Aria e feci abbondanti
Buongiorno, sono un ragazzo di 28 anni che da circa 1 anno e mezzo soffre di disturbi intestinali dopo avere avuto una infestazione da Giardia Lamblia. Dopo aver effettuato la cura contro il parassita, oramai si parla di 1 anno fa, ho iniziato a stare meglio ma ho conservato diversi sintomi che nel tempo sono lentamente cambiati. Ho tentato numerose cure, ad esempio con Pentasa, Probiotici, Metronidazolo, Antibiotici vari o combinazioni di questi. Da circa un mese mi sto curando con sobutir e, anche se non ho più avuto mal di pancia ed episodi di dissenteria, conservo sintomi fastidiosi che mi piacerebbe eliminare. Da circa 2 settimane quando mi corico a letto inizio ad avere bisogno di espellere aria... mi sveglio la mattina ed il meteorismo è incrementato tanto che devo andare a scaricarmi... le feci appaiono molli, gonfie... sicuramente è colpa di una fermentazione troppo accentuata, ma non so cosa posso fare per evitarla, visto che orami credo di avere tentato tutte le strade. Anche dal punto di vista alimentazione sono un pò a disagio, poiché il parassita ha scatenato l'intolleranza al lattosio, e visto che le pareti intestinali non lavorano più come prima cerco di evitare anche i legumi e tutte le verdure che contengono molta fibra. Vorrei un consiglio perché questo stato non mi lascia riposare bene e la stanchezza grava sulle mie giornate. Spero sinceramente che possiate aiutarmi. Grazie. Cordiali saluti.
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Gentile signore,
la sintomatologia che riferisce e la sua durata nel tempo lasciano pensare ad un'alterazione della flora batterica intestinale secondaria a variazioni comportamentali (dietetici, stile di ita, ecc.). Sarebbe utile sapere se l'insorgenza dei sintomi (un anno e mezzo fa) è correlata a variazioni significative delle abitudini o all'insorgenza di particolari stress adattativi (cambiamenti di residenza, lavoro, ecc.) che, in alcune persone, possono essere concausa psicologica di manifestazioni che conducono a sindrome del colon irritabile. Sarebbe inoltre utile un esame delle possibili intolleranze alimentari per migliorare gli aspetti dietetici. Dal punto di vista sintomatologico potrebbe giovarsi di un trattamento per breve tempo (tre settimane) con simeticone e della regolare assunzione giornaliera di yogurt.
Ci tenga aggiornati e cordiali saluti.
la sintomatologia che riferisce e la sua durata nel tempo lasciano pensare ad un'alterazione della flora batterica intestinale secondaria a variazioni comportamentali (dietetici, stile di ita, ecc.). Sarebbe utile sapere se l'insorgenza dei sintomi (un anno e mezzo fa) è correlata a variazioni significative delle abitudini o all'insorgenza di particolari stress adattativi (cambiamenti di residenza, lavoro, ecc.) che, in alcune persone, possono essere concausa psicologica di manifestazioni che conducono a sindrome del colon irritabile. Sarebbe inoltre utile un esame delle possibili intolleranze alimentari per migliorare gli aspetti dietetici. Dal punto di vista sintomatologico potrebbe giovarsi di un trattamento per breve tempo (tre settimane) con simeticone e della regolare assunzione giornaliera di yogurt.
Ci tenga aggiornati e cordiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
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Ex utente
Gentilissimo Dottore, innanzitutto La ringrazio per la risposta.
