Gravi problemi intestinali
buongiorno...sono disperata e spero tanto potrete aiutarmi...
soffro da tempo di problemi intestinali e allo stomaco..ho già fatto 2 gastroscopie: la prima- gastrite bulbite ed esofagite (ho preso antra per 2 anni)la seconda 3 mesi fa con prelievo duodeno per sospetta celiachia (marcatori genetici celiachia positivi): flogosi villiare accorciamento villi e presenza linfociti (non posso riportare i dati numerici, non ho qui l'esito). da qui il medico che mi curava ha detto che questi dati non erano suff. per esito celiachia...io ho cominciato comunque dieta celiaca con grossi miglioramenti...ora ho fissato appunt. con specialista per completare esami celiachia e giungere ad un risultato certo. il problema nuovo è questo: 2 settimane fa ho ingerito cibi contenente glutine...e per 2-3 giorni crisi...da 8 giorni però mi succede questo: sto bene tutto il giorno..dopo colazione e anche dopo pranzo.la sera dopo cena, indipendentamente da ciò che mangio 10 minuti esatti dopo il pasto cominciano grossi dolori alla pancia molto forti...e come se all'improvviso si formasse aria. devo correre al bagno: ormai sono sempre 2-3 scariche a distanza di 3 minuti liquide o quasi...poi i dolori passano ..io resto stremata e dopo 2-3 ore sto bene...non ne posso più ...cosa può essere...se continuo ogni sera dopo cena così cosa devo fare? non penso di poter aspettare la visita specialistica fissata per settembre...vi prego di aiutarmi...grazie mille
soffro da tempo di problemi intestinali e allo stomaco..ho già fatto 2 gastroscopie: la prima- gastrite bulbite ed esofagite (ho preso antra per 2 anni)la seconda 3 mesi fa con prelievo duodeno per sospetta celiachia (marcatori genetici celiachia positivi): flogosi villiare accorciamento villi e presenza linfociti (non posso riportare i dati numerici, non ho qui l'esito). da qui il medico che mi curava ha detto che questi dati non erano suff. per esito celiachia...io ho cominciato comunque dieta celiaca con grossi miglioramenti...ora ho fissato appunt. con specialista per completare esami celiachia e giungere ad un risultato certo. il problema nuovo è questo: 2 settimane fa ho ingerito cibi contenente glutine...e per 2-3 giorni crisi...da 8 giorni però mi succede questo: sto bene tutto il giorno..dopo colazione e anche dopo pranzo.la sera dopo cena, indipendentamente da ciò che mangio 10 minuti esatti dopo il pasto cominciano grossi dolori alla pancia molto forti...e come se all'improvviso si formasse aria. devo correre al bagno: ormai sono sempre 2-3 scariche a distanza di 3 minuti liquide o quasi...poi i dolori passano ..io resto stremata e dopo 2-3 ore sto bene...non ne posso più ...cosa può essere...se continuo ogni sera dopo cena così cosa devo fare? non penso di poter aspettare la visita specialistica fissata per settembre...vi prego di aiutarmi...grazie mille
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La sintomatologia attuale, al di là di necessari ulteriori accertamenti e di un esame obiettivo, lascia pensare ad una componente ansiosa rilevante che innesca un circolo vizioso aspettativa-sintomo. In attesa della visita specialistica potrebbe valer la pena di assumere un antispastico (ottilonio bromuro 40mg 3 volte al dì dopo i pasti) per due settimane allo scopo di interrompere tale circolo. In alternativa di medicina non convenzionale (omeopatia) Cuprum 5CH, 4 granuli tre volte al dì come sopra.
Ci tenga aggiornati.
Ci tenga aggiornati.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
[#2]
Utente
grazie per la celere risposta...già ieri sera mi sembra sia andata meglio: solo rumorosi contorcimenti alla pancia...
secondo Lei faccio bene a rivolgermi ad un altro specialista non essendo convinta della diagnosi di non celiachia del primo medico?
