Muco liquido nelle feci
Egregi dottori,
a seguito di dolori addominali che mi portavo appresso da due mesi, il mio medico curante aveva pensato di farmi fare una colonscopia. Vedendo, però, che con una settimana di cura con il Normix i dolori mi erano diminuiti (e adesso sono scomparsi) ha diagnosticato la cosa come colite e ha pensato di non farmi fare più alcun esame.
Io, però, non sono tranquillo in quanto:
- vado in bagno regolarmente (1-2 volte/giorno) alternando a feci dure e a "palline", feci poco consistenti (anche se credo di non aver avuto mai diarrea);
- noto saltuariamente del sangue nella carta igienica indipendentemente dalla consistenza delle feci;
- non ho quel senso di "prurito" o di "fastidio" dopo la defecazione che mi faceva pensare a emorroidi o ragade anale;
- in certe occasioni (non so, 1 volta al mese), due ore circa dopo la colazione (sempre la stessa con latte e biscotti), mi capita uno stimolo impellente e improvviso di andare in bagno, le feci sono poco consistenti e noto nella carta igienica del muco liquido e trasparente. Magari la volta successiva vado in bagno con feci normalissime;
- ho un po' di tenesmo rettale.
E' da dire che:
- 2 anni fa ho fatto una colonscopia dove non è risultato niente se non una marcata iperplasia linfoide nell'intestino tenue (confermata dalla biopsia che ha aggiunto anche "immunoreattività");
- 1 anno fa sono andato dal proctologo che mi ha diagnosticato una ragade anale (che prima o poi dovrò operare);
- 1 anno fa ho fatto una rettoscopia a causa di un forte tenesmo rettale (sonda inserita per 30cm) dove non è risultato niente se non una congestione dell'anello emorroidario interno.
Il mio medico crede non trattarsi di possibile Morbo di Crohn.
Mi scuso per la lungaggine e vorrei un vostro parere in merito.
Grazie. Ho 33 anni.
a seguito di dolori addominali che mi portavo appresso da due mesi, il mio medico curante aveva pensato di farmi fare una colonscopia. Vedendo, però, che con una settimana di cura con il Normix i dolori mi erano diminuiti (e adesso sono scomparsi) ha diagnosticato la cosa come colite e ha pensato di non farmi fare più alcun esame.
Io, però, non sono tranquillo in quanto:
- vado in bagno regolarmente (1-2 volte/giorno) alternando a feci dure e a "palline", feci poco consistenti (anche se credo di non aver avuto mai diarrea);
- noto saltuariamente del sangue nella carta igienica indipendentemente dalla consistenza delle feci;
- non ho quel senso di "prurito" o di "fastidio" dopo la defecazione che mi faceva pensare a emorroidi o ragade anale;
- in certe occasioni (non so, 1 volta al mese), due ore circa dopo la colazione (sempre la stessa con latte e biscotti), mi capita uno stimolo impellente e improvviso di andare in bagno, le feci sono poco consistenti e noto nella carta igienica del muco liquido e trasparente. Magari la volta successiva vado in bagno con feci normalissime;
- ho un po' di tenesmo rettale.
E' da dire che:
- 2 anni fa ho fatto una colonscopia dove non è risultato niente se non una marcata iperplasia linfoide nell'intestino tenue (confermata dalla biopsia che ha aggiunto anche "immunoreattività");
- 1 anno fa sono andato dal proctologo che mi ha diagnosticato una ragade anale (che prima o poi dovrò operare);
- 1 anno fa ho fatto una rettoscopia a causa di un forte tenesmo rettale (sonda inserita per 30cm) dove non è risultato niente se non una congestione dell'anello emorroidario interno.
Il mio medico crede non trattarsi di possibile Morbo di Crohn.
Mi scuso per la lungaggine e vorrei un vostro parere in merito.
Grazie. Ho 33 anni.
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Egr. Signore,
molto probabilmente il suo Medico Curante ha ragione nel sospettare una forma di colon irritabile e ciò in relazione anche alla negatività della colonscopia effettuata 2 anni fa. Tuttavia la persistenza della sintomatologia per qualche tempo deve far porre il sospetto diagnostico di malattia infiammatoria cronica.
molto probabilmente il suo Medico Curante ha ragione nel sospettare una forma di colon irritabile e ciò in relazione anche alla negatività della colonscopia effettuata 2 anni fa. Tuttavia la persistenza della sintomatologia per qualche tempo deve far porre il sospetto diagnostico di malattia infiammatoria cronica.
Dr. Michele Schiano di Visconte
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 22.6k visite dal 22/05/2007.
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