Disturbi dell'alvo: quali indagini?
Salve a tutti,
Sono un ragazzo di 22 anni, futuro collega (studente di Medicina), e so bene che solo il mio medico curante - del quale peraltro mi fido molto - può seguirmi con gli strumenti adeguati e visitarmi; tuttavia, vorrei un parere da altri gastroenterologi, per sentire qualche altra voce.
Soffro da più di due anni di disturbi dell'alvo caratterizzati da aumento delle evacuazioni giornaliere (fino a 5, di regola 3), con emissione di feci poco formate e frequentemente liquide. Il tutto, accompagnato da meteorismo molto marcato. All'esame obiettivo ho sempre avuto un addome trattabile, eccezion fatta per le fosse iliache, settori che nel mio caso sono sempre piuttosto dolorabili. A Gennaio 2010 ho effettuato un colonscopia (condotta fino al cieco) risultata negativa. Nel sospetto di celiachia (sono DQ2 e ho sempre avuto le IgG anti-gliadina fortemente positive, con negatività di IgA, anti-tTG e anti-EMA), mi sono sottoposto a EGDS che ha mostrato la seconda porzione duodenale con mucosa moderatamente ipotrofica; la biopsia duodenale ha mostrato una duodenite cronica attiva di moderata entità, ma villi normoconformati (dunque, la celiachia sarebbe stata esclusa, anche se il referto non faceva riferimento alla cellularità e a eventuale presenza di linfociti intraepiteliali).
Ora, ipotizzando che potesse trattarsi di colon irritabile ho seguito diverse terapie nel corso di questi due anni: anticolinergici, normix, probiotici, senza che nessuna di queste terapie - sebbene seguite correttamente e continuate per diversi mesi - abbia però sortito l'effetto desiderato.
Nel periodo precedente l'EGDS di cui sopra, gli esami ematochimici avevano fatto registrare, due volte a distanza di un mese l'una dall'altra, sideremia bassa (39 su 70), ipotransferrinemia e una leggerissima ipoalbuminemia, unitamente ad ematocrito, MCV ed emoglobina notevolmente abbassati rispetto ai valori che avevano avuto nei due anni, unitamente ad un mio stato di astenia accompagnato da febbricola serotonina che si presentava di frequente. Questi elementi avevano spinto all'esecuzione dell'EGDS con biopsie duodenali (il tutto avvenuto a fine Giugno).
Ora, il mio dubbio è questo: i sintomi sono per me molto fastidiosi, specialmente nei periodi in cui la diarrea è più presente. VES e PCR, ANA, ASCA, ANCA sono sempre stati tutti negativi, ma a questo punto potrebbe valere la pena di effettuare qualche indagine endoscopica o radiologica del tenue per escludere un'eventuale Crohn? Oppure, tutto sommato, dovrei rassegnarmi all'idea di avere un disturbo funzionale per il quale posso soltanto portare pazienza? Vi ringrazio per l'attenzione.
Sono un ragazzo di 22 anni, futuro collega (studente di Medicina), e so bene che solo il mio medico curante - del quale peraltro mi fido molto - può seguirmi con gli strumenti adeguati e visitarmi; tuttavia, vorrei un parere da altri gastroenterologi, per sentire qualche altra voce.
Soffro da più di due anni di disturbi dell'alvo caratterizzati da aumento delle evacuazioni giornaliere (fino a 5, di regola 3), con emissione di feci poco formate e frequentemente liquide. Il tutto, accompagnato da meteorismo molto marcato. All'esame obiettivo ho sempre avuto un addome trattabile, eccezion fatta per le fosse iliache, settori che nel mio caso sono sempre piuttosto dolorabili. A Gennaio 2010 ho effettuato un colonscopia (condotta fino al cieco) risultata negativa. Nel sospetto di celiachia (sono DQ2 e ho sempre avuto le IgG anti-gliadina fortemente positive, con negatività di IgA, anti-tTG e anti-EMA), mi sono sottoposto a EGDS che ha mostrato la seconda porzione duodenale con mucosa moderatamente ipotrofica; la biopsia duodenale ha mostrato una duodenite cronica attiva di moderata entità, ma villi normoconformati (dunque, la celiachia sarebbe stata esclusa, anche se il referto non faceva riferimento alla cellularità e a eventuale presenza di linfociti intraepiteliali).
Ora, ipotizzando che potesse trattarsi di colon irritabile ho seguito diverse terapie nel corso di questi due anni: anticolinergici, normix, probiotici, senza che nessuna di queste terapie - sebbene seguite correttamente e continuate per diversi mesi - abbia però sortito l'effetto desiderato.
Nel periodo precedente l'EGDS di cui sopra, gli esami ematochimici avevano fatto registrare, due volte a distanza di un mese l'una dall'altra, sideremia bassa (39 su 70), ipotransferrinemia e una leggerissima ipoalbuminemia, unitamente ad ematocrito, MCV ed emoglobina notevolmente abbassati rispetto ai valori che avevano avuto nei due anni, unitamente ad un mio stato di astenia accompagnato da febbricola serotonina che si presentava di frequente. Questi elementi avevano spinto all'esecuzione dell'EGDS con biopsie duodenali (il tutto avvenuto a fine Giugno).
Ora, il mio dubbio è questo: i sintomi sono per me molto fastidiosi, specialmente nei periodi in cui la diarrea è più presente. VES e PCR, ANA, ASCA, ANCA sono sempre stati tutti negativi, ma a questo punto potrebbe valere la pena di effettuare qualche indagine endoscopica o radiologica del tenue per escludere un'eventuale Crohn? Oppure, tutto sommato, dovrei rassegnarmi all'idea di avere un disturbo funzionale per il quale posso soltanto portare pazienza? Vi ringrazio per l'attenzione.
[#1]
La sintomatologia e l' esito degli accertamenti sembrerebbero in effetti compatibili con una sindrome del'intestino irritabile la cui terapia in effetti puo' essere complessa.Le ibd, in genere, si presentano con una sintomatologia diversa. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.9k visite dal 02/09/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Colon irritabile
Il colon irritabile (o sindrome dell'intestino irritabile) è un disturbo funzionale che provoca dolore addominale, stipsi, diarrea, meteorismo: cause, cure e rimedi.