Papillomi et simili

Egregio dottore, scrivo la presente anche se non sono convinto che sia del tutto pertinente scrivere ad un gastroenterologo ma dato che non ho ricevuto risposta alla precedente richiesta di consulto " formazione benigne reiterate" e che lo hanno cancellato mi trovo costretto in qualche modo a cercare una via alternativa. Ecco un sunto della mia storia clinica:
Diagnosi di colite sin dall'età di 8 anni;
A 33 anni grosso adenoma paratiroideo intratimico;
a 37 anni escissi 7 papillomi ( sessili)dalla colecisti che era in flogosi e dopo l'escissione fu definita anche colesterolosica (ma ho livelli normali di colesterolo);
A 40 repertato nodulo tiroideo in sede paraistmica dx;
Lo scorso giugno eseguita endocapsula per colonscopia e rinvenuto polipo sessile in colon sn ( ho famigliarità per k del colon) che mi accingo a rimuovere.
Dalla gastroscopia eseguita a causa Mrge emerge infiammazione al duodeno con linfociti T 25 su 100.
Negativi gli esami per celiachia, possibile solo potenziale.
Nel mio Hla con geni di predisposzione per celiachia non significativi ( non dq 2-dq8). Ho fatto uso di citrato potassico dal 2007 che ho dovuto sospendere causa peggioramento della mrge.
Domando:
1) come diagnosticare se ho una patologia tipo M.I.C.I.?
2) utile endocapsula del tenue atteso che mio padre ha angiodisplasie linfagectasie ecc?
3) ( la più importante): grazie a Dio me ne sono accorto in tempo in quanto sia il polipo del colon che i papillomi della colecisti erano perfettamente silenti.
Ergo: perchè faccio tali formazioni? Fino ad oggi " miracolosamente" me ne sono accorto...ma se tale miracolo non si ripetesse? come indagare le cause di tale predisposizione a formazioni adenomiosiche ecc?
La ringrazio e porgo distinti saluti.
[#1]
Dr. Alberto Vannelli Chirurgo generale, Colonproctologo 127 2
Rispondendo ai suoi quesiti:
1)Per confermare il sospetto diagnostico di una MICI, è necessaria la colonsopia, per individuare la Colite ulcerosa (CU) o la Malattia di crohn (MC), ma anche per escludere altre patologie che presentino un quadro clinico ed endoscopico simile.
2) non capisco se la sua richiesta di endocapsua sia per confermare la diagnosi paterna o piuttosto una controindicaione per la patologia paterna
3) Le lesioni ella colecisti non centrano niente con quanto trovato nel colon che ha eventualmente una base di famigliarità. Peraltro l'esame endoscopico andrà ripetuto nel tempo proprio per evitare rischi

Dr. alberto vannelli
http://www.albertovannelli.it

[#2]
Utente
Utente
Egregio Dr Vannelli,
mentre La ringrazio per la celerità della Sua cortese risposta mi permetto risponderLe e fornirLe nel contempo altri dati:

1)ho eseguito endocapsula del colon lo scorso giugno con la quale ho scoperto esservi il piccolo polipo sessile;

2)eseguirò colonscopia per la rimozione del suddetto tra 10 gg. circa;

3)capisco che colecisti e colon sono sedi diverse ma coglievo solo la similitudine circa il fatto che sia i papillomi della colecisti che il polipo del colon sono sessili, mi chiedevo e Le chiedevo se questo aveva un qualche significato;

4) la richiesta del Suo giudizio circa l'opportunità di eseguire endocapsula del tenue è relativa alla famigliarità per angiodisplasie e duodenite( mio padre) nonché per la mia produzione di formazioni..dappertutto, come la mia anmnesi suggerisce;

5)soffro di tenesmi a livello anale( senso di calore costante) da adenoma prostatico ( anche quello comparso precocemente,
6)a proposito dei linfociti T citati nella biopsia del duodeno devo precisare che tale aspetto concorda con il dosaggio del CD4/CD8(v.punto seguente);
7) a giugno 2009 volli eseguire tipizzazione sottopop. di cellule nel sangue. Il rapporto CD4/CD8 fu nella norma mentre invece vi erano i seguenti valori fuori range:
a) i linfociti helper/inducer erano pari a 586 (v.n. 800-1200);
b) i linfociti citotossici erano pari a 324 ( v.n. 400-750).

Mi domando allora se la produzione di tali formazioni sia attribuibile a tali valori alterati.
In attesa di ogni Suo consiglio che reputo prezioso, porgo distinti saluti.
[#3]
Dr. Alberto Vannelli Chirurgo generale, Colonproctologo 127 2
Ok, ho capito. Adesso la storia è più chiara.
Per quanto riguarda il problema del colon mi sembra di capire che con la colonscopia verrà risolto e quindi al momento possiamo archiviarlo.
Per quanto riguarda i polipi di colecisti e colon (sebbene sessili) sono comunque due famiglie diverse.
La videocapsula può essere una scelta giusta vista la famigliarità.
Il tenesmo potrebbe essere legato alla prostata soprattutto se la colonscopia non rileva altre patologie retto-anali.
Per quanto riguarda gli ultimi due punti al meglio delle attuali conoscenze non c'è alcuna evidenza per cui la produzione di polipi sia attribuibile a tali valori alterati.
[#4]
Utente
Utente
Egregio dottore,
devo corregermi sul dato fornitole circa i linfociti dicendo che nel referto della biopsia duodenale risultava incrementato ( e cioé l'opposto dei risultati dell'esame al sangue).
Sgombrato il campo da questo equivoco devo dirle che l'endoscopista dove ricorrerò a fare la colonscopia mi ha detto che non può farmi la videocapsula del tenue in quanto non c'è l'indicazione e l'asl non la rimborserebbe all'ospedale.
Dice giusto? Lei potrebbe aiutarmi in tal senso?
[#5]
Dr. Alberto Vannelli Chirurgo generale, Colonproctologo 127 2
Chiarito il rapporto dei linfociti purtroppo è vero quanto le hanno detto i colleghi circa le indicazioni per eseguire le videocapsule. Credo opportuno riconsiderare la diagnosi di suo padre e verificare la diagnosi di "angiodisplasie linfagectasie" in modo tale da capire la reale necessità di eseguire una videocapsula.
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Utente
Utente
Scusi dottore ma devo dirLe che tale diagnosi in mio padre ( angiodisplasie, linfagectasie, multipli pseudopolipi) l'hanno posta proprio loro e hanno chiuso tali " cose" che per la frequente melena lo portarono ad un Ima non Q attraverso enteroscopia a doppio pallone: ergo, non si deve pensare a famigliarità e quindi essere eseguibile tale procedura anche per me ?
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Dr. Alberto Vannelli Chirurgo generale, Colonproctologo 127 2
Capisco le sue perplessità, purtroppo se l'ASL non riconosce la prestazione non possiamo farci nulla. Ritengo però che il suo studio dell'intestino sia tale da potersi ritenere ragionevolmente tranquillo, per la restante parte il rischio è decisamente basso a meno che la diagnosi fatta a suo paà non faccia parte della teleangectasia emorragica ereditaria oltrimenti nota come malattia di Rendu-Osler-Weber per la quale esiste un fattore ereditario, ma questa è un'altra storia. Al momento possiamo accontentarci di quanto fatto eventualmente può richiedere l'enteroscopia a doppio pallone
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Utente
Utente
Grazie dottore, La ringrazio per la cortesia dimostratami e mi riservo di scriverLe all'esito dell'esame istologico.
Distinti saluti.
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