Ho fatto ricerca nel sangue dei vari Iga 3 anni fa (allora ero agli inizi del mio malessere) e quella volta erano negativi...agli ultimiaccertamenti a febbraio 2007 ho fatto solo gastroscopia con prelievo con esito che ho scritto nella prima mail e ricerca marcatori genetici (esito positivo).Io penso sia giusto non accontentarmidella diagnosi dell'ultimo medico (che non era gastroenterologo ma allergologo) soprattutto perchè con la dieta ciliaca sto molto meglio (tranne quest'ultimo inconveniente)..con tutte le cure che ho provato (asalex, clipper, antra, valpinax) non sono mai stata così...Lei penso abbia ragione ad attribuire la colpa ad una componente ansiosa...ormai penso a livello psicologico di essere molto sensibile: le molte corse in bagno in momenti inopportuni, gli improvvisi dolori- crampi allo stomaco della durata di 8,9ore negli ultimi 3 anni mi hanno provata...
lunedì inoltre vado a fare il breath test per intolleranza al lattosio: così almeno sono sicura di avere eliminato dalla mie dieta anche tutti i latticini per una giusta causa..
grazie ancora
secondo Lei faccio bene a rivolgermi ad un altro specialista non essendo convinta della diagnosi di non celiachia del primo medico?
Ho fatto ricerca nel sangue dei vari Iga 3 anni fa (allora ero agli inizi del mio malessere) e quella volta erano negativi...agli ultimiaccertamenti a febbraio 2007 ho fatto solo gastroscopia con prelievo con esito che ho scritto nella prima mail e ricerca marcatori genetici (esito positivo).Io penso sia giusto non accontentarmidella diagnosi dell'ultimo medico (che non era gastroenterologo ma allergologo) soprattutto perchè con la dieta ciliaca sto molto meglio (tranne quest'ultimo inconveniente)..con tutte le cure che ho provato (asalex, clipper, antra, valpinax) non sono mai stata così...Lei penso abbia ragione ad attribuire la colpa ad una componente ansiosa...ormai penso a livello psicologico di essere molto sensibile: le molte corse in bagno in momenti inopportuni, gli improvvisi dolori- crampi allo stomaco della durata di 8,9ore negli ultimi 3 anni mi hanno provata...
lunedì inoltre vado a fare il breath test per intolleranza al lattosio: così almeno sono sicura di avere eliminato dalla mie dieta anche tutti i latticini per una giusta causa..
grazie ancora
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Gent.le Utente
come ho risposto ad un percedente quesito, due sono le considerazioni che mi guidano nella gestione dei pazienti che riferiscono una sintomatologia simile alla sua: prima di etichettare un paziente come soggetto con alterazioni "biopsicosociali" (come vengono definite le conzioni di stress, ad esempio, nella Sindrome del Colon Irritabile), oppure prima di consigliare una qualsivoglia terapia, ritengo necessario giungere una corretta diagnosi.
Il quadro sintomatologico da Lei descritto protrebbe riferisi ad una reazione di intolleranza o di allergia alimentare; mi spiego meglio.
