Calcoli alla colecisti e vertigini
Buongiorno a voi tutti e grazie a chi mi vorrà e potrà aiutare.
Da circa 8 mesi soffro di vertigini per scoprire la causa delle quali mi sono sottoposta a una serie di esami e visite specialistiche che cercherò di riassumere.
Prima di questo però devo specificare che quelle che io chiamo vertigini sono soggettive, vale a dire il problema parte da me, o come ormai sembrano concordare i medici si tratta di una forte e continua instabilità posturale.Vivo da diversi mesi come su una barca con il mare in tempesta.
Inizialmente mi sono limitata a sottopormi a dei prelievi per rilevare eventuali carenze di ferro, problemi alla tiroide o morbo celiaco, risultati tutti nella norma.Poichè il problema persisteva dandomi dei problemi anche al lavoro (accadeva-ora non più- che improvvisamente sentissi come una "spinta" fortissima alla testa che mi costringeva a spostarmi destabilizzandomi. Per intenderci, era come se una forza invisibile mi spostasse rispetto alla mia posizione)mi sono rivolta a una fisiatra che mi ha rinviato a altri consulti. Le visite in questione hanno dato i seguenti risultati:
1)Il neurologo non ha rilevato niente di patologico a carico del sistema nervoso centrale. La risonanza magnetica del rachide e midollo cervicale ha rilevato: una riduzione della lordosi cervicale fisiologica, niente ernie discali nè compressioni del sacco durale. Canale rachideo normalmente ampio; regolare morfologia e segnale del midollo cervicale, che non dimostra segni di lesioni a focolaio, midollo visualizzato nelle sequenze sagittali fino al quarto metamero dorsale.
La risonanza magnetica dell'encefalo con mezzo di contrasto ha rilevato:le sequenze a TR lungo dimostrano la presenza di piccole aree di iperintesità di segnale in sede periventricolare a livello dei lobi occipitali, che non rivestono caratteri di specificità. Strutture mediane in asse, cavità ventricolari normali, non sono evidenti segni di lesioni nel tronco e negli emisferi cerebellari, la somministrazione di gadolinio non dimostra accumuli patologici del contrasto, normale pneumatizzazione dei seni frontali e mascellar.
2)La visita oculistica non ha rivelato niente che possa essere collegato alle vertigini, tranne un abbassamento della vista a carico dell'occhio sinistro.
3)La visita dall'otorino ha rivelato:normoacusia bilaterale, niente di anormale dal riflesso acustico arl, niente nistagmo, esclusi in base alla visita problemi otorinolaringoiatrici.
4) Un'ecografia dei tronchisovraortici ha rivelato un normale calibro ed un normale flusso delle carotidi comuni, nelle carotidi interne e nelle vertebrali.
5)Visita cardiologica ha rilevato un elettrocardiogramma normale, con una leggera aritmia sinusale valutata "normale", la cosa particolare e che mai nessun medico prima mi aveva mai parlato di tale aritmia, ed io non trovo più vecchie cartelle cardiologiche.
6)E' stata rilevata una leggera dismetria degli arti inferiori. la gamba sinistra e più corta di circa mezzo centimetro.
Tutto quello che ho scritto fino ad ora non ha portato a nulla, vale a dire che la mia instabilità continua quotidianamente impedendomi a volte di condurre una vita normale.Ho fatto fisioterapia, manipolazioni dall'osteopata senza ottenere miglioramenti, ho la sensazione che neppure i medici a cui mi sono rivolta capiscano perchè io continui a stare male.
In questi mesi, poichè non mi va di subire passivamente ciò che accade al mio corpo mi sono posta domande e sono sta ta attenta al mio corpo alla ricerca di un qualche comportamento che potesse spiegare il problema.L'unica cosa che mi pare coincidere con l'inizio delle vertigini sono i problemi che ho iniziato ad avere alla fine dell'estate scorsa alla colecisti: Tutto luglio ho sofferto di coliche alla colecisti senza sapere fossero questo, finchè ad agosto sono stata ricoverata in ospedale e lì i medici hanno trovato un calcolo alla cistifellea di tre centimetri. Ho fato la cura indicata dai medici e non ho più avuto coliche, quasi contemporaneamente però sono iniziate le vertigini e una perenne debolezza fisica.
