Dolori addominali e continui borborigmi
Sono un ragazzo di 33 anni,in passato non ho mai avuto problemi allo stomaco,ma e' da fine febbraio che mi sono comparsi dei sintomi,tipo diarrea,dolori addominali continui e fastidiosi borborigmi notturni che mi colpivano l'intero addome sx.Allorche' mi sono consultato con il mio medico curante e dopo la prescrizione di alcuni farmaci di routine che non hanno dato alcun esito positivo,mi ha consigliato di farmi una gastroscopia.Prima della gastro,mi sono fatto su sua indicazione(medico curante e gastoenterologo) alcuni esami,fra i quali:Sangue occulto fecale,Helycobacter pilory(FECI),e calprotectina fecale.Sangue occulto e' negativo,helycobacter pylory e' positivo,e la calprotectina e'con valore 224,i cui valori di riferimento di quest'ultima sono minori a 50.MI sono fatto la prima gastroscopia con cp test,il quale quest'ultimo ha dato esito negativo.La diagnosi e' stata di gastrite antrale,perche' sull'antro la mucosa appariva intensamente iperemica e edematosa.Ho fatto per un mese il lansox con con 2 capsule al giorno,una mattina e una a sera,senza aver riscontrato nessun risultato positivo.Al che' ho pensato,che tutto cio' possa essere causato anche da stress,ma dopo diverse riflessioni,vedendo che i sintomi aumentavano mi sono rivolto nuovamente al gastroenterologo.Da precisare che nella 1 gastro,il dottore non e' riuscito a esplorarmi il duodeno,perche' il piloro era serrato in atteggiamento spastico.Dato che dopo un mese cira di terapia,la situazione non migliorava assolutamente,anzi mi sono comparse delle coliche prima assenti del tutto,un altro dottore(gastroenterologo) mi ha consigliato di farmi un colonscopia per escludere determinate patologie severe dell'intestino.Prima di fare la colonscopia ha provato a darmi per 10 giorni il debridat,e anche quest'ultimo non ha dato esiti positivi.Al che' mi ha consigliato di farmi la colonscopia,ed e' venuto fuori che l'ansa ileale presenta pliche ridotte di numero e altezza. E' stata fatta la biopsia(ILEO),e l'esito di quest'ultima sembra essere positivo alla celiachia.Lo stesso giorno,il medico mi ha fatto anche una seconda gastro,dato che nella prima non si e' potuto esplorare il duodeno,ed e' venuto fuori che ho nella seconda e terza porzione duodenale pliche ridotte di numero e appianate,oltre alla solita gastrite antrale gia ' diagnosticata precedentemente.Il mio gastroenterologo mi ha fatto fare per ulteriore certezza,prima di iniziare la dieta gluten-free anche degli esami di laboratorio,antitranglutaminasi e antigliadina,i quali quest'ultimi presentano esiti del tutto negativi.La prossima settimana dovro' fare altri esami di laboratorio di natura genetica(hla).Vorrei sapere cortesemente da voi,qualora quest'ultimi risultassero negativi,quale altre cause potrebbero aver inalterato i miei villi intestinali?Quali altri esami potrei fare per scoprire altre intolleranze oltre al glutine?Posson esserci oltre alla celiachia malattie che hanno potuto determinare tutto cio'?Dimenticavo che nella 2 gastro ho fatto il cp test nuovamente,quest'ultimo e' risultato positivo,e mi hanno fatto fare per una settimana la terapia di eradicazione dell'elycobacter,continuando per un mese l'omeprazen a causa della gastrite.Faccio ora da 10 giorni la dieta ,i sintomi sono leggermente diminuiti,ma di poco.Io stesso non riesco ha capire se questa e' la strada giusta.Vi ringrazio anticipatamente per i vostri eventuali suggerimenti,e chiedo scusa se mi sono un po' prolungato nell'esporvi in sintesi i miei problemi.
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Gentile Utente, la diagnosi di celiachia va posta sulle biopsie duodenali e non sull'ileo. Non ho capito se nella seconda gastroscopia sono state prelevate biopsie nel duodeno. La negatività degli anticorpi antigliadina e anti endomisio rendono ancora più improbabile la diagnosi.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Roberto Mangiarotti
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Utente
Chiedo scusa,ma la definizione istologica e' stata fatta nella seconda e terza porzione duodenale,con esito positivo,ma nella colon risulta che l'ultima ansa ileale presenta pliche ridotte di numero e altezza.Lei comunque,al di la'di questo mio errore di scrittura,pensa che dq2,e dq8, possono dare certezza alla diagnosi?E' vero che ci sono molti celiaci che non rispondono agli anticorpi sierologici,ma sono positivi alla biopsia del duodeno?O secondo lei, la mia e' una patologia diversa dalla celiachia,tenendo presente i sintomi che gli ho riferito velocemente nella descrizione prima?La ringrazio anticipatamente per la sua tempestiva risposta gia' data prima.
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La diagnosi istologica delle biopsie del duodeno deve essere chiara. Non basta rilevare delle pliche ridotte ma vi devono essere delle alterazioni tipiche dei villi. Eventualmente faccia controlare le biopsie anche ad una ltro istologo. Gli esami genetici possono essere di conferma.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
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Utente
La ringrazio vivamente per i suoi tempestivi consigli,mi faro' questo esame per cercare di portare a termine la diagnosi.Cosa che mi stranizza,qualora fossi celiaco,e' normale che dopo 15 giorni di rigorosa dieta senza glutine,abbia ancora disturbi?(meteorismo al risveglio e prima di cena,accompagnato da molta flautulenza).Logicamente interroghero' anche un altro istologo sulla biopsia gia' effettuata.La ringrazio nuovamente .....
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 16.4k visite dal 14/06/2007.
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