Polipo maligno asportato in colonscopia

Salve, come in precedenza la domanda che porgo si riferisce a mia mamma: 64 anni, affetta da Parkinson (fortunatamente con lentissimo sviluppo).
A dicembre del 1999 le fu rimosso un polipo maligno di 1 cm nel colon discendente, e una decina di cm di colon; tramite operazione chiurgica.
Da allora si è sottoposta a frequenti colonscopie che le hanno sempre evidenziato dei polipi piatti benigni e che son sempre stati rimossi durante l'esame.
Due settimane fa ha fatto l'esame che però non veniva ripetuto da 3 anni (sotto consiglio scritto del medico che l'ha eseguito nel 2007) e le hanno trovato 2 polipi piatti inferiori a 1 cm, 2 polipi piatti di 15-20 mm e un ultimo sessile di 11-15 mm, unico asportato durante l'esame.
La biopsia di quest'ultimo ha rivelato che si tratta di un polipo maligno.
Le hanno detto che tra 8 giorni le rifaranno la colonscopia (con anestesia totale o spinale) per rimuoverle i 4 polipi piatti e x fare un 'tatuaggio' nella zona di quello rimosso, per poi intervenire in un secondo momento all'asportazione -penso- del tratto di colon..
Le cose che mi chiedo sono 3:
1) da quel che sapevo i tumori non vanno mai rimossi 'alla leggera' tramite colonscopia, e questa cosa mi lascia molto perplessa.. il medico non aveva riconosciuto la malignità del polipo o è una cosa normale? e rimuovendolo in quel modo non rischiano di andare in circolo cellule tumorali?
2) è consigliabile fare 2 anestesie totali nel giro di così poco tempo, considerando tra l'altro che la paziente è affetta da morbo di Parkinson?
3)il precedente intervento era stato estremamente efficente ma molto invasivo, immaginando che in 11 anni la medicina oncologica abbia fatto dei passi avanti, dove potremmo rivolgerci per fare questo intervento?poichè il professore che l'ha seguita precedentemente è in pensione e quindi non conoscendo nessuno in chirurgia qui a Ravenna non sappiamo a chi rivolgerci..
sono sinceramente molto agitata..

grazie anticipatamente per la risposta.