Defecazione improvvisa e incontrollabile
Di nuovo buongiorno e grazie a tutti voi (Santo cielo questo sito provoca dipendenza!). Oggi vi chiedo info per mio padre di cui ho già parlato in un precedente consulto per un problema di varici. Dunque: mio padre ha 65 anni, da almeno 10 anni in modo crescente soffre di scariche violente e incontrollabili che lo obbligano a liberarsi ovunque egli sia comportandogli un forte disagio e imbarazzo penalizzandolo nella vita sociale (comincia ad aver paura di uscire di casa ed è un vero peccato perchè è uno splendido 65enne...) Negli ultimi due anni (e qui mi riaggancio al precedente consulto) ha avuto inconsapevolmente problemi di ematemesi e melena, fin quando un episodio più grave lo ha costretto al ricovero durante il quale è stato sottoposto a trasfusione. Con una prima diagnosi sbagliata (o meglio parziale) gli hanno riscontrato delle ulcere multiple poi, in seguito ad un altro episodio grave, lo hanno curato per varice allo stomaco tamponata in fase di gastroscopia. Da qui hanno cominciato a fargli un'infinità di analisi (onore e gloria ai medici del Cardarelli di Napoli che lavorano in condizioni difficili e salvano la vita alle persone!) fino all'analisi del midollo senza scoprire la causa della varice. Tutt'ora viene convocato dall'ospedale per fare annesimi accertamenti e gastroscopie... Ora sta meglio, le feci non sono più nere, ha raggiunto di nuovo il peso forma, la carnagione è rosa e non più grigiastra e si sente di nuovo in forze. PERO' continua ad avere quel problemino delle evaquazioni improvvise (di colore normale) - solo ieri 4 in un po' più di mezza giornata -. Le varici e le evaquazioni possono essere correlate? Da cosa può dipendere e può prendere qualcosa (considerando il suo stato) che regoli le evaquazioni? All'ospedale dicono che non c'è relazione ed è un fatto nervoso ma ho voluto cmq chiedere anche a voi, nonostante la validità dei medici che lo seguono, perchè lui davanti ai medici minimizza sempre e non vuole che ce ne preoccupiamo arrabbiandosi se cerchiamo di metterlo in guardia. Grazie
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E' infatti possibile che si tratti di un problema di "nervoso" come scrive lei. Del resto mi pare che suo padre sia ben seguito e che i Colleghi abbiano non solo risolto il problema ma abbiano anche pianificato un protocollo di follow-up del paziente. Conviene dunque fidarsi e sottoporsi ai controlli programmati.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.7k visite dal 10/09/2010.
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