Muco intestinale e bruciore
Buongiorno
sono una ragazza di 28 che soffre diciamo "da sempre" di dolori addominali più o meno intensi classificati (e da me accettati) come Sindrome del colon irritabile.
Vi scrivo perchè da circa un mese, e nelle ultime due settimane sempre più spesso, ho quasi sempre molto dolore durante l'evacuazione (che non è regolare e avviene nel pomeriggio o alla sera) e perdo molto muco che a volte è "gelatinoso" altre volte "oleoso". Non ci sono tracce di sangue, ma in questi episodi l'evacuazione è molto dolorosa e bruciante, e sento dolore anche all'intestino e un generale senso di spossatezza.
Ho pensato che fosse un aspetto del colon irritabile e non ci ho dato più di tanto peso, ma ora inizia a diventare una seccatura, oltre che un dolore.
Ho quasi sempre un lieve senso di nausea, seguo una dieta leggerissima ma comunque la digestione è appesantita e talvolta fraziono oaddirittura salto i pasti perchè anche solo un piatto di cereali con le verdure è "troppo".
Ho letto qua e là dicerie varie sul muco. Sembra che esista una "dieta" che aiuti ad eliminarlo ma mi pare insensatamente priva di carboidrati e proteine per poterla adottare per più di un paio di giorni.
Ho eseguito già 3 coloscopie negli ultimi 5 anni: la prima per escludere un'eventuale patologia autoimmune (mia mamma soffre di colite ulcerosa da una ventina d'anni e io sono affetta da sclerosi multipla dal 2004), la seconda per una perdita di sangue che si è poi rivelata essere un ragade anale e la terza durante una scrupolosa indagine ospedaliera con ricovero di 10 gg nel gennaio 2009 a causa di intollerabili dolori addominali, inappetenza e dimagrimento, dove un'ecografia dell'addome rivelava un dilatamento delle anse con ristagno di liquidi. Sono state escluse tutte le patologie possibili (celicachia, intolleranza lattosio, crohn, colite ulcerosa, parassiti...) e tra l'altro un paio di mesi dopo l'ecografia era ritornata "normale", segnalando solo meteorismo.
Nel corso degli anni ho imparato a gestire l'alimentazione e lo stile di vita nel modo migliore possibile, affinchè corpo e pancia non soffrissero più di tanto, anche se il meteorismo purtroppo non riesco quasi mai ad evitarlo e non so proprio come gestirlo.
Ho anche sofferto di anoressia per due anni, culminata con il ricovero del gennaio 2009 di cui sopra e seguita da 6 mesi di crampi addominali ed evacuazioni dolorose e brucianti, fino ad una progressiva normalizzazione del tutto.
Ora tutto questo inferno è passato, ho rimesso su parecchio peso (20 kg) e ho più o meno ritrovato un equilibrio.
Sono seguita regolarmente da una psichiatra e prendo quotidianamente un antidepressivo (cymbalta 60mg).
Vorrei conoscere il vostro parere prima di rivolgermi ad uno specialista.
La Sindrome da colon irritabile dà anche questo tipo di sintomi?
Un altro quesito: un rimedio come l'idrocolonterapia è davvero utile?
Quali altri consigli alimentari e non mi potete dare?
grazie
sono una ragazza di 28 che soffre diciamo "da sempre" di dolori addominali più o meno intensi classificati (e da me accettati) come Sindrome del colon irritabile.
Vi scrivo perchè da circa un mese, e nelle ultime due settimane sempre più spesso, ho quasi sempre molto dolore durante l'evacuazione (che non è regolare e avviene nel pomeriggio o alla sera) e perdo molto muco che a volte è "gelatinoso" altre volte "oleoso". Non ci sono tracce di sangue, ma in questi episodi l'evacuazione è molto dolorosa e bruciante, e sento dolore anche all'intestino e un generale senso di spossatezza.
Ho pensato che fosse un aspetto del colon irritabile e non ci ho dato più di tanto peso, ma ora inizia a diventare una seccatura, oltre che un dolore.
Ho quasi sempre un lieve senso di nausea, seguo una dieta leggerissima ma comunque la digestione è appesantita e talvolta fraziono oaddirittura salto i pasti perchè anche solo un piatto di cereali con le verdure è "troppo".
