Problemi gastro intestinali, gonfiori e asma
Salve ,
vi scrivo per sottoporre i problemi che da più di 6 mesi mi stanno rendendo la vita difficile e per i quali non so più a chi rivolgermi. Non sono nemmeno sicura che questa sia la sezione giusta dato che coinvolgono sai l’apparato digerente, intestinale, respiratorio e linfatico.
Penso sia doveroso premettere che per alcuni anni ho sofferto di disturbi dell’alimentazione dai quali ho fortemente lottato per uscirne. Sapevo bene che il corpo ed il fisico avrebbero subito forti mutamenti ma adesso sono davvero preoccupata.
Accuso forti dolori allo stomaco, sia dopo il pasto che prima; la sensazione è quella di aver ingerito un oggetto tagliente. Inoltre spesso il cibo sembra tornare indietro e devo davvero concentrarmi per contrastare i rigurgiti. Non avverto acidità ma spesso sono sopraffatta da crisi di fame tremende anche appena dopo consumato il pasto. In più, la pancia mi si dilata a tal punto da dolermi e tirarmi tutta la pelle , da sotto al seno fino a sotto l’ombelico. Il gonfiore permane tutto il giorno anche se l'addome non è contratto. Tutto ciò si è acutizzato durante un viaggio in Birmania dove il cibo e la sua cottura/condimento mi hanno creato non pochi disagi.
Seguo una dieta molto equilibrata, consumo soprattutto verdura cotta e cruda, frutta, qualche carne bianca e latticini (yogurt , formaggini e latte scremati) e molto pesce. Non mangio quasi mai dolci e non uso zucchero.
Sebbene faccia un lavoro sedentario pratico attività aerobica quotidiana (aerobica, corsa, ciclette, addominali ecc) ma nonostante ciò l’interno coscia, l’addome ed i glutei continuano a gonfiarsi vistosamente.
L’attività intestinale è irregolare e la cura di fermenti lattici omeopatici (fortakel) prescrittami dal medico 4/5 mesi fa non ha dato risultati evidenti.
Avverto fastidio alla ghiandole del collo che però non sono ingrossate, la sensazione è quella di avere un palloncino soffice che si gonfia e tira la pelle. A volte mi si formano due rigonfiamenti ai lati della bocca tra il labbro inferiore e il mento. Questi ultimi non fanno male ma sono abbastanza vistosi. Attualmente mi è stato detto di assumere linphomiosot che pare abbia effetti benefici.
Con l’assunzione di alcuni alimenti mi si sviluppano, inoltre, crisi asmatiche. Per ora ho individuato sicuramente la cioccolata, l’alcool e a volte caffè e frutta.
Mi sono sottoposta più volte a esami del sangue, ormonali, e tiroidei che non presentano particolari scompensi.Giusto ieri ho effettuato la gastroscopia che non ha evidenziato problemi ed i test per helicobacter sono negativi. Mi sono astenuta per periodi alternati a latticini e frumento senza miglioramenti.
Ho fatto anche l’esame per la celiachia comprato in farmacia, risultano negativo, e sono in attesa di quello ufficiale ospedaliero, assieme alla biopsia di ieri.
Sto valutando anche la possibilità di un controllo ginecologico. Il mio ciclo è comunque molto regolare sebbene i gonfiori aumentino decisamente la settimana antecedente, provocandomi malesseri ed “isterismi”.
Mi sento molto debilitata da tutta questa situazione e molto demoralizzata da questo perenne malessere e gonfiore sproporzionato.
Vi prego gentilmente di consigliarmi e indicarmi lo specialista più adattato.
Grazie per l'attenzione e l'aiuto.
Distinti saluti.
vi scrivo per sottoporre i problemi che da più di 6 mesi mi stanno rendendo la vita difficile e per i quali non so più a chi rivolgermi. Non sono nemmeno sicura che questa sia la sezione giusta dato che coinvolgono sai l’apparato digerente, intestinale, respiratorio e linfatico.
Penso sia doveroso premettere che per alcuni anni ho sofferto di disturbi dell’alimentazione dai quali ho fortemente lottato per uscirne. Sapevo bene che il corpo ed il fisico avrebbero subito forti mutamenti ma adesso sono davvero preoccupata.
Accuso forti dolori allo stomaco, sia dopo il pasto che prima; la sensazione è quella di aver ingerito un oggetto tagliente. Inoltre spesso il cibo sembra tornare indietro e devo davvero concentrarmi per contrastare i rigurgiti. Non avverto acidità ma spesso sono sopraffatta da crisi di fame tremende anche appena dopo consumato il pasto. In più, la pancia mi si dilata a tal punto da dolermi e tirarmi tutta la pelle , da sotto al seno fino a sotto l’ombelico. Il gonfiore permane tutto il giorno anche se l'addome non è contratto. Tutto ciò si è acutizzato durante un viaggio in Birmania dove il cibo e la sua cottura/condimento mi hanno creato non pochi disagi.
