Ernia iatale e gastrite erosiva
Buongiorno, ho 32 anni e premetto che sono in forte sovrappeso (100 kg in calo perchè sto seguendo un regime dietetico ipocalorico) e sono un soggetto molto ansioso. Ho sofferto già in passato (circa 10 anni fa) di gastriti curate efficacemente con antiacidi. Da settembre 2009 il problema mi si è ripresentato molto + acuto. Ho cominciato ad avvertire disturbi allo stomaco e dolore localizzato sia davanti che dietro alla schiena (ho escluso con accertamenti il problema cardiaco). Ho effettuato in febbraio 2010 una esofagogastroduodenoscopia con il seguente esito: ERNIA IATALE DA SCIVOLAMENTO E GASTRITE ANTRALE EROSIVA. Mi sento praticamente sempre piena, sia che mangio molto sia che non mangio, e sento di avere un nodo alla gola persistente e una sensazione di bruciore alla gola come dopo una forte corsa. In questi giorni ho anche tosse stizzosa, catarro e ieri sera nel muco espettorato c'era un righino di sangue.
Raramente ho senso di acidità allo stomaco. Questi disturbi mi accompagnano sempre (qualsiasi alimento mi provoca questi disturbi) durante tutta la giornata per poi scomaprire appena entro nel letto (o comunque quando assumo posizione supina) e ricomparire la mattina appena sveglia. Sento inoltre dolore dietro le orecchie come fossero orecchioni e a volte senso di nausea.
Ho provato numerosi farmaci con scarsissinmi risultati:
Mepral 20mg = 1 cp al giorno
Pariet 10 mg = 1 o 2 cp alla mattina
Pochi risultati anche su 2 mesi di cura.
Ho provato anche ad associare Peridon, ma i sintomi peggiorano. A volte gaviscon con il quale ci sono piccoli miglioramenti, ma il problema alla gola rimane. Ora sono in cura da circa un mese con Lansoprazolo 30mg/die, senza segni evidenti di miglioramento per il fastidio alla gola che resta persistente. Gli altri sintomi sono invece migliorati. Il mio medico dice che prodotti come Esopral 40mg sono troppo pesanti e non me li vuole prescrivere. ora ho deciso di andare da un gastroenterolo , ma i tempi sono lunghissimi. Che cura è giusta per i miei sintomi e perchè scompaiono proprio quando vado a letto e dovrei stare peggio (tutti dicono di non mettersi a letto prima di 2/3 ore dal pasto)? Grazie
Raramente ho senso di acidità allo stomaco. Questi disturbi mi accompagnano sempre (qualsiasi alimento mi provoca questi disturbi) durante tutta la giornata per poi scomaprire appena entro nel letto (o comunque quando assumo posizione supina) e ricomparire la mattina appena sveglia. Sento inoltre dolore dietro le orecchie come fossero orecchioni e a volte senso di nausea.
Ho provato numerosi farmaci con scarsissinmi risultati:
Mepral 20mg = 1 cp al giorno
Pariet 10 mg = 1 o 2 cp alla mattina
Pochi risultati anche su 2 mesi di cura.
Ho provato anche ad associare Peridon, ma i sintomi peggiorano. A volte gaviscon con il quale ci sono piccoli miglioramenti, ma il problema alla gola rimane. Ora sono in cura da circa un mese con Lansoprazolo 30mg/die, senza segni evidenti di miglioramento per il fastidio alla gola che resta persistente. Gli altri sintomi sono invece migliorati. Il mio medico dice che prodotti come Esopral 40mg sono troppo pesanti e non me li vuole prescrivere. ora ho deciso di andare da un gastroenterolo , ma i tempi sono lunghissimi. Che cura è giusta per i miei sintomi e perchè scompaiono proprio quando vado a letto e dovrei stare peggio (tutti dicono di non mettersi a letto prima di 2/3 ore dal pasto)? Grazie
[#1]
Gentile utente i sintomi che lei accusa potrebbero essere collegati a reflusso gastro-esofageo anche se i dati anamnestici non sono precisi. Tuttavia l'associazione tra sintomi esofagei e ernia iatale e aumento della massa corporea sono predittivi di alta probabilità di reflusso.
La ridotta risposta alla terapia antisecretiva ha una percentuale non indifferente nella NERD ( patologia da reflusso senza danno esofageo).
In questi casi, prima di procedere ad ulteriori accertamenti, consiglierei per breve tempo una terapia con doppia dose di farmaci antisecretivi e/o la somministrazione di Esomeprazolo ( Esopral)
La ridotta risposta alla terapia antisecretiva ha una percentuale non indifferente nella NERD ( patologia da reflusso senza danno esofageo).
In questi casi, prima di procedere ad ulteriori accertamenti, consiglierei per breve tempo una terapia con doppia dose di farmaci antisecretivi e/o la somministrazione di Esomeprazolo ( Esopral)
Dr. Giovanni Brondi
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Gentile utente i sintomi che lei accusa potrebbero essere collegati a reflusso gastro-esofageo anche se i dati anamnestici non sono precisi. Tuttavia l'associazione tra sintomi esofagei e ernia iatale e aumento della massa corporea sono predittivi di alta probabilità di reflusso.
La ridotta risposta alla terapia antisecretiva ha una percentuale non indifferente nella NERD ( patologia da reflusso senza danno esofageo).
In questi casi, prima di procedere ad ulteriori accertamenti, consiglierei per breve tempo una terapia con doppia dose di farmaci antisecretivi e/o la somministrazione di Esomeprazolo
La ridotta risposta alla terapia antisecretiva ha una percentuale non indifferente nella NERD ( patologia da reflusso senza danno esofageo).
In questi casi, prima di procedere ad ulteriori accertamenti, consiglierei per breve tempo una terapia con doppia dose di farmaci antisecretivi e/o la somministrazione di Esomeprazolo
[#3]
Utente
Grazie della risposta. Vorrei chiederle inoltre un altro consiglio. Il nodo/bruciore alla gola persiste sempre anche con Lucen 40 1/die + gaviscon advance. La scorsa settimana ho fatto un ciclo di 5 gg di bactrim forte per una cicstite e durante il trattamento i fastidi alla gola sono completamente scomparsi per poi ricomparire una volta terminata la cura antibiotica. Com'è possibile? Dalla gastroscopia e anche dagli esami del sangue H.Pylori negativo. Ho però una forte infezione di colon e vescica da Escherichia Coli. Può essere questo problema a darmi questi dolori alla gola? Grazie
[#4]
Non vi è relazione tra sintomi colici/urinari e sintomi faringo-esofagei.
La correlazione tra terapia antibiotica e risoluzione dei sintomi " potrebbe" essere correlata a processi infettivi. la valutazione di ciò non può essere formulata solo in base all'anamnesi e richiede perciò il fondasmentale supporto del suo medico curante.
La correlazione tra terapia antibiotica e risoluzione dei sintomi " potrebbe" essere correlata a processi infettivi. la valutazione di ciò non può essere formulata solo in base all'anamnesi e richiede perciò il fondasmentale supporto del suo medico curante.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 8k visite dal 04/05/2010.
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