Dolore ipocondrio dx: esito gastroscopia
Ho 39 anni e da circa tre settimane avverto un dolore nella regione dell'ipocondrio destro, che talvolta si irradia alla shiena o alla stessa regione a sinistra. Il dolore sembra acuito dall'ingestione di cibo che - oltre che ad un certo bruciore - causa una sensazione di "pressione" contro le costole. Controllati i polmoni con un RX (niente di rilevante), ho eseguito una ecografia all'addome superiore in cui e' risulrato un fegato "brillante" (stenotico). Ho proseguito le indagini con una gastroscopia. Ecco il referto: Esofago endoscopicamente regolare. Ernia Jatale del diametro di 1 cm circa dotata di mucosa normale, Stomaco normale per cinesi e struttura con discreta deformazione della regione antrale per la presenza di alcune pliche ipertrofiche la cui mucosa appare discretamente iperemica e friabile e al cui apice sono presenti alcune erosioni di 2x2 mm circa. Biopsie multiple in questa sede. Piloro, Bulbo e D2 Regolari.
Sono in attesa dei risultati delle biopsie. Il mio medico sostiene che probabilmente si tratta di una Gastrite e che la biopsia serve più che altro ad individuare l'Helicobacter. Io però cercando in rete ho visto che una sintomatologia simile può far pensare a qualcosa di neoplastico.
Quanto mi devo preoccupare?
E' il caso che solliciti una Tac Addominale. In programma avevo anche come ulteriore esame una colonscopia. E' il caso che affretti anche questa? Grazie in anticipo.
Sono in attesa dei risultati delle biopsie. Il mio medico sostiene che probabilmente si tratta di una Gastrite e che la biopsia serve più che altro ad individuare l'Helicobacter. Io però cercando in rete ho visto che una sintomatologia simile può far pensare a qualcosa di neoplastico.
Quanto mi devo preoccupare?
E' il caso che solliciti una Tac Addominale. In programma avevo anche come ulteriore esame una colonscopia. E' il caso che affretti anche questa? Grazie in anticipo.
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In linea di massima l' opinione del suo medico appare ragionevole e condivisibile.Sarebbe utile sapere se utilizza antinfiammatori, che potrebbero spegare il quadro endoscopico ed i sintomi, oltre eventualmente ad hp.
L' iter daignostico poi, se indicato, potrà proseguire con eventuali ulteriori accertamenti. Auguri!
L' iter daignostico poi, se indicato, potrà proseguire con eventuali ulteriori accertamenti. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
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Utente
Ricevuto i risultati istologici: Sezioni di mucosa antrale con gastrite cronica semplice in fase quiescente ed iperplasia foveolare. Negativa la ricerca dell'Helicobacter Pylori.
Sembra dunque trattarsi di gastrite, per la quale sto aspettando di vedere lo specialista. Il medico di famiglia dice che mi darà probabilente un farmaco detto "inibitore di pompa".
L'unico punto che però m convince poco è il legame con il dolore iniziale: inizialmente limitato all'ipocondrio destro con qualche irradiazione, il dolore a livello delle ultime costole è diventato più attivo: spesso mi prende un dolore "a cintura", stile "fitta", in cui mi sembra che mi "taglino in due" il bacino... Possibile dipenda tutto dalla gastrite? E non dovrebbe comunque essere migliorato con la dieta in bianco che sto facendo da una decina di giorni (che invece ha avuto effetto solo sull'acidità di stomaco...)?
Sembra dunque trattarsi di gastrite, per la quale sto aspettando di vedere lo specialista. Il medico di famiglia dice che mi darà probabilente un farmaco detto "inibitore di pompa".
L'unico punto che però m convince poco è il legame con il dolore iniziale: inizialmente limitato all'ipocondrio destro con qualche irradiazione, il dolore a livello delle ultime costole è diventato più attivo: spesso mi prende un dolore "a cintura", stile "fitta", in cui mi sembra che mi "taglino in due" il bacino... Possibile dipenda tutto dalla gastrite? E non dovrebbe comunque essere migliorato con la dieta in bianco che sto facendo da una decina di giorni (che invece ha avuto effetto solo sull'acidità di stomaco...)?
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Utente
Dottore,
da quando le ho scritto sono in cura da una gastroenterologa che di fatto mi messo a dieta stretta e prescritto dei controlli periodici. All'inizio mi era stato dato dal medico di famiglia un farmaco (ANTRA) da prendere una volta al giorno prima di colazione, ma poi il gastroenterologo mi ha detto di sospenderlo.
Il dolore addominale al di sotto dell'ipocondrio purtroppo però si è ripresentato spesso in tutto il periodo. Con il medico di famiglia abbiamo dunque provato ad esplorare altre strade. Tramite un'ecografia ai tessuti molli del torace abbiamo rilevato la presenza di un lipoma, però a sinistra, che tutti mi dicono non correlato al dolore persistente. Tramite una colonscopia sono state escluse cause correlate ad una infiammazione della parte alta del colon. Una nuova ecografia addominale, pur congermando la steatosi epatica, non ha rilevato nulla fuori dalla norma (tranne un po' di "renella" ai reni, giudicata però normale con i primi caldi estivi). Una visita ortopedica ha escluso problemi spinali che potessero dare dolore irradiato alla zona ipocondrica.
