Attendibilita test intolleranze in farmacia (creavu)
Salve a tutti sono un ragazzo di 22 anni, e pochi giorni fa sn andato in parafarmacia per fare il test elettronico per le intolleranze alimentari (creavu), da premettere che sono celiaco e seguo la dieta da circa 11 anni.Dopo aver fatto il test sn uscite un numero di intolleranze assurde, pensate ke il farmacista mi ha detto che per 15 giorni dovrei mangiare solo pasta di riso cn l'olio e qualche fetta biscottata, intolleranza al fruttosio glucosio sale marino, tt i tipi di carne, pero la cosa piu strana che è uscita piu alto il valore per il pomodoro e mais e nn quello del glutine. Ora volevo chiedere a voi veterani del settore che peso dare a questo test ,tra l'altro elettronico, e se seguire o meno la dieta dettata dal farmacista. Da precisare che nn ho nessun disturbo a livello digestivo, apparte un minimo gonfiore allo stomaco, dovuto anke al fatto ke mangio un razione abbondande di pasta circa 250 grammi... vi ringrazio anticipatamente del consulto....Ah dimenticavo io ho fatto 4 volte la gastroscopia nel corso della mia vita anke per accertare l'intollerana al glutine, e nn mi e mai uscita altra intolleranza...
Cordiali saluti
Cordiali saluti
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Gentile signore,
l'attendibilità di un test simile è nulla.
Pertanto il consiglio di restrizione dietetica è ingiustificato.
In ogni caso, anche per test attendibili è necessario un quesito specifico in base al quale sottoporsi. Questo perché sono le condizioni cliniche che suggeriscono l'esecuzione di un test diagnostico, non viceversa.
Una parziale eccezione è costituita dai test di screening sulla popolazione generale per effettuare la diagnosi precoce di una malattia. Ma anche in questi casi è improprio riferirsi alla popolazione "generale", si parla piuttosto di popolazione "a rischio" per l'insorgenza di una particolare malattia.
Cordiali saluti.
l'attendibilità di un test simile è nulla.
Pertanto il consiglio di restrizione dietetica è ingiustificato.
In ogni caso, anche per test attendibili è necessario un quesito specifico in base al quale sottoporsi. Questo perché sono le condizioni cliniche che suggeriscono l'esecuzione di un test diagnostico, non viceversa.
Una parziale eccezione è costituita dai test di screening sulla popolazione generale per effettuare la diagnosi precoce di una malattia. Ma anche in questi casi è improprio riferirsi alla popolazione "generale", si parla piuttosto di popolazione "a rischio" per l'insorgenza di una particolare malattia.
Cordiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 59.8k visite dal 06/06/2010.
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