Celiachia o altre intolleranze alimentari?

Carissimi dottori,circa un mese fa'(28 maggio 2007)mi hanno diagnosticato il morbo celiaco a seguito di una biopsia intestinale fatta nella gastroscopia.Avevo dei disturbi,che ancora oggi permangono,anche se sono leggermente regrediti dopo un mese e qualche giorno di dieta.Per esempio,meteorismo,flautulenza,diarrea,presenza di cibo nelle feci.BIOPSIA DUODENALE:multipli frammmenti di mucosa duodenale con appiattimento dei villi(rapporto villo/cripta 2:1)lieve infiltrato infiammatorio linfoplasmacellulare della lamina propria.Rapporto linfociti intraepiteliali/epitelio=6/10.ho fattoa anche una colonscopia con il seguente risultato della biopsia:BIOPSIA ILEO:frammenti di mucosa di intestino tenue con ileite cronica aspecifica lievemente attiva,assenza di granulomi.Nell'ultima ansa ileale sono presenti pliche ridotte di numero e altezza.Invece nella gastro pliche ridotte e appianate in seconda e terza porzione duodenale.Vi chiedi,il fatto che i miglioramenti sono lievi,puo'essere un segno che non sono celiaco ma intollerante ad altri alimenti?E' normale che il miglioramento avviene cosi lentamente?A parte gli esami del sangue,mi consigliate di farne altri,per esempio transito baritato intestinale?
Il lavoro che svolgete on line è più grande di quanto pensiate
Grazie
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Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
In precedenza ha gia' chiesto le stesse cose due volte, sempre sulla base di queste medesime indagini (sierologia negativa, biopsia possibilista). La dieta dopo 15 gg. non aveva sortito miracoli e dopo un mese lei ci parla ancora di miglioramenti "lievi".

Deve fare le cose bene ossia sei mesi di astinenza dal glutine senza autoindulgenze, e poi una seconda biopsia da confrontare con la prima.
Se i villi tornano e gli infiltrati linfocitari spariscono, reintrodurra' la dieta libera e dopo un paio di mesi potra' fare la terza biopsia duodenale e verificare che i villi si sono atrofizzati di nuovo.

Solo con questo iter lungo e rigoroso la celiachia uscira' dal limbo dell'ipotesi per diventare una diagnosi certa (o potra' essere definitivamente esclusa). Aderire a questi passi e' tanto piu' necessario quanto meno chiara ed evidente e' la sua situazione, perche' altrimenti restera' sempre il dubbio del difetto metodologico e lei si terra' i suoi problemi, da ultimo finendo in mano agli alternativi che immancabilmente le troveranno intolleranza al lattosio, disbiosi con eccesso di candida ecc.
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