Reflusso laringo-faringeo

Sono praticamente 3 mesi che ho questi sintomi - Raucedine

- Muco spesso o abbondante

- Irritazione cronica della gola

- Frequente necessità di “schiarirsi” la voce

- Tosse cronica

a luglio mi è stata diagnosticata una bronchite curata con antibiotico, ma dopo la cura la tosse è rimasta.Dopo qualche settimana sono andata da un otorino che mi ha diagnosticato una laringo-faringite catarrosa curata con antibiotico per 10 gg + mucolitico+ cortisone.Dopo questa cura il male e il bruciore in gola è passato, ma tosse secca, frequente necessità di schiarirsi la voce e sensazione di “qualcosa di incollato” in gola non è passato.
Ho cercato un pò su internet e ho visto che tutti i miei sintomi rimandano al reflusso laringo-faringeo.
Devo premettere che soffro di gastrite e che uso Pantoprazolo 40mg e riopan quando ho atacchi di acidità.
Volevo sapere se la mia intuizione è giusta e se lo fosse...cosa devo fare?? ho il terrore di gastroscopie e qualunque altro esame clinico che consiste nell'uso di sonde di vario tipo (già solo al pensiero mi agito e mi viene l'ansia)
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Dr. Alberto Vannelli Chirurgo generale, Colonproctologo 127 2
La sua intuzione potrebbere essere giusta. Per correttezza dovrebbe ritornare dal collega otorino per discutere con lui dei sintomi che sono rimasti dopo la terapia, quindi una visita dal gastroenterologo potrebbe aiutarla a completare il percorso: non sempre la gastroscopia è l'esame giusto e dopo una visita specialistica troverà sicuramente la strada migliore.

Dr. alberto vannelli
http://www.albertovannelli.it

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Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 908 15
Gentile Utente, i sintomi che riferisce sono fortemente indicativi di un reflusso gastroesofageo. In tal caso la terapia deve essere intensificata e prolungata anche per alcuni mesi. Sebbene la gastroscopia non sia l'unico esame diagnostico, ritengo utile effettuarla anche per identificare l'eventuale presenza di Helicobacter pylori. Se ha timori di sottoporsi a gastroscopia, le consiglio la tecnica transnasale che risulta molto meno fastidiosa della gastroscopia tradizionale e consente di rilevare eventuali segni di flogosi a livello esofageo o gastrico.
Cordiali saluti

Dott. Roberto Mangiarotti

[#3]
Utente
Utente
Grazie per le risposte.
Avrei un'altra domanda: è possibile che questo problema possa causare continue e persistenti afte in bocca??
Sono mesi che all'interno del labbro inferiore ho praticamente "perenni" afte e/o ulcerazioni che non passano e sinceramente mi danno dolore e ho anche tutta la gengiva che sta a contatto arrossata e anche questa dolorante.
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Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 908 15
Gentile Utente, le afte possono essere causate dal reflusso.
Saluti
[#5]
Dr. Giovanni Greco Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo 60 1
IL REFLUSSO GASTROESOFAGEO E' CERTAMENTE LA DIAGNOSI APPROPRIATA PER I TUOI SINTOMI.
LA EGDS + LA RICERCA DELL'ELICOBACTER PYLORI,SI IMPONGONO
PER DUE MOTIVI:
PER UNA DIAGNOSI DI EVIDENZA, CON ESCLUSIONE DI ALTRE PATOLOGIE CON ASSOCIATO ATTEGGIAMENTO PREVENTIVO,(SICURAMENTE UNICA DA NON RIPETERSI).
TALE ESAME CI AIUTEREBBE A PREDISPORRE LA TERAPIA, QUASI GIUSTA QUELLA IN CORSO, SOLO ANDREBBE ADEGUATA ALLA REALTA' ENDOSCOPICA E DETTEREBBE LA MODALITA' DI ESECUZIONE E PER QUANTO TEMPO DEVE FATTA,I CONTROLLI,SUCCESSIVI, ALLO STARTER ANDREBBERO MODULATI DALLO SPECIALISTA,IN RAPPORTO AI SINTOMI DICHIARATI,ESCLUDENDO NEL FUTURO LA RIPETIZIONI DI ESAMI INVASIVI SE NON INTERVERVENGONO MODIFICHE GRAVI DEI SINTOMI.
LE AFTE VANNO TRATTATE,COME UNA COSEGUENZA DI TALE DISORDINE NELLA BOCCA,CONSEGUENTE AL REFLUSSO PATOLOGICO NOTTURNO CON PRODOTTI LOCALI X L'AFTE,E TRATTANDO CON ANTISECRETIVI E PROCINETICI IL RGE.AL MIGLIORAMENTO DI UNA PATOLOGIA GE SEGUIRA' MIGLIORAMENTO DELL'AFTA.

CORDIALI SALUTI
DOTT.GIOVANNI GRECO
SPEC:CHIRURGIA D'URGENZA UNIV DI BARI
SPEC:PROCTOLOGIA UNIVERSITA' DI MARSIGLIA(FRANCIA)
SPEC:ENDOSCOPIA DIGESTIVA CHIRURGICA.

Dr. Giovanni Greco

[#6]
Utente
Utente
Grazie per le risposte.
Sono ormai più di 2 settimane che ho ricominciato a prendere il pantoprazolo da 40 mg ogni mattina prima di colazione, mentre il riopan lo prendo solo quando ne sento il bisogno, in caso di acidità, e tendo ad usarne solo metà per evitare di abusarne, se passa con metà meglio così.
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