendo come ci si registra.
D’altronde ve lo meritate, perché ho trovato che siete veramente gentili e professionali.

Grazie ancora anticipatamente.
Buona giornata e/o serata.
[#5]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.4k 216
Gentile signore,
i farmaci da lei citati sono controindicati nell'esofagite e nella malattia da reflusso esofageo, la presenza di ernia iatale è del tutto ininfluente.

Per quel che riguarda i farmaci "sintomatici" per le malattie da raffreddamento, in presenza di patologie del tratto digestivo superiore, è preferibile utilizzare il paracetamolo rispetto agli altri antinfiammatori.

Per quanto concerne la diomanda sugli aspetti tecnici del sito, giro la sua richiesta allo Staff medicitalia.it.
Cordiali saluti.
[#6]
Gentile utente
può trovare tutte le risposte alle sue domande tecniche visitando questa pagina: https://www.medicitalia.it/faq-helpdesk/

Cordiali saluti
staff@medicitalia.it

[#7]
Utente
Utente
Sono quasi trascorse 3 settimane con la terapia assegnatami (Lucen).
Sto ancora rispettando l'alimentazione che anche Lei mi ha consigliato.
Volevo chiederLe:
1) Posso mangiare il pomodoro crudo, ovvero ad insalata?
2) Posso mangiare la pizza, dato che c'è il pomodoro?
3) Posso mangiare la pasta con la salsa (di pomodoro)?
Grazie anticipatamente e buona serata e/o giornata.
[#8]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.4k 216
Gentile signore,
le confermo quanto da me esposto al punto 3) del post #1 in risposta alla sua richiesta:

3) Può introdurre tutti gli alimenti e prestare attenzione a quelli che possono personalmente arrecare disturbo;

Ciò vale in modo indipendente dall'assunzione dei farmaci.
Cordiali saluti.
[#9]
Utente
Utente
Caro Dottore, buongiorno.
Adesso sono trascorsi 2 mesi e 1/2 da quando ho evitato alcuni alimenti e privatomi degli allenamenti di karate.
Le volevo chiedere qualche ulteriore consiglio-chiarimento:
1) Quando Lei mi dice di ingerire un alimento e fare attenzione se arreca disturbo o meno... cosa vuol dire praticamente?
a)forse che se bevo vino, o mangio fritto, etc., avrò un fastidio immediato (ovvero lobo faringeo, disfagia, bruciore, acidità, etc.) e quindi capirò se ancora è meglio evitare, e magari riprovare più avanti?
b) eventualmente in presenza di fastidi, basta evitare quel cibo o è meglio assumere il Lucen da 20 per qualche giorno a seguire, o riopan solo per quel giorno?
2) Per quanto riguarda gli allenamenti di karate, inclusi esercizi addominali, posso riprendere tranquillamente?
a) eventualmente come mi accorgerò se sarà ancora dannoso allenarmi?
Grazie anticipatamente e Le ricordo, nelle possibilità, di essere semplice, chiaro e pratico nelle risposte, data sempre la mia ignoranza in materia!
[#10]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.4k 216
Gentile signore,
dopo un periodo di astensione dall'assunzione di più alimenti, è opportuno introdurne nell'alimentazione corrente uno per volta e verificare se ciò comporta disturbi immediati (bruciore, dolore, meteorismo...). Se non compaiono sintomi potrà consumare abitualmente l'alimento "testato" e, dopo 2-3 giorni provare con un altro alimento. Se, all'introduzione del cibo, si manifestano immediatamente (nell'arco della giornata) disturbi, questo alimento dovrà essere ulteriormente differito (3-4-settimane).
La stessa valutazione potrà essere applicata nella ripresa graduale dell'allenamento fisico.
Cordiali saluti.
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