La giornata, dopo aver, perdonatemi il termine, sputato 3 o 4 volte il sangue scompare

Gentili medici.
Per rendere l'idea devo prima ricordarvi che dal 2001 al 2003 ho svolto attività canora da autodidatta, con il passare del tempo ho accusato un fastidio alla gola, come una ferita, ed un leggero abbassamento di voce. All'epoca gl'otorini dissero che si trattava di un colpo di freddo, prescrivendomi antinfiammatori, ma non ho avuto risultati positivi. Una foniatra mi disse che le corde vocali erano indebolite e che avrei dovuto fare esercizi di logopedia. Smisi di cantare.
Fino all'anno scorso questo fastidio è diminuito sensibilmente ma non è del tutto scomparso. All'inizio di quest'anno ho ripreso a canticchiare, facendo un vocalizzo ho sentito uno strappo in gola, con un conseguente abbassamento di voce per un mese circa, anche se la voce è rimasta comunque affaticata fino ad ora. E qui vengo al dunque: da marzo scorso noto del sangue nella saliva, soprattutto al mattino, ma anche durante la giornata, dopo aver, perdonatemi il termine, sputato 3 o 4 volte il sangue scompare. Ho effettuato una nuova visita dall'otorino, il quale ha IPOTIZZATO un reflusso gastroesofageo e una varice alla base della lingua, ma ha detto di stare molto sereno poichè non è nulla di grave. Mi ha prescritto del pantoprazolo da 40mg, da prendere una volta al giorno per un mese, ma lo assumevo a giorni alterni in quanto mi dimenticavo, dopo un mese e mezzo l'ho interrotto totalmente ma i sintomi di cui parlerò più avanti sono aumentati di molto, così ho continuato a prenderlo regolarmente, a settembre sono tornato dall'otorino e mi ha ripetuto di stare tranquillo e di dimezzare la dose a 20mg.
Prima di prendere il farmaco di cui sopra, avvertivo e avverto tuttora, oltre al sanguinamento, ma in forma un pò più leggera, i seguenti sintomi, che 7 anni fa non avvertivo: sensazione di amaro in bocca, alito cattivo, bruciore retrosternale, eruttazione continua (ne ho sempre sofferto) con sensazione di bruciore (la avverto ora), meteorismo intenso. Non sono riuscito a fare la gastroscopia (prescritta dal sostituto del medico di base) e ne sono rimasto traumatizzato, in quanto mi è stata fatta senza anestesia, praticamente a "carne viva". Il mio medico ritiene che sia colite, l'otorino reflusso. A giugno ho fatto l'ecografia addominale, ma non è stato riscontrato nulla fuorchè microconcrezioni sedimentate a livello dei gruppi caliceali. Sto prendendo anche, di mia iniziativa tisane e/o macerati freddi di altea. Scusate ma inizio a preoccuparmi, leggo su internet che il reflusso può essere il campanello d'allarme di brutte malattie, tra l'altro la voce si è abbassata di nuovo in quanto mi sono sforzato a parlare in un locale dove c'era musica alta.
Sapete dirmi qualcosa in merito? Spero di essere stato chiaro.
Grazie.
[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.2k 215
Gentile signore,
riprendo la sua affermazione <<il reflusso può essere il campanello d'allarme di brutte malattie>> per ridurre questa preoccupazione con una considerazione ironica che spesso mi permetto con i miei pazienti: Brutte malattie? perché lei ne conosce qualcuna bella?!
Il reflusso non è di per sè un allarme di particolare gravità, va curato adeguatamente per prevenire l'esofagite.

Considerando la descrizione della sua sintomatologia, le consiglio di sottoporsi a visita specialistica gastroenterologica con la richiesta specifica (se il collega lo riterr opportuno) di effettuare l'endoscopia in sedazione.
Sincramente la parte di pertinenza otorinolaringoiatrica non mi è del tutto chiara: se c'è un problema alla voce, è interessata la laringe ed è necessario sapere in che condizioni si trova per poter fare un confronto dopo la terapia farmacologica. inoltre, se la provenienza del sangue è da una varice, questa si deve poter vedere e la terapia è chirurgica.

