Si tratta di una ricomparsa di esofagite da reflusso
Ho 41 anni e da circa 7 anni soffro di disturbi gastrointestinali.
Da una endoscopia fatta nel febbraio 2001 emerse la seguente diagnosi: Esofago con erosioni longitudinali non confluenti (1° grado) al 3° superiore – Stomaco con secreto chiaro iperemico in antro, Duodeno nella norma. Esame istologico negativo.
Con una cura a base di omeprazolo prima in via continuativa e poi al bisogno risolsi i miei problemi.
Nel 2004 a seguito di esami clinici per disturbi digestivi mi fu diagnosticata una colesistite calcolosa. Nel dicembre 2004 mi sottoposi ad intervento chirurgico in laparoscopia per l’asportazione della colecisti.
Nel febbraio 2005 a causa del perdurare di problemi digestivi mi sottoposi nuovamente ad una endoscopia che ebbe il seguente esito:
Esofago nella norma – Stomaco con secreto chiaro iperemico in antro – duodeno nella norma. Esame istologico: Grado di infiammazione 1-lieve/focale; Attività di infiammazione=0; Atrofia ghiandolare=0; Metaplasia intestinale=0; Helicobacter Pylori=0.
Diagnosi:Gastrite cronica in fase quiescente.
Con una cura a base di ranitidina 150 mg risolsi i miei problemi e da allora ho continuato ininterrottamente la cura (una dose di 150 mg alla sera). I tentativi di interruzione per alcuni giorni infatti mi causavano la ricomparsa di bruciori di stomaco. Preciso che in questo periodo la mia dieta non è stata particolarmente rigorosa.
Dalla primavera di quest’anno tuttavia nonostante la cura di ranitidina mi sono comparsi una serie di sintomi:
Tosse secca (nelle ore diurne e non tutti i giorni), dolori alla bocca dello stomaco (in particolare alla prime ore dell’alba), senso di pressione-dolore nel tratto trachea-esofago associato ad un aumento dei battiti cardiaci, senso di gonfiore appena mangiato. A tale proposito gli esami cardiologici effettuati nel mese di maggio 2007 hanno escluso problemi al cuore.
In accordo con il medico ho aumentato la dose di ranitidina (150 mg alla mattina e 150 mg alla sera) durante i mesi estivi ma senza benefici significativi.
Da circa 15 giorni il medico mi ha modificato la cura prescrivendomi il lansoprazolo 30 mg alla sera ed il gavisocon advance 3 volte al giorno dopo i pasti, escludendo per ora una nuova gastroscopia. La nuova cura per ora non mi ha ancora apportato significativi benefici.
Vi chiedo:
Si tratta di una ricomparsa di esofagite da reflusso?
Quanto deve durare la cura prima di dare benefici?
E’ il caso di ripetere una gastroscopia?
Ringrazio anticipatamente per l’attenzione.
Da una endoscopia fatta nel febbraio 2001 emerse la seguente diagnosi: Esofago con erosioni longitudinali non confluenti (1° grado) al 3° superiore – Stomaco con secreto chiaro iperemico in antro, Duodeno nella norma. Esame istologico negativo.
Con una cura a base di omeprazolo prima in via continuativa e poi al bisogno risolsi i miei problemi.
Nel 2004 a seguito di esami clinici per disturbi digestivi mi fu diagnosticata una colesistite calcolosa. Nel dicembre 2004 mi sottoposi ad intervento chirurgico in laparoscopia per l’asportazione della colecisti.
Nel febbraio 2005 a causa del perdurare di problemi digestivi mi sottoposi nuovamente ad una endoscopia che ebbe il seguente esito:
Esofago nella norma – Stomaco con secreto chiaro iperemico in antro – duodeno nella norma. Esame istologico: Grado di infiammazione 1-lieve/focale; Attività di infiammazione=0; Atrofia ghiandolare=0; Metaplasia intestinale=0; Helicobacter Pylori=0.
Diagnosi:Gastrite cronica in fase quiescente.
Con una cura a base di ranitidina 150 mg risolsi i miei problemi e da allora ho continuato ininterrottamente la cura (una dose di 150 mg alla sera). I tentativi di interruzione per alcuni giorni infatti mi causavano la ricomparsa di bruciori di stomaco. Preciso che in questo periodo la mia dieta non è stata particolarmente rigorosa.
Dalla primavera di quest’anno tuttavia nonostante la cura di ranitidina mi sono comparsi una serie di sintomi:
Tosse secca (nelle ore diurne e non tutti i giorni), dolori alla bocca dello stomaco (in particolare alla prime ore dell’alba), senso di pressione-dolore nel tratto trachea-esofago associato ad un aumento dei battiti cardiaci, senso di gonfiore appena mangiato. A tale proposito gli esami cardiologici effettuati nel mese di maggio 2007 hanno escluso problemi al cuore.
In accordo con il medico ho aumentato la dose di ranitidina (150 mg alla mattina e 150 mg alla sera) durante i mesi estivi ma senza benefici significativi.
Da circa 15 giorni il medico mi ha modificato la cura prescrivendomi il lansoprazolo 30 mg alla sera ed il gavisocon advance 3 volte al giorno dopo i pasti, escludendo per ora una nuova gastroscopia. La nuova cura per ora non mi ha ancora apportato significativi benefici.
Vi chiedo:
Si tratta di una ricomparsa di esofagite da reflusso?
Quanto deve durare la cura prima di dare benefici?
E’ il caso di ripetere una gastroscopia?
Ringrazio anticipatamente per l’attenzione.
[#1]
la sintomatologia e' compatibile con una malattia da reflusso.
Se la terapia attuale non e' efficace, credo utile eseguire ulteriori accertamenti, tra i quali una gastroscopia. Auguri!
Se la terapia attuale non e' efficace, credo utile eseguire ulteriori accertamenti, tra i quali una gastroscopia. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.6k visite dal 13/09/2007.
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