Ernia iatale con recidività e componente psicologica
Buongiorno,Gentili dottori
Sono uno studente di 23 anni, alto 1.77 e peso più o meno 83 kg. Non fumo e non ho vizi tipo caffè e alcool.
Tre mesi fa , in seguito a giorni di malori respiratori, vomito, nausee persistenti e perdita abbondante di peso, mi sono recato dal gastroenterologo per farmi visitare e per un’ulteriore gastroscopia.
L’esito dopo quest’ultima è stato:
ESOFAGO: normali morfologia e peristalsi; iperemia della mucosa sovracardiale; ernia iatale. Pseudo polipo sulla mucosa di transizione gastrica. Biopsia ( Comunque dalle analisi non è risultato niente)
STOMACO: discreta quantità di liquido limpido sul fondo; mucosa di aspetto normale, peristalsi regolare, piloro ritmicamente pervio.
DUODENO: non patologia di rilievo.
COMMENTO: Ernia iatale ed esofagite.
Ora la grandezza dell’ernia di preciso non la so, ma mi è stato detto che era media.
Mi è stato detto che dopo la prima serie di cure, sarei stato bene ma che comunque nei cambiamenti di stagione potevo avere dei leggeri episodi di ricadute da mantenere sotto controllo senza problemi.
Per 2 mesi all’incirca ho eseguito una cura di Omeprazen 20 mg e Gastroflux dopo i pasti , più le varie regole comportamentali come la dieta assente di alcool e cibi grassi e che provocano a acidità e tipo non andare a dormire subito dopo mangiato e rialzare la testa del letto.
Dopo per due settimane sono stato bene, avevo ripreso le normali attività, continuando a seguire comunque gli accorgimenti anti-reflusso. In seguito ad una piccola arrabbiatura però ho avuto di nuovo una crisi respiratoria seguita dalla nausea e fastidi al petto, e per due settimane sono stato male con continui episodi di acidità , nausea e addirittura vomito la mattina a stomaco vuoto. Ritornato dal gastroenterologo , mi ha detto che devo imparare a convivere con l’ernia e che dovevo accetare di essere cosi. Ora ho letto che ci possono essere ricadute e per questo che sto per ricominciare la cura con omeprazen, ma vi chiedo se non fosse cosi, possibile che devo mantenere per sempre a bada le emozioni altrimenti sto male ? Possibile che una cosa che, non dico che sia banale, ma cosi sottovalutata dai medici possa influire cosi tanto sulla normale routine di una persona ?
Sono uno studente di 23 anni, alto 1.77 e peso più o meno 83 kg. Non fumo e non ho vizi tipo caffè e alcool.
Tre mesi fa , in seguito a giorni di malori respiratori, vomito, nausee persistenti e perdita abbondante di peso, mi sono recato dal gastroenterologo per farmi visitare e per un’ulteriore gastroscopia.
L’esito dopo quest’ultima è stato:
ESOFAGO: normali morfologia e peristalsi; iperemia della mucosa sovracardiale; ernia iatale. Pseudo polipo sulla mucosa di transizione gastrica. Biopsia ( Comunque dalle analisi non è risultato niente)
STOMACO: discreta quantità di liquido limpido sul fondo; mucosa di aspetto normale, peristalsi regolare, piloro ritmicamente pervio.
DUODENO: non patologia di rilievo.
COMMENTO: Ernia iatale ed esofagite.
Ora la grandezza dell’ernia di preciso non la so, ma mi è stato detto che era media.
Mi è stato detto che dopo la prima serie di cure, sarei stato bene ma che comunque nei cambiamenti di stagione potevo avere dei leggeri episodi di ricadute da mantenere sotto controllo senza problemi.
Per 2 mesi all’incirca ho eseguito una cura di Omeprazen 20 mg e Gastroflux dopo i pasti , più le varie regole comportamentali come la dieta assente di alcool e cibi grassi e che provocano a acidità e tipo non andare a dormire subito dopo mangiato e rialzare la testa del letto.
Dopo per due settimane sono stato bene, avevo ripreso le normali attività, continuando a seguire comunque gli accorgimenti anti-reflusso. In seguito ad una piccola arrabbiatura però ho avuto di nuovo una crisi respiratoria seguita dalla nausea e fastidi al petto, e per due settimane sono stato male con continui episodi di acidità , nausea e addirittura vomito la mattina a stomaco vuoto. Ritornato dal gastroenterologo , mi ha detto che devo imparare a convivere con l’ernia e che dovevo accetare di essere cosi. Ora ho letto che ci possono essere ricadute e per questo che sto per ricominciare la cura con omeprazen, ma vi chiedo se non fosse cosi, possibile che devo mantenere per sempre a bada le emozioni altrimenti sto male ? Possibile che una cosa che, non dico che sia banale, ma cosi sottovalutata dai medici possa influire cosi tanto sulla normale routine di una persona ?
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Purtroppo si', e' possibile. Deve imparare a convivere e a non sottovalutare questo problema, che non e' affatto banale. Come vede pero', se segue le indicazioni che le hanno dato, i benefici ci sono, e concreti pure! Il che dovrebbe darle la forza per continuare, quando prescritto, i cicli di terapia con i PPI e naturalmente a non dimenticare le giuste regole di vita che lei stesso ha elencato.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.8k visite dal 29/05/2010.
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