Calcolosi recidiva della vbp in paziente colecistectomizzata

gentilissimo staff vorrei chiedere un consiglio,il titolo che ho scritto è il problema che affligge mia madre da circa 5 anni,cercherò di essere chiara il più possibile.tutto è iniziato 5 anni fa da un'intossicazione da antinfiammatori(nimesulide)al fegato,operata di calcoli da circa 30 anni,lo scorso anno è stata in ospedale dopo dolori allo stomaco e al fegato(tipo coliche)atroci, accompagnati da febbre con conseguenza di un ittero..la diagnosi dopo una colangio RMN:diffusa dilatazione delle VB intrepatiche;con restringimento a coda di topo nel tratto terminale del coledoco in esiti di colecistectomia;nel contesto di una diramazione delle VB intraepatiche di dx,sembra apprezzarsi un grossolano difetto di riempimento di morfologia ovalare.ERCP:pregressa sfinterotomia endoscopica;VBP di calibro aumentato;si sonda la VBP prima con catetere a palloncino e poi con Cestello di Dormia,ottenendo la fuoriuscita di un piccolo calcolo e di numerosi frammenti litiasici;la diagnosi appena scritta è riferita al secondo ricovero avvenuto il 09/5/2010,nove mesi prima si è cmq ripetuta la stessa storia...il problema attuale è che con cadenza quasi mensile persistono i sintomi di febbre periodica(anche 39 e mezzo,valori epatici alterati,urine scure o gialle molto cariche e dolori allo stomaco e al fegato tipo coliche,l'ultima avvenuta il 15/08/10.la mia domanda è questa,come mai nonostante queste due colangiografie eseguite ci sono ancora i sintomi della febbre periodica e dei valori alterati che persistono?con malessere generale dopo questi episodi?le hanno consigliato un ricovero in gastroenerologia per scoprire la provenienza di questa febbre e questi sintomi..compresa anche la bocca amara che arrivano subito dopo questi dolori allo stomaco e al fegato..la dieta che segue è quella per chi ha problemi epatici,ma nonostante questo i sintomi ci sono ancora...da premettere che dopo la degenza in ospedale avvenuta a maggio ha già avuto altri episodi di dolori,febbre e naturalmente il medico le ha prescritto sia antibiotici Pantoxon e iniezioni di Tad,sapreste consigliarmi sul problema?come mai il problema non si è ancora risolto nonostante gli esami,gli antibiotici e le terapie varie?grazie anticipatamente per la risposta..Saluti...
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Una delle ipotesi piu' verosimili è che abbia colangiti ricorrenti e calcolosi residua della via biliare. Il ricovero mi sembra una buona idea. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 3.2k 75
gentile utente,

la presenza di una calcolosi residua e non recidiva potrebbe essere sospettata.

il ricovero in ambiente protetto permetterebbe ai curanti di svolgere il corretto iter diagnostico e l'eventuale proposta terapeutica che potrebbe essere anche "solo" un ulteriore endoscopia CPRE con una bonifica della via biliare.

cordiali saluti

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
gentilissimo staff,vi ringrazio anticipatamente per entrambe le risposte,dopo il problema che ho esposto,vorrei riportarvi la diagnosi avuta ieri dopo la visita specialistica di un gastroenterologo,dopo la valutazione del quadro generale,"calcolosi intraepatica".lo stupore del medico è stato quello che durante i ricoveri e controlli precedenti nessuno abbia notato la diramazione delle VB intraepatiche di dx dovuta alla presenza di un calcolo, ecco perchè citato "sembra apprezzarsi un grossolano difetto di riempimento"o meglio da quello che ci ha spiegato,pur avendo eseguito le due colangio precedenti potrebbero esserci calcoli al fegato visto la presenza dei vari disturbi,febbre,valori alterati ecc..il ricovero è stato cmq consigliato.la cosa che non capisco è come mai nei vari controlli non hanno notato il problema...il medico ci ha spiegato che dopo i vari accertamenti che faranno in ospedale proveranno con una nuova ERCP altrimenti dovranno intervenire chirurgicamente...ci ha parlato di un eventuale intervento delicato per la posizione del calcolo...cosa sapreste dirmi su questo tipo di intervento?un'altra mia curiosità è c'è una connessione sul fatto della bile che si condensa e ostruisce le vie biliari e la presenza di un ulteriore calcolo.vi ringranzio nuovamente...saluti!
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 3.2k 75
gentile utente,

in linea di massima mi orienterei su una calcolosi residua e non recidiva.

i limiti di una valutazione a distanza sono noti e risulta difficile esprimere un parere senza avere la possibilità di vedere tutto (cartelle precedenti esami e soprattutto la paziente).

in linea di massima con la CPRE si dovrebbe riuscire a risolvere il problema.

rimaniamo in attesa di aggiornamenti

cordiali saluti
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