Ho letto qua e là dicerie varie sul muco. Sembra che esista una "dieta" che aiuti ad eliminarlo ma mi pare insensatamente priva di carboidrati e proteine per poterla adottare per più di un paio di giorni.
Ho eseguito già 3 coloscopie negli ultimi 5 anni: la prima per escludere un'eventuale patologia autoimmune (mia mamma soffre di colite ulcerosa da una ventina d'anni e io sono affetta da sclerosi multipla dal 2004), la seconda per una perdita di sangue che si è poi rivelata essere un ragade anale e la terza durante una scrupolosa indagine ospedaliera con ricovero di 10 gg nel gennaio 2009 a causa di intollerabili dolori addominali, inappetenza e dimagrimento, dove un'ecografia dell'addome rivelava un dilatamento delle anse con ristagno di liquidi. Sono state escluse tutte le patologie possibili (celicachia, intolleranza lattosio, crohn, colite ulcerosa, parassiti...) e tra l'altro un paio di mesi dopo l'ecografia era ritornata "normale", segnalando solo meteorismo.
Nel corso degli anni ho imparato a gestire l'alimentazione e lo stile di vita nel modo migliore possibile, affinchè corpo e pancia non soffrissero più di tanto, anche se il meteorismo purtroppo non riesco quasi mai ad evitarlo e non so proprio come gestirlo.
Ho anche sofferto di anoressia per due anni, culminata con il ricovero del gennaio 2009 di cui sopra e seguita da 6 mesi di crampi addominali ed evacuazioni dolorose e brucianti, fino ad una progressiva normalizzazione del tutto.
Ora tutto questo inferno è passato, ho rimesso su parecchio peso (20 kg) e ho più o meno ritrovato un equilibrio.
Sono seguita regolarmente da una psichiatra e prendo quotidianamente un antidepressivo (cymbalta 60mg).
Vorrei conoscere il vostro parere prima di rivolgermi ad uno specialista.
La Sindrome da colon irritabile dà anche questo tipo di sintomi?
Un altro quesito: un rimedio come l'idrocolonterapia è davvero utile?
Quali altri consigli alimentari e non mi potete dare?
grazie
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Chirurgo d'urgenza
I sintomi da Lei descritti potrebbero sposarsi molto bene con la diagnosi di colon irritabile (c'è anche da tener presente che i sintomi possono essere esacerbati anche dall'assunzione del cymbalta); la fuoriuscita di muco dal canale anale sembrerebbe indice di una proctite (infiammazione del retto e del canale anale); tale dubbio è facilmente confermabile effettuando una visita proctologica con videoproctoscopia.
Il principale trattamento è essenzialmente dietetico; è importante seguire un regime alimentare povero di scorie vegetali fermentanti, di latte e suoi derivati (permessi i formaggi stagionati), e degli altri alimenti che tendono ad accelerare il transito intestinale e a fermentare nel colon che ausano la distensione gassosa e gli spasmi dolorosi.
L'uso dei farmaci deve essere possibilmente limitato alle fasi acute della malattia. Personalmente prescrivo sempre ai miei pazienti fitoterapici che, associati a probiotici, alleviano i sintomi e tendono a ristabilire una normale motilità intestinale.
Spero di esserLe stato d'aiuto
Cari Saluti
Il principale trattamento è essenzialmente dietetico; è importante seguire un regime alimentare povero di scorie vegetali fermentanti, di latte e suoi derivati (permessi i formaggi stagionati), e degli altri alimenti che tendono ad accelerare il transito intestinale e a fermentare nel colon che ausano la distensione gassosa e gli spasmi dolorosi.
L'uso dei farmaci deve essere possibilmente limitato alle fasi acute della malattia. Personalmente prescrivo sempre ai miei pazienti fitoterapici che, associati a probiotici, alleviano i sintomi e tendono a ristabilire una normale motilità intestinale.
Spero di esserLe stato d'aiuto
Cari Saluti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.6k visite dal 18/03/2010.
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Approfondimento su Colon irritabile
Il colon irritabile (o sindrome dell'intestino irritabile) è un disturbo funzionale che provoca dolore addominale, stipsi, diarrea, meteorismo: cause, cure e rimedi.