Gastroenterite virale

Buongiorno, chiedo cortesemente il vostro aiuto per comprendere meglio il problema della gastroenterite virale. Sono emetofobica e per me è fondamentale chiarire questi concetti. Scusate in anticipo le numerose domande. Il mio compagno è stato per circa un'ora a contatto con una persona amica che poi nella nottata di lunedì 10/01 ha presentato i chiari sintomi di gastroenterite virale. Vomito,diarrea,febbre e dolori muscolari. Dunque il mio compagno non ha avuto contatti stretti con cibo o utensili o con liquidi di questa persona nella fase acuta di malattia ma precedentemente. Anche l'aerosol prima del manifestarsi dei sintomi può aver contagiato il mio compagno? Oggi siamo a Giovedì 13 e sono quasi passati tre giorni, sono sufficienti per escludere il contagio (per ora il mio compagno non ha manifestato sintomi)? In genere quanti giorni di incubazione hanno questi virus? Non sono molto più a rischio di contagio le persone familiari di questo amico, come i figli e la moglie che hanno condiviso il bagno e la cucina? E' da martedì che vivo con l'ansia... sono stanca e mi sento perdente perchè in questa situazione non so essere completamente razionale. Ci sono anche delle persone che sapendo di questa mia fobia ne approfittano e dicono che anche se il mio compagno non presenta sintomi può aver avuto una forma asintomatica e io potrei stare male... Anche per queste persone non sono serena. Io sono in cura e mi sto impegnando tantissimo per non avere attacchi di panico e per reagire bene alla paura, e di certo non è colpa di questo nostro amico se si è sentito male e non fa parte delle persone che mi deridono per la paura, fatto sta che mi sento perdente e sto contando i giorni pensando che se sono passati già quasi tre giorni il contagio è più difficile perchè in genere queste forme virali agiscono in fretta. Vorrei arrivare ad acquisire una serenità per cui non mi calmo solo quando sono passati 5 o più giorni dal presunto contagio ma prima e ci sto lavorando con il mio terapeuta. Ora mi sento sconfitta perchè in questa occasione non ci sono per nulla riuscita. Potete darmi qualche consiglio? Ci sono dei terapeuti ai quali si può scrivere per essere aiutati? Non ho grandi disponibilità economiche e tra un po' pur non volendo ho necessità di lasciare la cura... Non mi vergogno ad andare da un terapeuta. Lui mi ha fatto capire che non sono una persona che vale poco, ma che sono come gli altri, e che quasi tutti hanno delle paure che gestiscono o anche risolvono. Grazie per le risposte che vorrete darmi e per avermi ascoltata.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Il suo problema e' pero', per sua stessa ammissione, soprattutto psicologico, quindi sarebbe meglio discutere di queste cose con un esperto in materia. Dal canto mio posso solo dirle che, razionalmente, non e' possibile aver paura di essere contagiati perche', anche quando lei lo fosse, non si tratterebbe di una malattia importante ad andamento maligno, ma di una comune affezione benigna dell'apparato gastro-enterico, di gravita' paragonabile piu' o meno a quella di un raffreddore. Puo' rovinarsi la vita per paura di contrarre un raffreddore? Certo che no! E allora perche' dovrebbe vivere nell'angoscia per un'eventuale gastroenterite virale?
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

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