Aerofagia e ansia

Salve, sono un ragazzo di 20 anni e premetto che sono un soggetto molto ansioso che si preoccupa per qualsiasi cosa, e forse questo ha accentuato il mio problema. Da circa un mese soffro di aerofagia, sento continuamente movimenti d'aria, rumori nell'intestino e nello stomaco e il continuo bisogno di espellere aria attraverso eruttazioni e flatulenze, soprattutto eruttazioni però, visto che passo tutto il giorno ad ingoiare aria, cercando il "ruttino" che almeno per breve tempo mi dà un senso di sollievo. Inoltre al momento di mangiare, anche se sono affamato, faccio fatica a mangiare molto cibo, perchè appunto mi sento pieno d'aria. In bagno vado regolarmente e le feci sono corpose.
Come detto prima sono un soggetto particolarmente ansioso e sono in cura presso uno psicologo, sperando di risolvere il problema, forse di origine psicosomatica. Ho anche fatto una visita dal gastrenterologo, perchè avevo sofferto di gastrite acuta, il quale dopo un'ecografia all'addome mi aveva detto che avevo un po' d'aria, ma mi ha solamente dato la cura per la gastrite acuta, che è passata, ma è rimasta questa maledetta aria, che prima anche se c'era non mi dava fastidio, mentre ora mi tormenta per tutto il giorno, non lasciandomi vivere serenamente. Inoltre quest'estate durante uno schiuma party, ho ingoiato un po' di schiuma e dopo un po', oltre al forte bruciore alla gola dovuto appunto all'ingestione di schiuma, ho anche cominciato ad avvertire movimenti d'aria in pancia, dovuti penso all'ingestione di schiuma, poi però dopo qualche giorno l'aria è andata via, per poi tornare dall'inizio di settembre e non lasciandomi in pace per tutto il mese, fino ad oggi. Ormai non penso centri nulla l'ingestione della schiuma, visto che è passato un mese e mezzo da quando l'ho ingoiata, però può essere che avevo già un po' d'aria e con l'ingestione della schiuma sia aumentata la quantità di volume d'aria? Come dovrei comportarmi, faccio un'altra visita dal gastrenterologo, oppure aspetto ancora un po', visto che ho fatto la visita lo scorso 15 Agosto, continuando comunque dallo psicologo sperando di risolvere il problema?
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Gentile signore,
la componente più importante da affrontare nella condizione descritta è quella psicologica. La sintomatologia gastroenterologica è soltanto una conseguenza. Manifesti il suo disagio allo psicologo che la segue in moo da orientare l'eventuale percorso terapeutico nella maniera più appropriata.
In maniera transitoria, per alleviare la sintomatologia, può assumere un tensioattivo (simeticone o carbone vegetale).
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Utente
Utente
Ok, grazie per la risposta, ho acquistato il carbone vegetale l'altro giorno. Poi mi sono dimenticato di scrivere tra i sintomi anche dei dolori addominali che vanno e vengono durante l'arco della giornata, anche questi dolori sono un sintomo dell'aerofagia?
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Gentile signore,
è molto probabile che la sintomatologia dolorosa dipenda da spasmi addominali riflessi conseguenti alla distensione operata dall'accumulo di aria.
Cordiali saluti.
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