Perciò vi domando: è possibile che il calcolo che ho alla colecisti (sono in lista d'attesa per la sua asportazione da settembre scorso)sebbene non mi provochi coliche mi stia indebolendo tanto e provocando questa continua instabilità posturale e se sì, posso chiedere all'ospedale di accelerare le pratiche e operarmi come caso urgente? So che l'asportazione della cistifellea oggi è quasi di routine, ma confesso che ho paura di non sopravvivere all'anestesia a causa della forte debolezza del mio corpo...
Grazie fin da ora e buona giornata
Da circa 8 mesi soffro di vertigini per scoprire la causa delle quali mi sono sottoposta a una serie di esami e visite specialistiche che cercherò di riassumere.
Prima di questo però devo specificare che quelle che io chiamo vertigini sono soggettive, vale a dire il problema parte da me, o come ormai sembrano concordare i medici si tratta di una forte e continua instabilità posturale.Vivo da diversi mesi come su una barca con il mare in tempesta.
Inizialmente mi sono limitata a sottopormi a dei prelievi per rilevare eventuali carenze di ferro, problemi alla tiroide o morbo celiaco, risultati tutti nella norma.Poichè il problema persisteva dandomi dei problemi anche al lavoro (accadeva-ora non più- che improvvisamente sentissi come una "spinta" fortissima alla testa che mi costringeva a spostarmi destabilizzandomi. Per intenderci, era come se una forza invisibile mi spostasse rispetto alla mia posizione)mi sono rivolta a una fisiatra che mi ha rinviato a altri consulti. Le visite in questione hanno dato i seguenti risultati:
1)Il neurologo non ha rilevato niente di patologico a carico del sistema nervoso centrale. La risonanza magnetica del rachide e midollo cervicale ha rilevato: una riduzione della lordosi cervicale fisiologica, niente ernie discali nè compressioni del sacco durale. Canale rachideo normalmente ampio; regolare morfologia e segnale del midollo cervicale, che non dimostra segni di lesioni a focolaio, midollo visualizzato nelle sequenze sagittali fino al quarto metamero dorsale.
La risonanza magnetica dell'encefalo con mezzo di contrasto ha rilevato:le sequenze a TR lungo dimostrano la presenza di piccole aree di iperintesità di segnale in sede periventricolare a livello dei lobi occipitali, che non rivestono caratteri di specificità. Strutture mediane in asse, cavità ventricolari normali, non sono evidenti segni di lesioni nel tronco e negli emisferi cerebellari, la somministrazione di gadolinio non dimostra accumuli patologici del contrasto, normale pneumatizzazione dei seni frontali e mascellar.
2)La visita oculistica non ha rivelato niente che possa essere collegato alle vertigini, tranne un abbassamento della vista a carico dell'occhio sinistro.
3)La visita dall'otorino ha rivelato:normoacusia bilaterale, niente di anormale dal riflesso acustico arl, niente nistagmo, esclusi in base alla visita problemi otorinolaringoiatrici.
4) Un'ecografia dei tronchisovraortici ha rivelato un normale calibro ed un normale flusso delle carotidi comuni, nelle carotidi interne e nelle vertebrali.
5)Visita cardiologica ha rilevato un elettrocardiogramma normale, con una leggera aritmia sinusale valutata "normale", la cosa particolare e che mai nessun medico prima mi aveva mai parlato di tale aritmia, ed io non trovo più vecchie cartelle cardiologiche.
6)E' stata rilevata una leggera dismetria degli arti inferiori. la gamba sinistra e più corta di circa mezzo centimetro.
Tutto quello che ho scritto fino ad ora non ha portato a nulla, vale a dire che la mia instabilità continua quotidianamente impedendomi a volte di condurre una vita normale.Ho fatto fisioterapia, manipolazioni dall'osteopata senza ottenere miglioramenti, ho la sensazione che neppure i medici a cui mi sono rivolta capiscano perchè io continui a stare male.
