Il fattore stress

Buona sera dottori, richiedo nuovamente il vostro aiuto ma questa volta per un motivo di tutt'altro tipo. Cercherò di essere più breve e più chiara possibile.
Ad aprile dell'anno scorso ho fatto un incidente in auto (un camion mi è entrato dal finestrino) sono stata in ospedale due settimane e fino a novembre ho lottato per riaggiustarmi le costole rotte e il colpo di frusta al collo. Dato le condizioni non ho avuto molto tempo per accorgermi che da un paio di mesi, circa settembre, ho cominciato ad avere una linea o due di febbre fisse al giorno, una stanchezza costante e davvero pesante, scariche continue che mi poravano a correre (e non scherzo) in bagno anche tre volte di prima mattina prima di andare al lavoro e almeno altre 3 o 4 volte nel resto della giornata. A gennaio ho cominciato a realizzare che forse l'incidente non aveva a che fare con questa mia situazione e ho fatto (tramite la dottoressa) delle semplici analisi del sangue nella quali è venuto fuori che avevo preso la mononucleosi e nel frattempo mi era anche passata. In farmacia mi hanno dato delle fialette di oro, argento e qualcos'altro (non ricordo) che nell'arco di una settimana mi hanno dato solievo ma non sistemato del tutto. Mi sono portata dietro questa situazione fino ad un mese fa (dato che secondo la mia super dottoressa come mi è venuto andrà anche via... parole sue) quando sono tornata in farmacia dalla dottoressa dell'oro ecc.. per farmi fare i fiori di bach (che uso da un anno prima per superare il panico da automobile e poi per curare il nervosismo, l'ira, la rabbia repressa, la depressione che mi prende a tratti, il pianto immotivato, le risate che scoppiano a momenti alterni..)e la dottoressa, stufa di sentirsi richiedere sempre gli stessi fiori mi ha dato una cura per "depurarmi" dato che secondo lei la mia bile deve essere arrivata ormai in fondo ai piedi. Così da un mese sto facendo questa cura che prevede, 100ml in un bicchiere d'acqua di depurantum sciroppo, due pastiglie di equiseto e una di tarassaco e carciofo a pranzo e lo stesso a cena. Bene, le scariche sono finalmente cessate, dopo un anno, solo che dalla settimana scorsa la mia pancia è gonfia e dura come quella di una donna incinta al terzo mese (credo non avendo figli), di notte mi sveglio più o meno sempre verso l'una e mezza o le due sudata dalla testa ai piedi, con dei dolori di stomaco da non riuscire a restare a letto, e quando vado in bagno al contrario ora definirmi stitica sarebbe quasi gentile. Scusatemi se la metto sul ridere ma tutta questa situazione mi sta facendo impazzire anche perchè mi crea non pochi disagi sia al lavoro che tra la gente. Tutto questo mi porta a credere di soffrire di colite, ho letto su internet che dipende molto il fattore stress e io sono sincera, ne ho da vendere perchè arrivo da un periodo critico (l'incidente) che non ho ancora superato e vivo tutt'ora ansie, nervosismi e tensioni per colpa del lavoro. Per favore, potete aiutarmi? Vi ringrazio tantissimo
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Gentile signora,
la condizione di ansia (correlata o non al trauma dell'incidente) può sostenere la sintomatologia che riferisce.
Mi sembra di comprendere che il suo medico curante abbia escluso possibili lesioni d'organo (infiammazioni, ecc.) e sia orientata verso alterazioni di funzione dell'intestino: quelle che con termine improprio e poolare vengono chiamate "coliti" e che sono in realtà forme di "sindrome del colon irritabile".

Per quanto sia apprezzabile il ricorso a forme di terapia non convenzionale (fitoterapia, oligoelementi, floriterapia), mi permetto di sottolineare che il consiglio del farmacista può essere di utilità nel trattamento sintomatico e di brevissimo periodo, ma per affrontare una condizione di disagio di più lunga durata è necessario sottoporsi a visita medica.

Anche la fitoterapia infatti (come l'omeopatia ecc.) ha indicazioni che conseguono ad una diagnosi accurata, allo stesso modo della terapia farmacologica convenzionale.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Utente
Utente
Grazie infinite dottore per la rapidità con cui mi ha risposto, mi permetta di chiederle ancora una cosa. Non avendo alcuna fiducia nella mia dottoressa che da sempre mi liquida con risposte banali e inutili, tipo come è venuto passerà, lei cosa mi consiglia di fare? A chi mi posso rivolgere per avere una visita medica seria e risolvere questo problema? La ringrazio ancora tantissimo
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Gentile signora,
uno dei requisiti essenziali perché il rapporto medico-paziente faciliti il ripristino del benessere nel soggetto ammalato è la fiducia reciproca. Allorché questa dovesse venire a mancare, ciacuna delle due parti può sciogliere questo rapporto.
Ciò è possibile anche nell'ambito del Sistema Sanitario Nazionale: il paziente può, se lo ritiene opportuno, cambiare il proprio medico di medicina generale.
La successiva scelta di un professionista al quale affidarsi può essere suggerita da molte variabili, non esclusa la presentazione di persone che hanno stabilito un rapporto di fiducia con il proprio medico.

Lo specialista gastroenterologo potrà esserle indicato proprio dal medico di base o può accedere alle strutture ambulatoriali o ospedaliere più vicine.

Per quel che riguarda i colleghi che operano nel campo delle medicine non convenzionali, non ne conosco nella sua zona di residenza; può tuttavia consultare gli elenchi internet delle società scientifiche di omeopatia, fitoterapia, agopuntura, ecc. e quello presente sul sito.
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Grazie molte dottore per i consigli e mi scusi ancora per il disturbo.
Le auguro un buon lavoro.