Gastrite e gastroscopia
Buongiorno
Sono una donna di 33 anni, soffro di gastrite da più di 10 anni.
Sono andata a fare una visita gastro-enterologica la prima volta circa 10 anni fa, dove mi fu diagnosticata una malattia da reflusso gastro-esofageo, a cui seguì una cura in cui dovetti assumere un inibitore della pompa protonica e un gastroprotettore (non ricordo i nomi dei farmaci). Dato che la cura non ebbe nessun risultato provai a fare una gastroscopia, ma fu impossibile inserire il tubo perché “non collaboravo”, e oltretutto mi venne una crisi di pianto fortissima che durò per tutto il giorno. Così provai a fare il cosiddetto breath test, per verificare se fosse presente l’elicobatter philori, con esito negativo, e una radiografia con contrasto, che non rivelò nulla.
Mi sono portata avanti questo problema per tutti questi anni, qualche mese fa sono andata nuovamente in Ospedale a chiedere un consulto da un gastroenterologo che mi nuovamente diagnosticato malattia da reflusso, mi ha prescritto una cura uguale alla precedente, che non ha sortito alcun effetto, quindi mi ha detto di riprovare a fare una gastroscopia.
Ora vorrei fare alcune considerazioni: entrambe le volte, la diagnosi mi ha lasciata molto perplessa, per il semplice fatto che io non ho nessun reflusso gastro-esofageo, o meglio, qualche volta lo avverto, ma si tratta di episodi sporadici che non costituiscono un grosso problema. I sintomi che avverto sono sensazione costante di corrosione allo stomaco, sotto lo sterno, gonfiore e dolore addominale molto pronunciato (sembro incinta) sia dopo i pasti che durante periodi di digiuno tra un pasto e l’altro. Da notare che non bevo alcolici, non mastico gomme, mangio lentamente e non parlo durante i pasti (quindi non assumo aria mentre mangio), però sono fumatrice, circa 6 o 7 sigarette al giorno.
Attualmente vado di corpo abbastanza regolarmente, ma ho avuto anche periodi di stitichezza alternati a diarrea.
Ora, ho molta paura di fare una gastroscopia, sia perché quando ho provato a farla qualche anno fa ho avuto una reazione di pianto incontrollata (ancora non capisco perché mi sia successa una cosa simile), inoltre io ho dei problemi persino ad ingoiare delle pillole, ci riesco ma dopo svariati tentativi, quindi non so come farei ad affrontare un esame simile.
Voorei quindi sapere se prima di provare a fare la gastroscopia esistono altre cure farmacologiche, oppure se esiste un'alternativa a questo esame che mi mette molta paura. grazie
Sono una donna di 33 anni, soffro di gastrite da più di 10 anni.
Sono andata a fare una visita gastro-enterologica la prima volta circa 10 anni fa, dove mi fu diagnosticata una malattia da reflusso gastro-esofageo, a cui seguì una cura in cui dovetti assumere un inibitore della pompa protonica e un gastroprotettore (non ricordo i nomi dei farmaci). Dato che la cura non ebbe nessun risultato provai a fare una gastroscopia, ma fu impossibile inserire il tubo perché “non collaboravo”, e oltretutto mi venne una crisi di pianto fortissima che durò per tutto il giorno. Così provai a fare il cosiddetto breath test, per verificare se fosse presente l’elicobatter philori, con esito negativo, e una radiografia con contrasto, che non rivelò nulla.
Mi sono portata avanti questo problema per tutti questi anni, qualche mese fa sono andata nuovamente in Ospedale a chiedere un consulto da un gastroenterologo che mi nuovamente diagnosticato malattia da reflusso, mi ha prescritto una cura uguale alla precedente, che non ha sortito alcun effetto, quindi mi ha detto di riprovare a fare una gastroscopia.
Ora vorrei fare alcune considerazioni: entrambe le volte, la diagnosi mi ha lasciata molto perplessa, per il semplice fatto che io non ho nessun reflusso gastro-esofageo, o meglio, qualche volta lo avverto, ma si tratta di episodi sporadici che non costituiscono un grosso problema. I sintomi che avverto sono sensazione costante di corrosione allo stomaco, sotto lo sterno, gonfiore e dolore addominale molto pronunciato (sembro incinta) sia dopo i pasti che durante periodi di digiuno tra un pasto e l’altro. Da notare che non bevo alcolici, non mastico gomme, mangio lentamente e non parlo durante i pasti (quindi non assumo aria mentre mangio), però sono fumatrice, circa 6 o 7 sigarette al giorno.
Attualmente vado di corpo abbastanza regolarmente, ma ho avuto anche periodi di stitichezza alternati a diarrea.
Ora, ho molta paura di fare una gastroscopia, sia perché quando ho provato a farla qualche anno fa ho avuto una reazione di pianto incontrollata (ancora non capisco perché mi sia successa una cosa simile), inoltre io ho dei problemi persino ad ingoiare delle pillole, ci riesco ma dopo svariati tentativi, quindi non so come farei ad affrontare un esame simile.
Voorei quindi sapere se prima di provare a fare la gastroscopia esistono altre cure farmacologiche, oppure se esiste un'alternativa a questo esame che mi mette molta paura. grazie
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Probabilmente non necessita di una ulteriore gastroscopia ma di quanche farmaco procinetico tipo levosulpiride o domperidone prima dei pasti per migliorare lo svuotamento gastrico. Per quanto concerne la gastroscopia credo che oggi ci siano i mezzi per farla in modo "indolore" e per questo rinvio al mio blog:
https://www.medicitalia.it/blog/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/495-la-gastroscopia-indolore.html
Saluti
https://www.medicitalia.it/blog/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/495-la-gastroscopia-indolore.html
Saluti
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.2k visite dal 18/02/2011.
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