Seguo una dieta molto equilibrata, consumo soprattutto verdura cotta e cruda, frutta, qualche carne bianca e latticini (yogurt , formaggini e latte scremati) e molto pesce. Non mangio quasi mai dolci e non uso zucchero.
Sebbene faccia un lavoro sedentario pratico attività aerobica quotidiana (aerobica, corsa, ciclette, addominali ecc) ma nonostante ciò l’interno coscia, l’addome ed i glutei continuano a gonfiarsi vistosamente.
L’attività intestinale è irregolare e la cura di fermenti lattici omeopatici (fortakel) prescrittami dal medico 4/5 mesi fa non ha dato risultati evidenti.
Avverto fastidio alla ghiandole del collo che però non sono ingrossate, la sensazione è quella di avere un palloncino soffice che si gonfia e tira la pelle. A volte mi si formano due rigonfiamenti ai lati della bocca tra il labbro inferiore e il mento. Questi ultimi non fanno male ma sono abbastanza vistosi. Attualmente mi è stato detto di assumere linphomiosot che pare abbia effetti benefici.
Con l’assunzione di alcuni alimenti mi si sviluppano, inoltre, crisi asmatiche. Per ora ho individuato sicuramente la cioccolata, l’alcool e a volte caffè e frutta.
Mi sono sottoposta più volte a esami del sangue, ormonali, e tiroidei che non presentano particolari scompensi.Giusto ieri ho effettuato la gastroscopia che non ha evidenziato problemi ed i test per helicobacter sono negativi. Mi sono astenuta per periodi alternati a latticini e frumento senza miglioramenti.
Ho fatto anche l’esame per la celiachia comprato in farmacia, risultano negativo, e sono in attesa di quello ufficiale ospedaliero, assieme alla biopsia di ieri.
Sto valutando anche la possibilità di un controllo ginecologico. Il mio ciclo è comunque molto regolare sebbene i gonfiori aumentino decisamente la settimana antecedente, provocandomi malesseri ed “isterismi”.
Mi sento molto debilitata da tutta questa situazione e molto demoralizzata da questo perenne malessere e gonfiore sproporzionato.
Vi prego gentilmente di consigliarmi e indicarmi lo specialista più adattato.
Grazie per l'attenzione e l'aiuto.
Distinti saluti.
[#1]
Buongiorno. Chiede lo specialista più adatto, ma mi sembra che in questo periodo li abbia consultati tutti. Leggendo la sua storia, posso dire che forse il viaggio in Birmania (e quindi il cibo e le bevande) può essere stato la causa di una recrudescenza di disturbi digestivi che hanno una piccola componente ansiosa. Il gonfiore post-prandiale può essere un aspetto totalmente soggettivo: lei si sente e "si vede" gonfia ma in realtà il tutto è perfettamente normale.
Non so cosa intende per interno coscia che si gonfia. Posso pensare che la troppa attività fisica, portata all'eccesso, abbia causato la produzione di acido lattico e quindi l'edema del muscolo.
I fermenti lattici servono a ripristinare la flora batterica intestinale e quindi a normalizzare i processi di evacuazione. Oltre questo, non portano nessun cambiamento realmente visibile.
I rigonfiamenti del collo sono un fatto soggettivo od anche il suo medico curante li apprezza? Se sì, avrà sicuramente richiesto tutti gli esami necessari allo scopo.
Pur praticando la fitoterapia e l'omeopatia, eliminerei il lymphomyosot perchè non ha nessun significato in quel contesto. Si ha la sensazione che le sia stato prescritto giusto per darle qualcosa.
Resta solo di aspettare l'esito della biopsia (addirittura, verrebbe da dire) e del test istituzionale per la celiachia. Se fossero, come credo, entrambi negativi, le consiglio di allentare per un po' l'attenzione sul funzionamento del suo organismo....dargli troppa importanza lo fa gonfiare d'orgoglio :)
Le auguro buona giornata
Non so cosa intende per interno coscia che si gonfia. Posso pensare che la troppa attività fisica, portata all'eccesso, abbia causato la produzione di acido lattico e quindi l'edema del muscolo.
I fermenti lattici servono a ripristinare la flora batterica intestinale e quindi a normalizzare i processi di evacuazione. Oltre questo, non portano nessun cambiamento realmente visibile.
I rigonfiamenti del collo sono un fatto soggettivo od anche il suo medico curante li apprezza? Se sì, avrà sicuramente richiesto tutti gli esami necessari allo scopo.