In questi mesi, poichè non mi va di subire passivamente ciò che accade al mio corpo mi sono posta domande e sono sta ta attenta al mio corpo alla ricerca di un qualche comportamento che potesse spiegare il problema.L'unica cosa che mi pare coincidere con l'inizio delle vertigini sono i problemi che ho iniziato ad avere alla fine dell'estate scorsa alla colecisti: Tutto luglio ho sofferto di coliche alla colecisti senza sapere fossero questo, finchè ad agosto sono stata ricoverata in ospedale e lì i medici hanno trovato un calcolo alla cistifellea di tre centimetri. Ho fato la cura indicata dai medici e non ho più avuto coliche, quasi contemporaneamente però sono iniziate le vertigini e una perenne debolezza fisica.
Perciò vi domando: è possibile che il calcolo che ho alla colecisti (sono in lista d'attesa per la sua asportazione da settembre scorso)sebbene non mi provochi coliche mi stia indebolendo tanto e provocando questa continua instabilità posturale e se sì, posso chiedere all'ospedale di accelerare le pratiche e operarmi come caso urgente? So che l'asportazione della cistifellea oggi è quasi di routine, ma confesso che ho paura di non sopravvivere all'anestesia a causa della forte debolezza del mio corpo...
Grazie fin da ora e buona giornata
[#1]
Cara Signora,
a prescidere dalle vertigini se ha una calcolosi della colecisti sintomatica, vi è indicazione all'intervento di colecistectomia laparoscopica.
Se tutti gli esami fatti per le vertiginio non hanno dato risposte, può anche darsi che possano essere dovute alla colecistite calcosa, anche se sono sintomi del tutto insoliti.
Vedrà dopo, ex juvantibus- se con la colecistecomia se vanno anche le vertigini , oltre che le coliche.
Cari saluti
Dr Andrea Coda
a prescidere dalle vertigini se ha una calcolosi della colecisti sintomatica, vi è indicazione all'intervento di colecistectomia laparoscopica.
Se tutti gli esami fatti per le vertiginio non hanno dato risposte, può anche darsi che possano essere dovute alla colecistite calcosa, anche se sono sintomi del tutto insoliti.
Vedrà dopo, ex juvantibus- se con la colecistecomia se vanno anche le vertigini , oltre che le coliche.
Cari saluti
Dr Andrea Coda
Dr Andrea Coda
Specialista in Chirurgia
[#2]
Chirurgo generale, Colonproctologo, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza
Gentile Utente,
non ho mai sentito di una calcolosi della colecisti che provochi SOLO vertigini, come unico sintomo.
Quindi, non si scoraggi e prosegua nelle sue ricerche, magari con l'aiuto di un buon internista.
Per quanto riguarda la colelitiasi, si sottoponga tranquillamente all'intervento: se eseguito da mani esperte non comporta grandi rischi.
Auguri
Giovanni D. Tebala
gtebala@medicitalia.it
non ho mai sentito di una calcolosi della colecisti che provochi SOLO vertigini, come unico sintomo.
Quindi, non si scoraggi e prosegua nelle sue ricerche, magari con l'aiuto di un buon internista.
Per quanto riguarda la colelitiasi, si sottoponga tranquillamente all'intervento: se eseguito da mani esperte non comporta grandi rischi.
Auguri
Giovanni D. Tebala
gtebala@medicitalia.it
[#3]
Ex utente
grazie ai medici che mi hanno gentilmente risposto.
In effetti non ho come unico sintomo una continua instabilità, anche se la mia discreta tollerabilità al dolore evidentemente mi porta a sottovalutare altri sintomi(Con quelle che ho poi scoperto essere coliche biliari continuavo a lavorare e a condurre una vita normale senza prendere antidolorifici). E' praticamente continuo quello che per me è un fastidio alla zona del fegato in corrispondenza della scapola destra, una tendenza a contratture muscolari in quella zona che risolvo con la fisioterapia, oltre che frequenti problemi intestinali.
Mi rendo conto di sembrare eccessiva, e forse lo sono, ma preferirei avere delle frequenti coliche piuttosto che una continua e grave instabilità...
