Tuttavia alcuni elementi potrebbero rivelare la presenza di celiachia
Gentilissimi dottori,
grazie innanzitutto per il lavoro di consulto preziosissimo e celere: è *davvero* utile!
Ho ventisette anni. Da molti mesi ho disturbi intestinali che vanno e vengono, addominalgie e diarrea. Su consiglio del gastroenterologo ho appena effettuato approfonditi esami del sangue. Eccetto una colesterolemia un po' fuori norma (colesterolo 246 anzichè 200 max; colesterolo LDL 170 anziché 130 max), il resto appare a posto. Tuttavia alcuni elementi potrebbero rivelare la presenza di celiachia (che sospettavamo).
* Ab ANTI HELICOBACTER PYOLORI: 0.2 (negativo < 0.9 - Borderline 0.9/1.1 - Positivo > 1.1)
* Ab ANTI ENDOMISIO: NEGATIVO (Negativo)
* Ab ANTI GLIADINA IgA: 18 (> 12 Positivo - 8/12 Borderline - < 8 Negativo)
* Ab ANTI GLIADINA IgG: 3 (> 12 Positivo - 8/12 Borderline - < 8 Negativo)
Tutto è ok eccetto l'Antigliadina alfa che è positiva. Ciò si aggiunge a:
* Duodenite riscontrata con pasto bario alcuni anni fa (2006 o 2007)
* Colecistite cronica litiasica risolta nell'ottobre 2008 con colecistectomia;
* Addominalgie e diarrea che ad oggi non si risolvono;
* Singolo evento di sangue vivo nelle feci di origine non accertata (preciso che sono affetto da emorroidi).
Il gastroenterologo, per l'evento sanguinolento, precedentemente ai risultati degli esami del sangue mi ha prescritto anche una colonscopia (ancora da farsi, i tempi di attesa sono lunghissimi...). Credete sia il caso di proseguire direttamente anche con una richiesta di biopsia duodenale per fugare i dubbi? Avete qualche consiglio generale sul rilevamento celiaco in base alla vostra esperienza? O qualche altra possibile diagnosi alla base di questi sintomi?
Sono tanti anni che soffro di questi problemi (e di dolori di schiena), e ancora non siamo riusciti a capirne i motivi. Perciò ogni vostra parola, suggerimento, o idea o sarà prezioso.
Grazie molte!!
grazie innanzitutto per il lavoro di consulto preziosissimo e celere: è *davvero* utile!
Ho ventisette anni. Da molti mesi ho disturbi intestinali che vanno e vengono, addominalgie e diarrea. Su consiglio del gastroenterologo ho appena effettuato approfonditi esami del sangue. Eccetto una colesterolemia un po' fuori norma (colesterolo 246 anzichè 200 max; colesterolo LDL 170 anziché 130 max), il resto appare a posto. Tuttavia alcuni elementi potrebbero rivelare la presenza di celiachia (che sospettavamo).
* Ab ANTI HELICOBACTER PYOLORI: 0.2 (negativo < 0.9 - Borderline 0.9/1.1 - Positivo > 1.1)
* Ab ANTI ENDOMISIO: NEGATIVO (Negativo)
* Ab ANTI GLIADINA IgA: 18 (> 12 Positivo - 8/12 Borderline - < 8 Negativo)
* Ab ANTI GLIADINA IgG: 3 (> 12 Positivo - 8/12 Borderline - < 8 Negativo)
Tutto è ok eccetto l'Antigliadina alfa che è positiva. Ciò si aggiunge a:
* Duodenite riscontrata con pasto bario alcuni anni fa (2006 o 2007)
* Colecistite cronica litiasica risolta nell'ottobre 2008 con colecistectomia;
* Addominalgie e diarrea che ad oggi non si risolvono;
* Singolo evento di sangue vivo nelle feci di origine non accertata (preciso che sono affetto da emorroidi).
Il gastroenterologo, per l'evento sanguinolento, precedentemente ai risultati degli esami del sangue mi ha prescritto anche una colonscopia (ancora da farsi, i tempi di attesa sono lunghissimi...). Credete sia il caso di proseguire direttamente anche con una richiesta di biopsia duodenale per fugare i dubbi? Avete qualche consiglio generale sul rilevamento celiaco in base alla vostra esperienza? O qualche altra possibile diagnosi alla base di questi sintomi?
