Il mio dottore ritiene che derivino

Buongiorno,
a seguito di fastidiosi problemi di stomaco (bruciore cattiva digestione ecc) ho eseguito una gastroscopia ad ottobre 2008 dove mi veniva diagnosticata una piccola ernia iatale ed una gastrite cronica e con le biopsie anche l'helicobacter.
Fatta la cura ed eradicato l'helicobacter ho comunque avuto sempre problemi di stomaco ( ho fatto anche cicli di omeprazolo, riopan) praticamente ogni giorno con netta prevalenza alla sera e di notte.
Quindi ho ripetuto la gastroscopia a febbraio 2010 della quale sono perplesso perchè oltre a non avermi fatto biopsie (secondo l'endoscopista non era necessario)non evidenziava l'ernia iatale e la gastrite.
Ora sono a chiedere se sarebbe il caso di rifarne una terza visto che quest'ultima non mi ha dato "soddisfazione".
Io comunque continuo ad avere disturbi di stomaco/pancia che il mio dottore ritiene che derivino da un calcolo di 2 cm alla cistifellea (nell'infundibolo)e dal colon irritabile, però come faccio a tranquilizzarmi ed essere sicuro che sia così?Dovrei fare altri esami (esami epatici nella norma idem ricerca sangue occulto)?
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Gentile signore,
la diagnosi di ernia iatale, se di modesta entità, è del tutto irrilevante per i sintomi gastrici. Per quel che riguarda la gastrite, evidentemente nella seconda endoscopia non sono stati rilevati segni di attività infiammatoria, grazie presumibilmente alla terapia farmacologica praticata.
La persistenza di alcuni sintomi può essere connessa a disturbi di motilità dell'apparato digerente (anche legati alla presenza del calcolo biliare) che richiedono accorgimenti dietetici e farmacologici.
Non è il caso di praticare un'altra indagine endoscopica a tempi ravvicinati.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
Attivo dal 2008 al 2020
Ex utente
Buonasera,
anch'io ho il dubbio che l'origine dei miei dolori sia da ricercare a livello intestinale.Mi consiglia eventualmente una colonscopia?
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Gentile signore,
da quanto esposto non ci sono elementi per l'indicazione ad una indagine endoscopica, tuttavia la decisione per l'opportunità o meno di essa va presa dopo visita medica dal gastroenterologo che potrà visitarla.
Cordiali saluti.
[#4]
Attivo dal 2008 al 2020
Ex utente
Grazie per la risposta,
il mio medico mi continua ad indicare il colon irritabile (oltre al calcolo)come origine dei miei fastidi.
Però il mio dubbio è: si può diagnosticare un colon irritabile senza aver fatto esami specifici (a parte sangue occulto nelle feci ed esami del sangue per il fegato) che escludano altre patologie?
Saluti
[#5]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Gentile signore,
la risposta è sì: la diagnosi di sindrome del colon irritabile è una diagnosi di esclusione; si escludono, appunto, le patologie organiche (lesioni d'organo) che possono provocare sintomi simili.
Tuttavia questa diagnosi spesso è utilizzata per indicare disturbi della funzione (motilità o secrezione) dell'apparato digerente, anche in presenza di patologie organiche. La calcolosi della colecisti è una malattia organica che può accompagnarsi a questi disturbi.
Cordiali saluti.
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