Premetto che è affetta da steopatite non alcolica
ho appena ritirato le analisi del sangue di mia madre, premetto che è affetta da steopatite non alcolica, con fibrosi a ponti(inizio di cirrosi), connettivite mista e diabete mellito.di seguito dò i valori che hanno destato il mio interesse e quelli correlati, vorrei sapere cosa comporta l'aumento di mchc, e il linfociti conc. e neutrofili bassi,
mcv 83 mch 29 ast 45 alt 52 mchc 357 leucociti 3.10 linfociti conc. 1,15 neutrofili 1.58
vorrei sapere cosa aspettarmi visto il quadro clinico già preoccupante. cosa comportano questi valori? grazie
mcv 83 mch 29 ast 45 alt 52 mchc 357 leucociti 3.10 linfociti conc. 1,15 neutrofili 1.58
vorrei sapere cosa aspettarmi visto il quadro clinico già preoccupante. cosa comportano questi valori? grazie
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Dr. Alessandro Scuotto
Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo
7.3k 215
Gentile signora,
i valori di mcv e mch sono nella norma; per quel che riguarda mchc, deve esseci un errore di trascrizione poiché è espresso in percentuale: se è 35% è nella norma.
Le transaminasi (ast e alt) sono di poco elevate, se i valori normali del laboratorio utilizzato sono i più comuni (<40), ma non esprimono alcuna informazione se dissociati dalla condizione clinica.
I valori di leucociti e neutrofili indicano una leucopenia, che, nella maggior parte delle situazioni di cirrosi, può essere segno di una elevata attività della milza. Può rendere la paziente più suscettibile alle infezioni.
Cordiali saluti.
i valori di mcv e mch sono nella norma; per quel che riguarda mchc, deve esseci un errore di trascrizione poiché è espresso in percentuale: se è 35% è nella norma.
Le transaminasi (ast e alt) sono di poco elevate, se i valori normali del laboratorio utilizzato sono i più comuni (<40), ma non esprimono alcuna informazione se dissociati dalla condizione clinica.
I valori di leucociti e neutrofili indicano una leucopenia, che, nella maggior parte delle situazioni di cirrosi, può essere segno di una elevata attività della milza. Può rendere la paziente più suscettibile alle infezioni.
Cordiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 25/01/2011.
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