La mia domanda a questo punto è questa: è possibile che essendo io un soggetto predisposto (considerato anche la rettinilizzazione delle ossa del collo) il mio corpo mi invii tale instabilità come sintomo preponderante, anche considerando che un calcolo così grande, per quello che so, porterebbe a coliche meno frequenti di molteplici piccoli calcoli?
Riguardo l'operazione di colicistectomia, sono in lista d'attesa da settembre scorso e a quanto pare non verrei operata prima dell'autunno, per questo mi informavo riguardo la possibilità di considerare "urgente" il mio caso...
Ringraziandovi per la vostra disponibilità, resto in attesa di vostri consigli.
In effetti non ho come unico sintomo una continua instabilità, anche se la mia discreta tollerabilità al dolore evidentemente mi porta a sottovalutare altri sintomi(Con quelle che ho poi scoperto essere coliche biliari continuavo a lavorare e a condurre una vita normale senza prendere antidolorifici). E' praticamente continuo quello che per me è un fastidio alla zona del fegato in corrispondenza della scapola destra, una tendenza a contratture muscolari in quella zona che risolvo con la fisioterapia, oltre che frequenti problemi intestinali.
Mi rendo conto di sembrare eccessiva, e forse lo sono, ma preferirei avere delle frequenti coliche piuttosto che una continua e grave instabilità...
La mia domanda a questo punto è questa: è possibile che essendo io un soggetto predisposto (considerato anche la rettinilizzazione delle ossa del collo) il mio corpo mi invii tale instabilità come sintomo preponderante, anche considerando che un calcolo così grande, per quello che so, porterebbe a coliche meno frequenti di molteplici piccoli calcoli?
Riguardo l'operazione di colicistectomia, sono in lista d'attesa da settembre scorso e a quanto pare non verrei operata prima dell'autunno, per questo mi informavo riguardo la possibilità di considerare "urgente" il mio caso...
Ringraziandovi per la vostra disponibilità, resto in attesa di vostri consigli.
[#4]
Chirurgo generale, Colonproctologo, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza
Gentile Utente,
il dolore in ipocondrio dx che si irradia verso la scapola dx è probabilmente un dolore biliare, ma non c'è proprio nessun rapporto con le vertigini e la "instabilità" che lei lamenta. Evidentemente però non si tratta di vere e proprie coliche.
In ogni caso, la colecisti va tolta.
Non possiamo definire il suo un caso urgente: l'urgenza biliare è ben altro, ma certo un anno di attesa per una colecistectomia forse è un po' troppo!!! Anche per la sanità italiana!!!
Auguri
Giovanni D. Tebala
gtebala@medicitalia.it
il dolore in ipocondrio dx che si irradia verso la scapola dx è probabilmente un dolore biliare, ma non c'è proprio nessun rapporto con le vertigini e la "instabilità" che lei lamenta. Evidentemente però non si tratta di vere e proprie coliche.
In ogni caso, la colecisti va tolta.
Non possiamo definire il suo un caso urgente: l'urgenza biliare è ben altro, ma certo un anno di attesa per una colecistectomia forse è un po' troppo!!! Anche per la sanità italiana!!!
Auguri
Giovanni D. Tebala
gtebala@medicitalia.it
[#5]
Gent.le Utente
concordo con l'analisi effettuata dai Colleghi che mi hanno peceduto, aggiungerei per completezza di diagnosi un studio ecografico o TAC grafico della regione bilio-pancreatica ed uno studio endoscopico delle prime vie digestive, al fine di escludere la presenza di patolgie digestive concomitanti, esami che comunque ritengo importanti e propeduetici all'asportazione della colecisti
Auguri
dr Massimo Massari
www.massimomassari.it
concordo con l'analisi effettuata dai Colleghi che mi hanno peceduto, aggiungerei per completezza di diagnosi un studio ecografico o TAC grafico della regione bilio-pancreatica ed uno studio endoscopico delle prime vie digestive, al fine di escludere la presenza di patolgie digestive concomitanti, esami che comunque ritengo importanti e propeduetici all'asportazione della colecisti
Auguri
dr Massimo Massari
www.massimomassari.it
Prof.Massimo Massari
www.massimomassari.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 50.1k visite dal 04/05/2007.
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