Dubbi su intervento di prolassectomia
Buongiorno,
Ho 31 anni e lunedì prossimo (29 ottobre) dovrei essere operato di emorroidi
presso la clinica Santa Rita di Vercelli dal dott. Ezio Ganio; per l'esattezza, dovrei
subire simultaneamente i seguenti due interventi: escissione plica cutanea
perianale e prolassectomia.
Ora, premetto di avere emorroidi di 2° grado che oggi non mi causano alcun reale
problema ma volevo risolvere da subito a questione onde evitare eventuali
aggravamenti futuri.
In particolar modo, ho accettato di sottopormi a tale intervento al fine di eliminare
l'emorroide esterna nonchè il consueto prolasso durante la defecazione ma, solo
oggi, mi sorgono alcuni dubbi legittimi ossia:
1- Che diametro ha lo stapler usato per la prolassectomia ? Sarò paranoico o
semplicemente non addentrato nel settore ma non corro il rischio, con uno
strumento così invasivo, di ritrovarmi permanentemente con un diametro anale
superiore alla norma ? Questo strumento potrebbe causare anche inaspettati
danni alla muscolatura ?
2- Che ampiezza e che spessore hanno all'incirca i punti metallici che vengono
applicati ? Penso anche all'estetica, potrei ritrovarmi con profonde cicatrici
permanenti ? I punti verranno espulsi nel giro di alcuni mesi o rimarranno applicati
permanentemente ?
3- La rimozione dell'emorroide esterna, dovrebbe lasciarmi una piccola cicatrice
superficiale o una profonda e visibilissima cicatrice permanente ?
4- Partendo dal presupposto di seguire una vitalizia dieta equilibrata e di curare
maggiormente la mia salute d'ora in avanti con tutte le dovute precauzioni che mi
farò suggerire dal chirurgo nel post-intervento, che percentuale esiste di poter
considerare questo problema "risolto" ?
5- Quali possono essere le possibili conseguenze e gli effetti collaterali in seguito a
tale tipo di intervento ?
...Stò valutando se vale realmente la pena sottopormici o meno, ringrazio tutti
per la gentile attenzione.
Mi scuso per le numerose e particolareggiate domande ma suppongo che
l'argomento trattato potrebbe essere interessante anche per altri utenti nella mia
stessa situazione.
Franco
Ho 31 anni e lunedì prossimo (29 ottobre) dovrei essere operato di emorroidi
presso la clinica Santa Rita di Vercelli dal dott. Ezio Ganio; per l'esattezza, dovrei
subire simultaneamente i seguenti due interventi: escissione plica cutanea
perianale e prolassectomia.
Ora, premetto di avere emorroidi di 2° grado che oggi non mi causano alcun reale
problema ma volevo risolvere da subito a questione onde evitare eventuali
aggravamenti futuri.
In particolar modo, ho accettato di sottopormi a tale intervento al fine di eliminare
l'emorroide esterna nonchè il consueto prolasso durante la defecazione ma, solo
oggi, mi sorgono alcuni dubbi legittimi ossia:
1- Che diametro ha lo stapler usato per la prolassectomia ? Sarò paranoico o
semplicemente non addentrato nel settore ma non corro il rischio, con uno
strumento così invasivo, di ritrovarmi permanentemente con un diametro anale
superiore alla norma ? Questo strumento potrebbe causare anche inaspettati
danni alla muscolatura ?
2- Che ampiezza e che spessore hanno all'incirca i punti metallici che vengono
applicati ? Penso anche all'estetica, potrei ritrovarmi con profonde cicatrici
permanenti ? I punti verranno espulsi nel giro di alcuni mesi o rimarranno applicati
permanentemente ?
3- La rimozione dell'emorroide esterna, dovrebbe lasciarmi una piccola cicatrice
superficiale o una profonda e visibilissima cicatrice permanente ?
4- Partendo dal presupposto di seguire una vitalizia dieta equilibrata e di curare
maggiormente la mia salute d'ora in avanti con tutte le dovute precauzioni che mi
farò suggerire dal chirurgo nel post-intervento, che percentuale esiste di poter
considerare questo problema "risolto" ?
5- Quali possono essere le possibili conseguenze e gli effetti collaterali in seguito a
tale tipo di intervento ?
...Stò valutando se vale realmente la pena sottopormici o meno, ringrazio tutti
per la gentile attenzione.
Mi scuso per le numerose e particolareggiate domande ma suppongo che
l'argomento trattato potrebbe essere interessante anche per altri utenti nella mia
stessa situazione.
Franco
[#1]
Dalla sua descrizione (emorroidi di II grado che oggi non mi causano alcun reale problema) non vedo francamente alcuna indicazione a un trattamento: le emorroidi asintomatiche non credo vadano trattate.
Nello specifico dei suoi questiti,il diametro e' 33 mm, i casi di incontinenza da danno sfinteriale sono descritti ma rari, l' ampiezza deipunti e' di pochi mm, non residua alcuna cicatrice visibile, le agrapphes vengono completamente eliminate entro alcuni mesi, l' intervento e' curativo, le possibili complicanze sono molte evarie per gravita' e frequenza e vanno conosciute prima di firmare il consenso all' intervento (emorragia, stenosi, sepsi, recidiva, persistenza di malattia...)
Auguri!
Nello specifico dei suoi questiti,il diametro e' 33 mm, i casi di incontinenza da danno sfinteriale sono descritti ma rari, l' ampiezza deipunti e' di pochi mm, non residua alcuna cicatrice visibile, le agrapphes vengono completamente eliminate entro alcuni mesi, l' intervento e' curativo, le possibili complicanze sono molte evarie per gravita' e frequenza e vanno conosciute prima di firmare il consenso all' intervento (emorragia, stenosi, sepsi, recidiva, persistenza di malattia...)
Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.6k visite dal 24/10/2007.
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