Sono tanti anni che soffro di questi problemi (e di dolori di schiena), e ancora non siamo riusciti a capirne i motivi. Perciò ogni vostra parola, suggerimento, o idea o sarà prezioso.
Grazie molte!!
[#1]
caro Utente, una risposta istologica su prelievo duodenale è sempre dirimente per porre diagnosi di celiachia soprattutto nei casi sospetti/dubbi ma altamente probabili.
Nel suo caso specifico tuttavia gli esami eseguiti non lo farebbero pensare.
saluti
Nel suo caso specifico tuttavia gli esami eseguiti non lo farebbero pensare.
saluti
Dott M. Di Camillo
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
dottorato di ricerca in fisiopatologia chirurgica e gastroenterologica
[#2]
Ex utente
Gentile dottore,
grazie molte per la risposta celere! La positivita IgA anti gliadina non è quindi un indizio? Non si tratta di un anticorpo che agisce contro le proteine del glutine?
Chiedo poichè nel caso della celiachia anche la lettura dei manuali medici non mi ha aiutato a chiarire... Chi dice oggi che sia l'anti tTG ad essere dirimente, chi si affida più sull'esame comparato delle anti gliadina, altri suggeriscono il Breath test, fino agli studi più d'avanguardia.
Ma alla fine, a chi non ha una specializzazione nel campo ma solo una formazione generale, restano solo dubbi e poca chiarezza.
Se non ho la cliachia mi affiderò allora fiducioso alla sonda della colonscopia :) dalla quale speriamo di risolvere qualcuno di tutti fastidiosi sintomi. Potrebbe essere consigliata anche una gastroscopia? Più dirimente la conolonscopia, la gastroscopia, o entrambe?
Grazie di nuovo!
grazie molte per la risposta celere! La positivita IgA anti gliadina non è quindi un indizio? Non si tratta di un anticorpo che agisce contro le proteine del glutine?
Chiedo poichè nel caso della celiachia anche la lettura dei manuali medici non mi ha aiutato a chiarire... Chi dice oggi che sia l'anti tTG ad essere dirimente, chi si affida più sull'esame comparato delle anti gliadina, altri suggeriscono il Breath test, fino agli studi più d'avanguardia.
Ma alla fine, a chi non ha una specializzazione nel campo ma solo una formazione generale, restano solo dubbi e poca chiarezza.
Se non ho la cliachia mi affiderò allora fiducioso alla sonda della colonscopia :) dalla quale speriamo di risolvere qualcuno di tutti fastidiosi sintomi. Potrebbe essere consigliata anche una gastroscopia? Più dirimente la conolonscopia, la gastroscopia, o entrambe?
Grazie di nuovo!
[#4]
Ex utente
Nel frattempo oggi ho eseguito una ecografia addome completo (già prescrittami in precedenza), dalla quale non sono emersi elementi anomali eccetto un gonfiore dovuto a un'eccessiva formazione di aria.
Di prim'occhio lo specialista ha supposto, coi dubbi del caso, un'intolleranza alimentare e ha suggerito di approfondire tali analisi proseguendo comunque con la colonscopia già prevista. Ho dimenticato di domandare eventuali pareri sulla gastroscopia.
Alla luce di ciò, a suo giudizio è sempre meglio proseguire con gastroscopia -> colonscopia oppure il nuovo esame cambia il quadro?
Le chiedo giusto per seguire gli eventi passo passo e, per una volta, fare le cose al meglio. ;) Grazie.
Di prim'occhio lo specialista ha supposto, coi dubbi del caso, un'intolleranza alimentare e ha suggerito di approfondire tali analisi proseguendo comunque con la colonscopia già prevista. Ho dimenticato di domandare eventuali pareri sulla gastroscopia.
Alla luce di ciò, a suo giudizio è sempre meglio proseguire con gastroscopia -> colonscopia oppure il nuovo esame cambia il quadro?
Le chiedo giusto per seguire gli eventi passo passo e, per una volta, fare le cose al meglio. ;) Grazie.
[#6]
Ex utente
Salve di nuovo dottori.
