Dolore al fegato(?)

Gentili medici,

Avevo giá scritto diversi mesi fa per ricevere un consulto in merito ad un forte bruciore di stomaco durato una settimana, seguito da diarrea per circa un mese. All'epoca (marzo 2007) ho provveduto a farmi seguire da un gastroenterologo. Ho fatto esami del sangue e delle feci ed un'ecografia addominale, da cui non é risultato nulla.
Dopo circa un mese e mezzo dalla comparsa dei primi sintomi, la situazione si é stabilizzata: bruciore di stomaco quasi completamente scomparso, scariche diarroiche molto meno frequenti. Per questo motivo ho evitato di eseguire gastroscopia e colonscopia come in un primo tempo il gastroenterologo mi aveva prospettato.

Fin da marzo ho cominciato ad avere leggeri dolori in una zona che potrebbe corrispondere al fegato (in corrispondenza delle ultime 3/4 costole a destra, quasi sul fianco) e negli ultimi tempi questi dolori sono aumentati di intensitá e arrivano in qualsiasi momento della giornata, spesso accompagnati da dolori alla schiena, in una zona che corrisponde al punto in cui ho dolori all'addome. In particolare quando vado in palestra (2/3 volte la settimana), dopo un paio di minuti di corsa mi devo fermare per il dolore. Non mi era mai successo, in genere faccio una mezz'ora di corsa senza problemi. Questo mi capita solo con la corsa, tutto il resto (compresa la bici e gli addominali) non mi dá particolari problemi. Se provo a forzare e continuare a correre, in seguito provo un indolenzimento in quella zona anche per 2gg. Contemporaneamente ho dolori piú in basso, in una zona che potrebbe corrispondere all'appendice.

Ora, vorrei andare a farmi vedere da un medico, ma visto che il gastroenterologo non aveva trovato nulla fuori dalla norma, nemmeno eseguendo un controllo manuale (palpazione?) di tutto l'addome, é il caso che io vada da un gastroenterologo o piuttosto da un medico di base, eventualmente per farmi prescrivere altre analisi?
E credete che realmente debba fare gastroscopia e colonscopia o mi indirizzereste verso un altro tipo di indagine?

Vorrei precisare che in generale sto bene, non ho avuto calo ponderale, sono in forma e la mia vita prosegue normalmente.

Vi ringrazio infinitamente per il servizio che offrite.

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Chirurgo generale, Colonproctologo, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza attivo dal 2007 al 2013
Chirurgo generale, Colonproctologo, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza
Gentile Utente,
il dolore al fianco destro che lei lamenta potrebbe essere ascrivibile a diverse cause.
Escluderei un problema biliare perché l'ecografia addominale pochi mesi fa aveva escluso una calcolosi della colecisti o altri disturbi delle vie biliari.
L'irradiazione del dolore potrebbe far pensare alla fantomatica "sindrome dell'angolo colico sinistro", in cui avviene una distensione gassosa dell'angolo colico sinistro, magari configurato in modo anomalo.
L'associazione del dolore con l'attività fisica potrebbe far pensare ad un problema diaframmatico, ma spesso il dolore insorge anche al di fuori dello sforzo, quindi, direi che anzihe questa etiologia può essere considerata poco probabile.
Infine, il duodeno: una duodenite può insorgere con questo tipo di dolore, anche se l'irradiazione è "strana".
Mi rivolgerei ad un gastroenterologo o a un chirurgo per valutare bene il suo addome.
Probabilmente un clisma opaco e una gastroscopia possono aiutare la diagnosi.
Resto a sua disposizione

Giovanni D. Tebala
gtebala@medicitalia.it
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Gentile signore,
sono anch'io dell'opinione che l'indagine più indicata sia una rx clisma opaco. L'ipotesi diagnostica più verosimile è quella della distensione della flessura splenica del colon, paritcolarmente frequente dopo esercizio fisico prolungato. La diagnosi è ancor meglio suggerita dalla storia precedente in cui si sono manifestati disturbi al tratto digerente superiore di natura "funzionale". In queste circostanze è opportuno valutare le condizioni di stress psicologico oltre che fisico e puntare ad un recupero globale dell'equilibrio personale.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Utente
Utente
Gentilissimi Dott. Tebala e Dott. Scuotto,
Vi ringrazio per le vostre dettagliate risposte. Anche il gastroenterologo che mi ha visitato questa mattina ha fatto alcune delle ipotesi diagnostiche da voi suggerite e mi ha prescritto rx clisma opaco e gastroscopia.
A questo punto, anche se un po' restia ad esami invasivi, credo che non possa fare altro che seguire i vostri consigli.

Un grazie sincero per il servizio di qualitá che offrite.