Bruciore alla gola

Ho circa 52 e nel mese di Ottobre 2009 è iniziata la mia storia patologica. E' da premettere che da buon calabrese gusto tantissimo i peperoncini molto piccanti al punto che nello stesso mese di Ottobre, oltre a mangiarne due a pranzo e due a cena, un pomeriggio ne ho mangiati 10 con una rosetta con mortadella. Purtroppo,ignaro di ciò che avrebbe potuto provocare l'ingestione di una tale quantità di peperoncini piccanti, dopo alcuni giorni,camminando per strada, ma in modo più accentuato nel salire le scale, o nel fare una salita a piedi, avvertivo un bruciore alla gola che si irradiava con dolore al braccio sx con eruttazioni ed eccesso di saliva per cui ero costretto a fermarmi. in seguito avvertivo questo fastidio in modo eccessivo dapo aver mangiato, soprattutto se mi sdraiavo a letto o sul divano al punto che una sera essendo tale fastidio esagerato, mi sono recato al pronto soccorso. Sono stato ricoverato per 5 gg. e mi hanno fatto ECG, ecocuore e prova da sforzo che sono risultati regolari e sono stato dimesso. Non avendo accusato nessun fastidio durante la prova da sforzo nonostante abbia fatto arrivare il tapis roulant al massimo dello sforzo, pensavo che fosse stato un banale incidente di percorso, ma ritornato a casa dopo aver pranzato si ripresentava questo bruciore/dolore alla gola. mi sono recato dal gastroenterologo e mi ha prescritto una cura a base di antiacidi: lansox-levopraid e gaviscon. Dopo 2 mesi il fastidio diminuiva di molto rispetto alla fase acuta così ho interroto la cura per riprenderla dopo un mese con 40 mg di omeprazen in unica soluzione. questa cura la terminerò tra una settimana ma il disturbo si è ridotto al solo bruciore alla gola, dopo i pasti e quando salgo le scale o faccio una salita a piedi ed anche quando faccio uno sforzo. Il gastroenterologo mi ha consigliato la gastroscopia che mi terrorizza essendo un soggetto molto ansioso e sensibile alla gola al punto da non riuscire a prendere un'impronta dal dentista ne a far poggiare la paletta sulla lingua all'otorino. Tanto per essere più chiaro, ho subito un intervento dentistico per mettere 8 impianti e la mia paura era quella di prendere l'impronta e non quello dell'intervento. In conclusione, non avendo nessun disturbo che si possa riferire al reflusso gastroesofageo se non questo solo bruciore alla gola come sopra descritto, volevo capire se fosse il caso di provare a fare la gastroscopia o se invece dovrei rivolgermi ad altri specialisti. Volevo chiederLe inoltre se questo mio sintomo può essere provocato da infezione da helicobacter pylori ed infine se può essere stato causato dall'ingestione dei peperoncini piccanti. Volevo informarLa infine che contestualmente all'ingestione dei peperoncini, uno o due giorni prima ho svolto lavoro di volontariato per il comune che consisteva nella pulizia di un antico castello ed ho lavorato per più di due ore in una nuvola di vecchia polvere senza alcuna protezione. nel ringraziarLa Le porgo cordiali saluti.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.4k 217
Gentile signore,
per quanto l'esser terorizzato dala gastroscopia sia assolutamente ingiustificato, è possibile in alcuni centri praticare la gastroscopia per via transnasale.
La eventuale positività per infezione da helicobacter può essere determinata con biopsia in corso di endoscopia.
E' molto difficile determinare a posteriori la causa che ha provocato l'insorgenza della sintomatologia, certo in coincidenza di sintomi legati all'apparato digerente alto non è indicata l'assunzione di spezie piccanti.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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