Effettivamente da circa 1 anno e mezzo sono soggetto a cambiamenti continui e, sicuramente, il cambio dei tempi e del tipo di alimentazione potrebbero essere alla base dei miei disturbi. Ora però sono 6 mesi che ho una certa stabilità e comunque resta il fatto che tutto è cominciato in concomitanza all'infestazione da Giardia. Sono convinto che un fattore da stress possa essere un contributo notevole allo stato di malessere, ma di certo non è il motivo scatenante, almeno credo... Forse qualcuno dovrebbe chiarimi questo aspetto della questione. L'alimentazione sembra comunque essere un fattore determinante, perché se ad esempio mangio le patatine fritte al ristorante ho una sensazione di spossatezza durante i 2-3 giorni successivi. Comunque lo yogurt volevo provarlo ed ora credo proprio che tenterò... ma non contiente lattosio? so che contiente anche un sacco di lattasi, ma sono comunque un pò perplesso. Di nuovo grazie. Saluti
Effettivamente da circa 1 anno e mezzo sono soggetto a cambiamenti continui e, sicuramente, il cambio dei tempi e del tipo di alimentazione potrebbero essere alla base dei miei disturbi. Ora però sono 6 mesi che ho una certa stabilità e comunque resta il fatto che tutto è cominciato in concomitanza all'infestazione da Giardia. Sono convinto che un fattore da stress possa essere un contributo notevole allo stato di malessere, ma di certo non è il motivo scatenante, almeno credo... Forse qualcuno dovrebbe chiarimi questo aspetto della questione. L'alimentazione sembra comunque essere un fattore determinante, perché se ad esempio mangio le patatine fritte al ristorante ho una sensazione di spossatezza durante i 2-3 giorni successivi. Comunque lo yogurt volevo provarlo ed ora credo proprio che tenterò... ma non contiente lattosio? so che contiente anche un sacco di lattasi, ma sono comunque un pò perplesso. Di nuovo grazie. Saluti
[#3]
Gent.le Utente
le sue perplessità sugli alimenti da assumere sono giustificate e documentano una certa apprensione sul risultato che possono provocare sul suo apparato digerente; non sono convinto che le patatine fritte e le fritture in generale siano molto apprezzate dal suo intetsino e dal suo fegato, anche se "la patatina tira" non c'e niente da fare! tutto ciò, ovviamente al fine di sdrammatizzare; la mia opinione per aiutarla è quella di consigliarle un colloquio con uno spoecialista nutrizionista che concordi con lei un regime alimentare adeguato al suo stile di vita ed alle sue necessità lavorative, in grado di chiarirle i dubbi e darle le corrette indicazioni alimentari
cordialmente
dr. Massimo Massari
www.massimomassari.it
le sue perplessità sugli alimenti da assumere sono giustificate e documentano una certa apprensione sul risultato che possono provocare sul suo apparato digerente; non sono convinto che le patatine fritte e le fritture in generale siano molto apprezzate dal suo intetsino e dal suo fegato, anche se "la patatina tira" non c'e niente da fare! tutto ciò, ovviamente al fine di sdrammatizzare; la mia opinione per aiutarla è quella di consigliarle un colloquio con uno spoecialista nutrizionista che concordi con lei un regime alimentare adeguato al suo stile di vita ed alle sue necessità lavorative, in grado di chiarirle i dubbi e darle le corrette indicazioni alimentari
cordialmente
dr. Massimo Massari
www.massimomassari.it
Prof.Massimo Massari
www.massimomassari.it
[#4]
Gentile signore,
colgo l'occasione dalla sua replica per confermarle che lo yogurt è un alimento che non contiene lattosio nè lattoalbumine, quindi può essere consumato tranquillamente anche da soggetti che hanno reazioni avverse dal consumo di latte e derivati. Ovviamente deve essere solo yogurt! Ci sono però in commercio prodotti che hanno una ottima palatabilità e sono fatti di "yogurt + altre cose": nel caso queste "altre cose" addizionate siano panna o crema di latte, il discorso fatto fin qui salta completamente.
Sperando di averle chiarito i dubbi la saluto cordialmente.
colgo l'occasione dalla sua replica per confermarle che lo yogurt è un alimento che non contiene lattosio nè lattoalbumine, quindi può essere consumato tranquillamente anche da soggetti che hanno reazioni avverse dal consumo di latte e derivati. Ovviamente deve essere solo yogurt! Ci sono però in commercio prodotti che hanno una ottima palatabilità e sono fatti di "yogurt + altre cose": nel caso queste "altre cose" addizionate siano panna o crema di latte, il discorso fatto fin qui salta completamente.
Sperando di averle chiarito i dubbi la saluto cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 37.3k visite dal 20/07/2007.
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