Nel frattempo, nonostante una dieta piuttosto ferrea da più di 4 mesi, sono aumentati i sintomi gastrici: oltre al reflusso, ho spesso nausea (soprattutto a stomaco vuoto) e recentemente mi è capitato di rimettere dopo un pasto più abbondante del solito.
I valori degli esami del sangue nel frattempo hanno escluso patologie epatiche di tipo virale. Mentre la maggior parte dei parametri che erano elevati nelle prime analisi sono tornati normali (Transaminasi ALT che da 83 sono ritornate a 40 - colesterolo da 286 a 210) o comunque in diminuzione (Ferritina da 369 a 341), in controtendenza risultano i trigliceridi, che addirittura dal valore di 306 di luglio scorso, sono aumentati a 388 dei primi di settembre. Questo nonostante la dieta, che mi ha portato a perdere circa 12 chili in quattro mesi (ora sono 86 kg, ancora troppi per il miei 172 cm di statura, ma comunque molti meno dei 98 iniziali).
Nella norma gli altri parametri (Emocromo, formula leucocitaria, VES, ....), tranne il potassio che nelle ultime analisi risulta leggermente elevato (5,21 contro una norma di 5,20).
I medici mi dicono di non preoccuparmi e di procedere con la dieta. Ho una gastroscopia di controllo la prossima settimana.
Dottore, io però inizio ad essere seriamente preoccupato... Questo dolore che non passa e che non si sa da cosa sia originato non mi tranquillizza...
Mi chiedo ad esempio se non possa trattarsi di una forma oncologica gastrica non rilevata dalla gastroscopia in quanto sviluppatasi sulla parete esterna (è purtroppo la forma di cancro di cui è morta mia madre) o qualche patologia del pancreas (che mi sembra di aver capito dalle cose che ho letto provoca dolori "a cintura" simili a quelli che provo e che può determinare un aumento ingiustificato di trigliceridi).
La ringrazio in anticipo per la sua attenzione.
da quando le ho scritto sono in cura da una gastroenterologa che di fatto mi messo a dieta stretta e prescritto dei controlli periodici. All'inizio mi era stato dato dal medico di famiglia un farmaco (ANTRA) da prendere una volta al giorno prima di colazione, ma poi il gastroenterologo mi ha detto di sospenderlo.
Il dolore addominale al di sotto dell'ipocondrio purtroppo però si è ripresentato spesso in tutto il periodo. Con il medico di famiglia abbiamo dunque provato ad esplorare altre strade. Tramite un'ecografia ai tessuti molli del torace abbiamo rilevato la presenza di un lipoma, però a sinistra, che tutti mi dicono non correlato al dolore persistente. Tramite una colonscopia sono state escluse cause correlate ad una infiammazione della parte alta del colon. Una nuova ecografia addominale, pur congermando la steatosi epatica, non ha rilevato nulla fuori dalla norma (tranne un po' di "renella" ai reni, giudicata però normale con i primi caldi estivi). Una visita ortopedica ha escluso problemi spinali che potessero dare dolore irradiato alla zona ipocondrica.
Nel frattempo, nonostante una dieta piuttosto ferrea da più di 4 mesi, sono aumentati i sintomi gastrici: oltre al reflusso, ho spesso nausea (soprattutto a stomaco vuoto) e recentemente mi è capitato di rimettere dopo un pasto più abbondante del solito.
I valori degli esami del sangue nel frattempo hanno escluso patologie epatiche di tipo virale. Mentre la maggior parte dei parametri che erano elevati nelle prime analisi sono tornati normali (Transaminasi ALT che da 83 sono ritornate a 40 - colesterolo da 286 a 210) o comunque in diminuzione (Ferritina da 369 a 341), in controtendenza risultano i trigliceridi, che addirittura dal valore di 306 di luglio scorso, sono aumentati a 388 dei primi di settembre. Questo nonostante la dieta, che mi ha portato a perdere circa 12 chili in quattro mesi (ora sono 86 kg, ancora troppi per il miei 172 cm di statura, ma comunque molti meno dei 98 iniziali).
Nella norma gli altri parametri (Emocromo, formula leucocitaria, VES, ....), tranne il potassio che nelle ultime analisi risulta leggermente elevato (5,21 contro una norma di 5,20).
I medici mi dicono di non preoccuparmi e di procedere con la dieta. Ho una gastroscopia di controllo la prossima settimana.
Dottore, io però inizio ad essere seriamente preoccupato... Questo dolore che non passa e che non si sa da cosa sia originato non mi tranquillizza...
Mi chiedo ad esempio se non possa trattarsi di una forma oncologica gastrica non rilevata dalla gastroscopia in quanto sviluppatasi sulla parete esterna (è purtroppo la forma di cancro di cui è morta mia madre) o qualche patologia del pancreas (che mi sembra di aver capito dalle cose che ho letto provoca dolori "a cintura" simili a quelli che provo e che può determinare un aumento ingiustificato di trigliceridi).
La ringrazio in anticipo per la sua attenzione.
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Mi sembra abbia seguito un iter diagnostico corretto e completo tuttavia in caso di persistenza del sintomo non spiegato, credo corretto approfondire secondo le indicazioni di chi la segue.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 7.1k visite dal 27/05/2010.
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