Pur praticando la fitoterapia e l'omeopatia, eliminerei il lymphomyosot perchè non ha nessun significato in quel contesto. Si ha la sensazione che le sia stato prescritto giusto per darle qualcosa.
Resta solo di aspettare l'esito della biopsia (addirittura, verrebbe da dire) e del test istituzionale per la celiachia. Se fossero, come credo, entrambi negativi, le consiglio di allentare per un po' l'attenzione sul funzionamento del suo organismo....dargli troppa importanza lo fa gonfiare d'orgoglio :)
Le auguro buona giornata
dott.ssa Gabriella La Rovere
[#2]
Ex utente
Gent.ma Dr.ssa La Rovere,
sebbene la sua risposta mi lasci un po' perplessa la ringrazio per avermi prestato attenzione. Le assicuro che i problemi di gonfiore non sono "immaginari", tanto che mio marito si sta proccupando quanto me. Forse la troppa sincerità sui mie trascorsi medici l'ha condizionata giudicando questo malessere, che sicuramente ha una componente emotiva, uno strascico dei disturbi alimentari vissuti. Dovrebbe però sapere che spesso non sono sempre scaturiti da fissazioni estetiche ma da altre motivazioni più profonde... Sarebbe proprio il caso che tutti i medici imparassero a non sottovalutare certi disturbi e trattarli con più competenza e meno pregiudizi . Desidero inoltre precisare che la mia dottoressa è cosi schietta e schiva che non prescriverebbe mai un farmaco, seppur fito-omeopatico, solo per accontentare le "manie" di un paziente e la gastroscopia me l'aveva proposata tante di quelle volte che ho atteso fino ad estrema necessità prima di sottopormici.
Comunque l'aspetto pdico-emotivo è il primo ad essere stato considerato ma ciò non toglie che voglia rinunciare a capire se il mio corpo stia bene o no. Chi indugia troppo poi se ne pente.
Grazie ancora
Saluti.
sebbene la sua risposta mi lasci un po' perplessa la ringrazio per avermi prestato attenzione. Le assicuro che i problemi di gonfiore non sono "immaginari", tanto che mio marito si sta proccupando quanto me. Forse la troppa sincerità sui mie trascorsi medici l'ha condizionata giudicando questo malessere, che sicuramente ha una componente emotiva, uno strascico dei disturbi alimentari vissuti. Dovrebbe però sapere che spesso non sono sempre scaturiti da fissazioni estetiche ma da altre motivazioni più profonde... Sarebbe proprio il caso che tutti i medici imparassero a non sottovalutare certi disturbi e trattarli con più competenza e meno pregiudizi . Desidero inoltre precisare che la mia dottoressa è cosi schietta e schiva che non prescriverebbe mai un farmaco, seppur fito-omeopatico, solo per accontentare le "manie" di un paziente e la gastroscopia me l'aveva proposata tante di quelle volte che ho atteso fino ad estrema necessità prima di sottopormici.
Comunque l'aspetto pdico-emotivo è il primo ad essere stato considerato ma ciò non toglie che voglia rinunciare a capire se il mio corpo stia bene o no. Chi indugia troppo poi se ne pente.
Grazie ancora
Saluti.
[#3]
Gentile Signora,
non sottovaluto mai il racconto dei pazienti e li ascolto sempre con attenzione. Capirà anche che scriversi è ben altra cosa che vederla e visitarla. Sul gonfiore dell'addome la spiegazione più plausibile è il colon irritabile, aggravato dal cibo che può aver mangiato durante la vacanza. Visto la fiducia riposta nella collega che la segue, credo sia ottima cosa confrontarsi con lei, che la conosce da più tempo.
Nessuno vuole indugiare troppo. La medicina non è una scienza esatta, purtroppo, e risente spesso di variabili totalmente indipendenti.
La saluto cordialmente.
non sottovaluto mai il racconto dei pazienti e li ascolto sempre con attenzione. Capirà anche che scriversi è ben altra cosa che vederla e visitarla. Sul gonfiore dell'addome la spiegazione più plausibile è il colon irritabile, aggravato dal cibo che può aver mangiato durante la vacanza. Visto la fiducia riposta nella collega che la segue, credo sia ottima cosa confrontarsi con lei, che la conosce da più tempo.
Nessuno vuole indugiare troppo. La medicina non è una scienza esatta, purtroppo, e risente spesso di variabili totalmente indipendenti.
La saluto cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 15.3k visite dal 07/09/2007.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Asma
Cos'è l'asma? Quali esami fare per riconoscerla? Diffusione tra adulti e bambini, cause e correlazione con allergia e rinite, possibili cure e prevenzione.