Ferritina elevata
Sono un paziente di 39 anni, con una certa tendenza al sovrappeso.
Da qualche mese accuso dei dolori all'ipocondrio destro, oltre che acidità di stomaco e reflussi.
Il dolore è per lo più un fastidio al di sotto delle costole, ma in alcuni momenti d acuisce e si irradia alla schiena o al lato sinitro, fino a prendermi in maniera circolare tutto attorno al torace.
Il medico di famiglia mi ha fatto eseguire una serie di esami del sangue dal quale sono risultate molto elevati i valori delle transaminasi ALT (130 rispetto ad un massimo di 43), dei trigliceridi (306 contro un massimo di 170), colesterolo totale (270 contro un massimo di 80). Lievemente alterati i valori del sodio e degli eosinofili.
La dottoressa mi ha dunque fatto fare altri esami, in particolare:
- Una gastroscopia, dalla quale è risultata una piccola ernia iatale (1 cm) e una gastrite cronica in fase non acuta a livello antrale.
- Una ecografia dell'addome superiore, dalla quale è stata evidenziata una steatosi epatica.
- Analisi per la presenza di epatite a, b e c che sono risultati negativi
Ho seguito dunque una dieta povera di grassi per circa due mesi ed ho eseguito di nuovo gli esami del sangue relativi ai valori sballati la volta precedente.
Transaminasi e colesterolo totale sono tornati (sia pure di poco) nella norma, mentre molto elevati sono risultati i valori dei trigliceridi (271) e quelli della ferritina (che la volta precedente non era stata rilevata) 363 rispetto a un massimo di 310.
In particolare rispetto a questo valore su cui non avevo riscontri ho cercato informazioni su Internet e mi sono molto spaventato: leggo infatti che non si tratta di un valore legato a steatosi epatica, ma che invece può essere indice di neoplasie al fegato o al pancreas.
Queste informazioni, unite ai sempre persistenti dolori addominali che restano tutt'ora non spiegati (la gastrite essendo non attiva non dovrebbe dare dolori ed il fegato appare steatosico ma non ingrossato) mi rendono molto spaventato.
Il medico di famiglia dice di non preoccuparsi e procedere con la dieta. E' il caso che approfondisca con uno specialista? Che esami dovrei fare per togliermi ogni dubbio?
Grazie in anticipo
Da qualche mese accuso dei dolori all'ipocondrio destro, oltre che acidità di stomaco e reflussi.
Il dolore è per lo più un fastidio al di sotto delle costole, ma in alcuni momenti d acuisce e si irradia alla schiena o al lato sinitro, fino a prendermi in maniera circolare tutto attorno al torace.
Il medico di famiglia mi ha fatto eseguire una serie di esami del sangue dal quale sono risultate molto elevati i valori delle transaminasi ALT (130 rispetto ad un massimo di 43), dei trigliceridi (306 contro un massimo di 170), colesterolo totale (270 contro un massimo di 80). Lievemente alterati i valori del sodio e degli eosinofili.
La dottoressa mi ha dunque fatto fare altri esami, in particolare:
- Una gastroscopia, dalla quale è risultata una piccola ernia iatale (1 cm) e una gastrite cronica in fase non acuta a livello antrale.
- Una ecografia dell'addome superiore, dalla quale è stata evidenziata una steatosi epatica.
- Analisi per la presenza di epatite a, b e c che sono risultati negativi
Ho seguito dunque una dieta povera di grassi per circa due mesi ed ho eseguito di nuovo gli esami del sangue relativi ai valori sballati la volta precedente.
Transaminasi e colesterolo totale sono tornati (sia pure di poco) nella norma, mentre molto elevati sono risultati i valori dei trigliceridi (271) e quelli della ferritina (che la volta precedente non era stata rilevata) 363 rispetto a un massimo di 310.
In particolare rispetto a questo valore su cui non avevo riscontri ho cercato informazioni su Internet e mi sono molto spaventato: leggo infatti che non si tratta di un valore legato a steatosi epatica, ma che invece può essere indice di neoplasie al fegato o al pancreas.
Queste informazioni, unite ai sempre persistenti dolori addominali che restano tutt'ora non spiegati (la gastrite essendo non attiva non dovrebbe dare dolori ed il fegato appare steatosico ma non ingrossato) mi rendono molto spaventato.
Il medico di famiglia dice di non preoccuparsi e procedere con la dieta. E' il caso che approfondisca con uno specialista? Che esami dovrei fare per togliermi ogni dubbio?
Grazie in anticipo
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Gentile signora,
la ferritina può risultere elevata (nel suo caso lo è modicamente) anche in condizioni di infiammazione cronica.
Non è il caso di allarmarsi oltre misura.
E' utile confrontare i valori di ferritina con quelli di sideremia e trasferrinemia.
Per quanto riguarda il valore della trigliceridemia è necessario ridurre in maniera consistente il peso corporeo in eccesso: sono d'accordo con il suo medico, continui la dieta.
Cordiali saluti.
la ferritina può risultere elevata (nel suo caso lo è modicamente) anche in condizioni di infiammazione cronica.
Non è il caso di allarmarsi oltre misura.
E' utile confrontare i valori di ferritina con quelli di sideremia e trasferrinemia.
Per quanto riguarda il valore della trigliceridemia è necessario ridurre in maniera consistente il peso corporeo in eccesso: sono d'accordo con il suo medico, continui la dieta.
Cordiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 14.8k visite dal 28/07/2010.
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