La superficie dell'apparato digerente è la maggiore superficie del nostro corpo a contatto con l'esterno (anzichè le cute come da molti sostenuto); ciò comporta il venire a contatto, dell'apparato digerente, con tutta una serie di sostanze utili al nostro organismo (proteine, grassi, zuccheri etc., che introduciamo con gli alimenti), ma anche con una serie di sostanze che il nostro organismo, attraverso i "gendarmi" del sistema immunitario (la gran parte del quale risiede, come noto, nello spessore del nostro apparato digerente), riconosce come dannosi o pericolosi; mi rifesrico ad agenti chimici (pesticidi, sostanze tossiche etc.), microorganismi, componenti di alimenti solitamente insospettabili, etc.;quando riconosciuti dannosi, in sistema nervoso enterico mette in atto tutti quei meccanismi di difesa atti ad eliminare l'agente patogeno: il vomito e l'aumento della peristalsi con l'espulsione ripetuta di feci anche diarroiche. Peraltro un recente lavoro pubblicato su una rivista americana (chiedo scusa ma al momento mi sfugge il riferimento bibliografico), ha documentato come, in particolare nel sesso femminile, nell'immediato post-pasto, solitamente il pasto principale della giornata, venga prodotta una reazione enzimatica che produce un immediato, talvolta abnorme, aumento della motilità del colon con comparsa di stimolo impellente. In verità questa condizione non è una novità,tutti noi conosciamo il "riflesso gastro-colico" post-prandiale; ma l'accentuarsi del riflesso e la sua riproposizione in maniera costante e persistente, può essere causata da una risposta "eccessiva" ad un "insulto" chimico-alimentare .Le suggerisco, quindi, di valutare assieme al Gastroenterologo di Sua fiducia l'approfondimento,in questo senso delle indagini diagnsotiche , per una terapia mirata.....prima di etichettarsi come "stato ansioso".
auguri
dr. massimo massari
www.massimomassari.it
come ho risposto ad un percedente quesito, due sono le considerazioni che mi guidano nella gestione dei pazienti che riferiscono una sintomatologia simile alla sua: prima di etichettare un paziente come soggetto con alterazioni "biopsicosociali" (come vengono definite le conzioni di stress, ad esempio, nella Sindrome del Colon Irritabile), oppure prima di consigliare una qualsivoglia terapia, ritengo necessario giungere una corretta diagnosi.
Il quadro sintomatologico da Lei descritto protrebbe riferisi ad una reazione di intolleranza o di allergia alimentare; mi spiego meglio.
La superficie dell'apparato digerente è la maggiore superficie del nostro corpo a contatto con l'esterno (anzichè le cute come da molti sostenuto); ciò comporta il venire a contatto, dell'apparato digerente, con tutta una serie di sostanze utili al nostro organismo (proteine, grassi, zuccheri etc., che introduciamo con gli alimenti), ma anche con una serie di sostanze che il nostro organismo, attraverso i "gendarmi" del sistema immunitario (la gran parte del quale risiede, come noto, nello spessore del nostro apparato digerente), riconosce come dannosi o pericolosi; mi rifesrico ad agenti chimici (pesticidi, sostanze tossiche etc.), microorganismi, componenti di alimenti solitamente insospettabili, etc.;quando riconosciuti dannosi, in sistema nervoso enterico mette in atto tutti quei meccanismi di difesa atti ad eliminare l'agente patogeno: il vomito e l'aumento della peristalsi con l'espulsione ripetuta di feci anche diarroiche. Peraltro un recente lavoro pubblicato su una rivista americana (chiedo scusa ma al momento mi sfugge il riferimento bibliografico), ha documentato come, in particolare nel sesso femminile, nell'immediato post-pasto, solitamente il pasto principale della giornata, venga prodotta una reazione enzimatica che produce un immediato, talvolta abnorme, aumento della motilità del colon con comparsa di stimolo impellente. In verità questa condizione non è una novità,tutti noi conosciamo il "riflesso gastro-colico" post-prandiale; ma l'accentuarsi del riflesso e la sua riproposizione in maniera costante e persistente, può essere causata da una risposta "eccessiva" ad un "insulto" chimico-alimentare .Le suggerisco, quindi, di valutare assieme al Gastroenterologo di Sua fiducia l'approfondimento,in questo senso delle indagini diagnsotiche , per una terapia mirata.....prima di etichettarsi come "stato ansioso".
auguri
dr. massimo massari
www.massimomassari.it
Prof.Massimo Massari
www.massimomassari.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.9k visite dal 18/06/2007.
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Approfondimento su Celiachia
Cos'è la celiachia e come si manifesta? Caratteristiche della malattia celiaca in adulti e bambini, esami da fare e consigli di alimentazione senza glutine.