Lo stomaco appare completamente interessato
salve,
a mia madre ha seguito di una biopsia è stao diagnosticato:
frammneti di mucosa nastomotica sede di un adenocarcinoma scarsamente differenziato anche con aspetti a signet ring cell. é stata subito operata. Ecco il referto istologico: stomaco: gastrectomia totale: stomaco di cm 7 di diametro max consegmento digiunale di 11 cm. All'apertura lo stomaco appare completamente interessato da una neoplasia ulcerata che infiltra la parete. pervengono adesi diversi linfonodi il maggiore di cm 3 di diametro. nello stesso contenitore pervengono due anelli anadtomotici. A- D neoplasia; E- F margine digiunale e anello anstomotico; G margine di resezione prossimale; H-O linfonodi. iagnosi: adenorcarcinoma scarsamente differenziato con prevalenti aspetti sigillocelluilari massivamente angio e linfoinvasivo, insorto su anastomosi gastro digiunale ed infiltrante sierosa. margini di resezione ed anellki anastomotici liberi da infiltrazione. metastasi intra e perilinfonodale massiva in 21 dei 22 linfonodi perigastrici (D2). pT2b pN3 pMx G-3 sec. TNM.
Come è la situazione secondo Lei? Ci hanno parlato di chemioterapia post operatoria? Cosa nè pensa?
Distinti saluti.
a mia madre ha seguito di una biopsia è stao diagnosticato:
frammneti di mucosa nastomotica sede di un adenocarcinoma scarsamente differenziato anche con aspetti a signet ring cell. é stata subito operata. Ecco il referto istologico: stomaco: gastrectomia totale: stomaco di cm 7 di diametro max consegmento digiunale di 11 cm. All'apertura lo stomaco appare completamente interessato da una neoplasia ulcerata che infiltra la parete. pervengono adesi diversi linfonodi il maggiore di cm 3 di diametro. nello stesso contenitore pervengono due anelli anadtomotici. A- D neoplasia; E- F margine digiunale e anello anstomotico; G margine di resezione prossimale; H-O linfonodi. iagnosi: adenorcarcinoma scarsamente differenziato con prevalenti aspetti sigillocelluilari massivamente angio e linfoinvasivo, insorto su anastomosi gastro digiunale ed infiltrante sierosa. margini di resezione ed anellki anastomotici liberi da infiltrazione. metastasi intra e perilinfonodale massiva in 21 dei 22 linfonodi perigastrici (D2). pT2b pN3 pMx G-3 sec. TNM.
Come è la situazione secondo Lei? Ci hanno parlato di chemioterapia post operatoria? Cosa nè pensa?
Distinti saluti.
[#1]
La situazione è indubbiamente seria, probabilmente sara' indicata una terapia adiuvante a giudizio dei colleghi oncologi ma questo, e la prognosi, nn possono venire stabiliti a distanza. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Ex utente
Salve dottore,
la ringrazio per la sua tempestiva risposta. Le porgo le mie scuse per aver usato un italiano alquanto discutibile, soprattutto nella prima parte della lettera. Ho scritto di getto, senza riflettere, con uno stato d'animo pessimo.
Volevo informala ed aggiornarla della situazione...
Dalla scintigrafia è emerso: assenza di aree focali di abnorme accumulo del tracciante da riferire in prima ipotesi a lesioni scheletriche secondarie e aree di aumento di attività (articolazioni scapolo-omerali, etc...) da riferire verosimilmente a patologia osteo articolare benigna.
Dalla tac m.d.c. ciò che mi preoccupa è: millimetrico e sfumato addensamento parenchimale in corrispondenza del segmento antero-laterale del lobo inferiore di destra non tipizzabile per le esigue dimensioni. Per il resto, secondo una mia interpretazione, è tutto regolare e nella norma.
Ci hanno consigliato, dunque, tac mdc e scintigrafia. Sono esami sicuri per attestare se vi siano o meno metastasi?Mia madre ha 52 anni, è stata operata circa 27 anni fa a causa di ulcera, le fu asportata la parte dello stomaco interessata...i suoi controlli sono stati sempre regolari e frequenti...gastrocospia e biopsia...Inoltre, massivamente angio e linfoinvasivo attesta che le cellule tumorali siano in corso nei vasi linfatici e sanguigni? Quindi l'operazione...se da un lato ha eliminato il tumore...dall'altro potrebbe contribuire a creare focolai in altri parti del corpo? Parlo di peritoneo...cervello...? tac e scintigrafia ogni quanto andrebbero eseguiti per controllare il quadro clinico generale? Ringraziandola anticipatamente per il servizio di consulto che Lei offre con i suoi colleghi e per la sua prossima risposta, le auguro una buona giornata.
Distinti saluti.
la ringrazio per la sua tempestiva risposta. Le porgo le mie scuse per aver usato un italiano alquanto discutibile, soprattutto nella prima parte della lettera. Ho scritto di getto, senza riflettere, con uno stato d'animo pessimo.
Volevo informala ed aggiornarla della situazione...
Dalla scintigrafia è emerso: assenza di aree focali di abnorme accumulo del tracciante da riferire in prima ipotesi a lesioni scheletriche secondarie e aree di aumento di attività (articolazioni scapolo-omerali, etc...) da riferire verosimilmente a patologia osteo articolare benigna.
Dalla tac m.d.c. ciò che mi preoccupa è: millimetrico e sfumato addensamento parenchimale in corrispondenza del segmento antero-laterale del lobo inferiore di destra non tipizzabile per le esigue dimensioni. Per il resto, secondo una mia interpretazione, è tutto regolare e nella norma.
Ci hanno consigliato, dunque, tac mdc e scintigrafia. Sono esami sicuri per attestare se vi siano o meno metastasi?Mia madre ha 52 anni, è stata operata circa 27 anni fa a causa di ulcera, le fu asportata la parte dello stomaco interessata...i suoi controlli sono stati sempre regolari e frequenti...gastrocospia e biopsia...Inoltre, massivamente angio e linfoinvasivo attesta che le cellule tumorali siano in corso nei vasi linfatici e sanguigni? Quindi l'operazione...se da un lato ha eliminato il tumore...dall'altro potrebbe contribuire a creare focolai in altri parti del corpo? Parlo di peritoneo...cervello...? tac e scintigrafia ogni quanto andrebbero eseguiti per controllare il quadro clinico generale? Ringraziandola anticipatamente per il servizio di consulto che Lei offre con i suoi colleghi e per la sua prossima risposta, le auguro una buona giornata.
Distinti saluti.
[#3]
In effetti in presenza di neoplasia localmente avanzata la possibilita' di localizzazioni a distanza aumenta e peggiora la prognosi.I controllo da eseguire e gli intervalli di tempo vanno stabiliti dall' oncologo in base alla situazione specifica ed al decorso, credo quindi corretto far riferimento ai colleghi che seguono personalmente la signora.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 29/07/2010.
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