Probabilmente causata da stress
salve medico, io ho un problema ormai da un anno e non riesco a capire come fare per tornare a stare bene.. L'anno scorso ho iniziato ad accusare u forte mal di stomaco;il mio medico di base mi ha prescritto del lansoprazolo dicendomi che si trattava di gastrite, probabilmente causata da stress..All'inizio sembrava stessi meglio, poi a fine cura mi è tornato nuovamente il male. Il medico mi ha consigliato di fare gli esami, e così ho fatto sia l'ecografia che la gastroscopia con le biopsie(ovviamente a pagamento)..L'ecografia è andata bene,l'esito della gastro ha riportato solamente un'inizio di ernia jatale con gastrite cronica.. Al che ho domandato al gastrointerologo che cura dovevo fare,e lui mi ha detto:"lei non ha niente nello stomaco, al max quando le fa male un pò di malox..".Le biopsie hanno dimostrato che non c'era nulla. Io diffidente di ciò che mi era stato detto ho portato i risultati al mio dottore che mi ha prescritto un'altra cura uguale alla precedente..Stanca del continuo malessere sono andata da un gastrointerologo che mi ha confermato che nel mio stomaco non c'è nulla ed è solo un problema di stress, così mi ha prescritto valpinax e levopraid..finche li prendo stò bene, appena smetto ritorno instabile. In tutto questo ho perso peso, da 53 kg a 48.. quello che mi spaventa è che a volte mi capita di saltare i pasti senza fare una piega, o di mangiare di più e stare male tutta la notte..insomma che posso fare per guarire? ps. non fumo e sono astemia,non bevo caffè,non mangio le arancie e cerco di ridurre i sughi pesanti..ma non basta mai..mi aiuti lei per favore..
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Gentile utente ho letto con interesse la sua richiesta perché rappresenta lo spunto per discutere delle possibili incomprensioni che sovente possono incorrere nel rapporto medico-paziente, in genere per colpa di entrambi.
Questo succede perché spesso noi medici, anche per problemi di tempo, non dedichiamo ai pazienti il tempo necessario per fornire spiegazioni o ipotesi plausibili per giustificare i loro sintomi, mentre i pazienti non richiedono con forza il diritto ad una corretta informazione sul proprio stato di salute.
Venendo ai suoi problemi ,noto che lei riferisce "mal di stomaco" ( notizia purtroppo vaga per quanto riguarda la sede, i caratteri di insorgenza e di manifestazione del sintomo), che per tale motivo è stata sottoposta a terapia con un IPP ( inibitore di pompa) un farmaco cioè che riduce la secrezione gastrica e che da tale terapia ha tratto beneficio. Quindi sembra probabile che i suoi sintomi siano correlati all'azione del succo gastrico. Ha riferito poi una recidiva sintomatologica alla sospensione del farmaco motivo per cui ha praticato una endoscopia con biopsie che non ha rilevato una patologia rilevante a carico dei segmenti esplorati.
In realtà io credo che sia giusto che lei sappia che molti sintomi non hanno obbligatoriamente un corrispettivo morfologico che possa essere evidenziato dall'endoscopista ( ad es. nel caso di reflusso gastro esofageo , spesso caratterizzato da dolore, nel 60% dei casi l'endoscopia è negativa mentre una corretta raccolta dell'anamnesi permette una diagnosi in 4/5 dei casi). Perciò a mio avviso dovrebbe di nuovo tornare dai medici con cui ha avuto rapporti e in un franco rapporto chieda con chiarezza qual'è il sospetto diagnostico, qual'è la terapia più adeguata, per quanto tempo dovrà proseguire la stessa e ne caso di ripresa sintomatologica quale dovrebbe essere la successiva modalità di assunzione dei farmaci.
Questo succede perché spesso noi medici, anche per problemi di tempo, non dedichiamo ai pazienti il tempo necessario per fornire spiegazioni o ipotesi plausibili per giustificare i loro sintomi, mentre i pazienti non richiedono con forza il diritto ad una corretta informazione sul proprio stato di salute.
Venendo ai suoi problemi ,noto che lei riferisce "mal di stomaco" ( notizia purtroppo vaga per quanto riguarda la sede, i caratteri di insorgenza e di manifestazione del sintomo), che per tale motivo è stata sottoposta a terapia con un IPP ( inibitore di pompa) un farmaco cioè che riduce la secrezione gastrica e che da tale terapia ha tratto beneficio. Quindi sembra probabile che i suoi sintomi siano correlati all'azione del succo gastrico. Ha riferito poi una recidiva sintomatologica alla sospensione del farmaco motivo per cui ha praticato una endoscopia con biopsie che non ha rilevato una patologia rilevante a carico dei segmenti esplorati.
In realtà io credo che sia giusto che lei sappia che molti sintomi non hanno obbligatoriamente un corrispettivo morfologico che possa essere evidenziato dall'endoscopista ( ad es. nel caso di reflusso gastro esofageo , spesso caratterizzato da dolore, nel 60% dei casi l'endoscopia è negativa mentre una corretta raccolta dell'anamnesi permette una diagnosi in 4/5 dei casi). Perciò a mio avviso dovrebbe di nuovo tornare dai medici con cui ha avuto rapporti e in un franco rapporto chieda con chiarezza qual'è il sospetto diagnostico, qual'è la terapia più adeguata, per quanto tempo dovrà proseguire la stessa e ne caso di ripresa sintomatologica quale dovrebbe essere la successiva modalità di assunzione dei farmaci.
Dr. Giovanni Brondi
[#2]
Utente
Innanzitutto la ringrazio per avermi risposto così tempestivamente. purtroppo tutte queste cure le ho fatte a bologna e ora mi sono trasferita a torino..Saprebbe consigliarmi qualcuno o una struttura in questa zona? Mi sono scordata di dirle che, da quando ho la gastrite, appena finisco di mangiare mi sento come se la gola mi si chiudesse, e questo inverno ho avuto difficoltà a portare maglioni o lupetti a collo alto..Mi sento quasi soffocare, come se qualcosa mi stringesse la gola..è come se questa cosa arrivasse dallo stomaco, non so se sono riuscita a spiegarmi. Grazie ancora saluti
[#3]
Gentile utente Torino è una grande città dove vi sono numerose e valide strutture i cui medici si occupano professionalmente alla risoluzione di problemi gastroenterologici.
Mi sembra giusto che per un indirizzo si rivola al suo medico curante che sicuramente le fornirà utili consigli.
Mi sembra giusto che per un indirizzo si rivola al suo medico curante che sicuramente le fornirà utili consigli.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.6k visite dal 27/05/2010.
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