Il professore che mi aveva seguita ha confermato la dieta

Gentili dottori, sono abbastanza disperata!! per diversi anni sono stata curata per i "NERVI", La sintomatologia era: Diarrea cronica con forti dolori addominali, gonfiore della pancia etc... Tale sintomatologia era più manifesta ogni volta che assumevo cibo, dopo c.ca 20,30m cominciavo ad andare in bagno.
Dopo 5 mesi di cure con psicofarmaci non ho ottenuto nessun miglioramento, anzi ho perso c.ca 10kg di peso. (Sono alta 1m e 54 e pesavo 39 kg)Così mi hanno ricoverata in gastroenterologia dopo, visti i risultati delle analisi del sangue e della gastroscopia (appiattimento dei villi plicali in D2...)mi hanno detto che ero celiaca e dovevo sospendere immediatamente l'assunzione del glutine. Così ho fatto, c.ca 15 gg dopo è arrivato il risultato della biopsia:NEGATIVO ma il professore che mi aveva seguita ha confermato la dieta! in effetti a distanza di 3 anni e stando a rigorosissimo regime alimentare (un inquinamento minimo mi provoca reazioni piuttosto violente, sto abbastanza bene ho ripreso i chili persi ma il mio povero portafoglio piange. E' vero che per essere certificata non esiste altro modo che la biopsia! Il professore fu chiaro"Lei è celiaca, ma non possiamo certificarla" Per ripetere gli esami dovre assumere nuovamente glutine....non oso pensare ai risultati. Solo ora comincio a star beninio ma, ad esempio sono molto anemica (ferritina 3, mentre il valore di riferimento minimo è 10).I prodotti senza glutine costano carissimi ho qualche via d'uscita che non rischi di compromettere eccessivamente la mia salute?
Per l'anemia mi è stato dato il ferro per bocca (perchè le flebo le avevo già fatte a dicembre), ma purtoppo sono intollerante anche a quello (mi provoca forte diarrea). Il genecologo che mi segue mi ha dato 100mg il giorno di prolattina associata a ferro omeopatico minerale Son pochi giorni che faccio la cura, ma per ora sono sempre debole e spossata. Secondo Voi questa terapia è sufficiente? Sono mamma di una bimba di 5 anni, maestra di scuola elementare e studentessa universitaria! Le mie attività sono, dunque, molte e le energie scarse! Mi addormento a qualsiasi ora (quando posso naturalmenete), e non riesco a rendere come vorrei!! La volontà è forte ma ora comincio a disperare. Possibile che non ci sia un modo per farmi stare bene in fondo ho solo 35 anni e sono solo celiaca....almeno credo!!!
Grazie indistintamente
[#1]
Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 908 15
Gentile Utente,
se la diagnosi di celiachia è corretta (e i suoi sintomi e l'andamento clinico sembra confermarlo) ritengo che non vi siano problemi a certificare la diagnosi anche in assenza di segni istologici. In effetti la diagnosi si basa prevalentemente sulal clinica considerando inoltre che esistono analisi specifiche (anche genetiche) che possono convalidare ciò. Pertanto un centro di gastroenterologia non dovrebbe avere difficoltà a fornirlela dovuta certificazione dopo aver effettuato tali indagini.
Cordiali saluti

Dott. Roberto Mangiarotti

[#2]
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Le sono grata per aver risposto e chiarito un punto sul quale, mi creda, moltissimi suoi colleghi brancolano nel buio! Grazie ancora.
La saluto cordialmente
[#3]
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
La diagnosi di celiachia una volta era solo clinico-istologica. Si guardava la biopsia duodenale, si faceva la dieta, si controllava che la mucosa si normalizzasse e infine a controprova si reintroduceva il glutine e si verificava che tornassero i sintomi. A quel punto uno era celiaco DOC, gli facevano la certificazione e poteva prendere gli alimenti aglutinati a carico del SSN.

Da una decina d' anni ci sono due novita'. La prima e' la consapevolezza che a volte la biopsia viene tagliata male e puo' dare falsi negativi. La seconda e' che ci sono esami del sangue, ormai molto popolari (anti endomisio, anti transglutaminasi, anti gliadina, eventualmente associati alla riucerca di certi alleli DQ2 e DQ8), che possono documentare in modo oggettivo lo stato celiaco.

Con clinica e sierologia positivi, anche senza rifare la biopsia, e' possibile ottenere dall' ASL la certificazione di celiachia e avere l'esenzione per gli appositi alimenti.

P. Bianchi
Dieta

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