Grazie ai preziosi suggerimenti del dottor di Camillo (e sotto controllo del gastroenterologo del mio ospedale) ho proseguito con una serie di esami. Ribadisco i miei dati: 27 anni, normopeso, abitudini non eccessivamente sedentarie, sport nella norma. Nell'ottobre 2008 colecistectomia per colecistite cronica litiasica con pericolecistite.
Esami effettuati negli ultimi mesi: gastroscopia con biopsie, colonscopia, più ecografia ed esami del sangue (già indicati sopra).
* La colonscopia ha dato esito negativo (anche se "ostacolata da presenza di residui di probabile origine biliare").
* La gastroscopia ha rivelato buone condizioni dei vari tratti ma con presenza di ernia jatale da scivolamento nell'esofago.
* La biopsia successiva dice: "Frammenti di mucosa duodenale indenni da significative lesioni infiammatorie. In particolare normale trofismo dei villi con linfociti intraepiteliali aumentati (42 linfociti CD3 positivi / 100 eterociti). Il reperto è coerente con linfocitosi intrapiteliale (lesione di tipo infiltrativo o lesione tipo 1 sec. Oberhuber Eur J Gastroenterol Hepatol 1999, 11: 1185-1194). Da valutarsi sierologia coerente.".
Potreste darmi un aiuto nell'interpretazione? Mi pare che il reperto paia corente con la malattia celiaca. Devo fare ulteriori analisi sierologiche più specifiche (come la diagnosi suggerisce)? Quali, nel caso?
E' scoraggiante che dopo anni di analisi ancora non si venga a capo della patologia... I sintomi sono sempre: addominalgie (a tratti molto intense), diarrea costante, dolore lobare forse di riflesso (all'altezza dei reni). Presentando anche la cosiddetta schiena piatta e un problema di iperpressione rotulea al ginocchio, quest'ultimo sintomo è di dubbia origine.
Grazie ancora. Saluti.
Grazie ai preziosi suggerimenti del dottor di Camillo (e sotto controllo del gastroenterologo del mio ospedale) ho proseguito con una serie di esami. Ribadisco i miei dati: 27 anni, normopeso, abitudini non eccessivamente sedentarie, sport nella norma. Nell'ottobre 2008 colecistectomia per colecistite cronica litiasica con pericolecistite.
Esami effettuati negli ultimi mesi: gastroscopia con biopsie, colonscopia, più ecografia ed esami del sangue (già indicati sopra).
* La colonscopia ha dato esito negativo (anche se "ostacolata da presenza di residui di probabile origine biliare").
* La gastroscopia ha rivelato buone condizioni dei vari tratti ma con presenza di ernia jatale da scivolamento nell'esofago.
* La biopsia successiva dice: "Frammenti di mucosa duodenale indenni da significative lesioni infiammatorie. In particolare normale trofismo dei villi con linfociti intraepiteliali aumentati (42 linfociti CD3 positivi / 100 eterociti). Il reperto è coerente con linfocitosi intrapiteliale (lesione di tipo infiltrativo o lesione tipo 1 sec. Oberhuber Eur J Gastroenterol Hepatol 1999, 11: 1185-1194). Da valutarsi sierologia coerente.".
Potreste darmi un aiuto nell'interpretazione? Mi pare che il reperto paia corente con la malattia celiaca. Devo fare ulteriori analisi sierologiche più specifiche (come la diagnosi suggerisce)? Quali, nel caso?
E' scoraggiante che dopo anni di analisi ancora non si venga a capo della patologia... I sintomi sono sempre: addominalgie (a tratti molto intense), diarrea costante, dolore lobare forse di riflesso (all'altezza dei reni). Presentando anche la cosiddetta schiena piatta e un problema di iperpressione rotulea al ginocchio, quest'ultimo sintomo è di dubbia origine.
Grazie ancora. Saluti.
[#7]
La risposta istologica è borderline, con una celiachia che se è presente sarebbe molto iniziale, tuttavia anche in considerazione della cronicità dei sintomi, ritengo opportuno suggerirle di iniziare una dieta priva di glutine per almeno 6 mesi e osservare l'evoluzione della situazione.
cari saluti
cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.8k visite dal 15/11/2010.
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Approfondimento su Celiachia
Cos'è la celiachia e come si manifesta? Caratteristiche della malattia celiaca in adulti e bambini, esami da fare e consigli di alimentazione senza glutine.