Nell'ipotesi di conferma di reflusso esofageo, le consiglio inoltre di praticare, insieme ai farmaci, le variazioni di comportamento antireflusso. Le allego per completezza il link all'articolo presente sul sito
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/61-il-reflusso-esofageo.html
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Salve
Grazie per la risposta, il problema alla gola in definitiva c'è da tempo, se canto o sforzo oltremodo la voce, questa si abbassa notevolmente, ma il problema comunque perdura da sette anni, mi ricordo che prima di iniziare a cantare non avevo questi problemi. La varice è stata notata dopo laringoscopia, l'otorino ha aggiunto che le varici alla base della lingua non si possono togliere (ho delle perplessità). Io credo che se non avessi praticato canto a quest'ora non le starei scrivendo.
Per quanto riguarda la sua branca, soffro di meteorismo intenso, ho sapore amaro in bocca, alito pesante, bruciore retrosternale e esofageo all'eruttazione, che è molto frequente e leggero bruciore durante l'espirazione. Con il pantoprazolo questi disturbi sono diminuiti. Da poco sto seguendo un'alimentazione adeguata e sto bevendo macerati freddi di altea, quest'ultima però forse aumenta il meteorismo. Le ho scritto perchè il reflusso e l'esofagite, causano varici alla base della lingua, con sanguinamenti e mi stavo preoccupando un pò, a fine dicembre avrò la visita gastroenterologica. Però vorrei scongiurare la gastroscopia, sono terrorizzato, francamente non riuscirei a farla.
Quindi secondo lei potrebbe essere reflusso o colite? E questa varice può essere causata dal reflusso?
Grazie.
Distinti saluti.
[#3]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.2k 215
Gentile signore,
il "terrore" per la gastroscopia è assolutamente ingiustificato e, se sarà ritenuta necessaria, chiaramente le sarà proposta e non imposta: in ultima analisi la scelta di sottoporsi o meno ad una indagine è del paziente. Nella eventualità dell'indicazione faccia resente al collega che la visterà tutti i suoi timori e si potrà trovare una soluzione non traumatica.
Per quel che riguarda la varice alla base della lingua, non penso sia "causata" al reflusso, ma può essere irritata dall'acido e, di conseguenza, sanguinare. Per la terapia chirurgica dovrà rivolgersi all'otorino.
La "colite" non ha nulla a che vedere con il sangue nella saliva, ma una irritabilità dell'intestino può sostenere il meteorismo.
Cordiali saluti.
[#4]
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Salve dottore e grazie per la gentile risposta.
Quindi se non ho capito male il reflusso non c'entra nulla?
In che senso irritata dall'acido? Come può avvenire ciò?
Al di là del sanguinamento, secondo lei è più facile che abbia la colite o il reflusso?
Grazie.
Cordiali saluti.
[#5]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.2k 215
Gentile signoe,
temo di non essermi spiegato a sufficienza: cerchrò di esprimere i concetti uno per volta.
Il reflusso esofageo, se è presente, è un reflusso di materiale acido che proviene dallo stomaco, pertanto potenzialmente irritante della mucos dell'esofago.
Quando questo reflusso - posto che sia presente, e va accertato - risale fino in alto a livello faringeo, può disccendere nelle vie resiratorie e interessare la laringe (corde vocali) irritandola e determinando disturbi della vocalità.
Se alla base della lingua è presente una varice (una dilatazione della paete di una vena) e l'acido del reflusso la irrrita, questa parete venosa assottigliata può rompersi e lasciar uscire del sangue. Anche questo va dimostrato e non soltanto ipotizzato. Nel caso va praticato un intervento dall'otorino per eliminare la fonte del sanguinamento.
I sintomi a carico dell'intestino non sono in relazione diretta con l'ipotetico reflusso esofageo. E' probabile che dipendano dall'ingestione involontaria di aria che causa meteorismo e i fastidi connessi.
Cordiali saluti.
[#6]
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Buonasera Dottore
Ora è più chiaro, a questo punto però mi sembra strano che sia stato il reflusso a crearmi questo abbassamento di voce, in quanto mi si è abbassata solo dopo alcuni sforzi, e francamente poi non mi sembra che l'acido che risale in gola sia così copioso, a meno che ciò non accada nel sonno. Questo bruciore lo avverto maggiormente quando premo con il diaframma verso lo sterno per far uscire la voce, e lo avverto anche se effettuo tale sforzo cantando però sottovoce, anche quando espiro e a volte giunge anche in prossimità dell'orecchio. Molto strano, forse è il caso di ripetere la visita otorinolaringoiatrica.
Sicuramente la cosa più importante è che non ci siano gravi patologie.
Grazie e distinti saluti.
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