I miei problemi con l'intestino però sono frequenti e credo di soffrire della sindrome del colon
Salve a tutti e grazie in anticipo per la disponibilità.
Da circa 15 anni si è presentato il mio problema con l'intestino o forse, per meglio dire, la estrema sensibilità del mio intestino.
A 14-15 anni ho avuto un vissuto di anoressia mentale (dimagrimento di circa 15 Kg), in seguito al quale ho sempre convissuto con disturbi del comportamento alimentare. Nel senso che il cibo era per me l'unico piacere, e stavo tutta la giornata a digiuno per poi arrivare a casa la sera e mangiare per 3-4 ore di fila. Questa storia è andata avanti per circa 10-12 anni, e il mio intestino avrà molto risentito di queste abbuffate, durante le quali mi riempivo talmente da sentirmi scoppiare. Inoltre avevo un'alimentazione molto strana e abbondante di certi tipi di alimenti, ero capace di mangiarmi 16-18 yogurt in un giorno, tanta tanta troppa frutta, e tantissimo pane, biscotti, fette biscottate. Questo per farvi capire che il mio apparato digerente avrà sicuramente risentito di queste abitudini alimentari che ho avuto per tanti anni. Da circa 4-5 anni potrei dire di essermi abbastanza regolarizzata nell'alimentazione. I miei problemi con l'intestino però sono frequenti e credo di soffrire della sindrome del colon irritabile. Ho un'estrema sensibilità a livello intestinale, che mi condiziona a livello psicologico e nella vita di tutti i giorni. Periodicamente ho dolori addominali, vado di corpo la mattina ma spesso con sensazione di incompleta defecazione, e comunque alla mattina ho sempre bisogno di un'oretta durante la quale vado 2-3 volte in bagno dopo essermi fatta 2-3 caffè(inoltre è necessario che io sia sola, perchè la presenza di qualcuno in casa alzato durante questa fase mi blocca e non riesco più ad andare in bagno). 2 anni fa in seguito a diversi disturbi che avevo avuto, e in seguito al ritrovamento di un pò di sangue nelle feci, feci una colonscopia, nella quale risultò tutto regolare, a parte il fatto che mi dissero che ho un intestino molto contorto.
Vado a periodi alterni, ora sono 15 giorni che sto maluccio, pensavo che i sintomi fossero dovuti alla sindrome premestruale, durante la quale mi si accentua sempre tutto, invece poi mi sono rimasti i sintomi anche dopo che mi sono finite le mestruazioni. Ho avuto un giorno con contrazioni, che mi portavano ad andare in bagno spesso, e nei giorni seguenti sono rimasti dolori in tutto l'addome, nella zona interno all'ombelico verso sinistra. In questi periodi mi bevo un sacco di camomilla e cerco di mangiare cose in bianco o leggere, ma non risolvo molto. Poi magari mi passa, spero anche questa volta....Ma c'è qualcosa che potrei fare in questi periodi, non vorrei prendere farmaci ma magari qualcosa di naturale che aiuti a calmare e tranquillizzare l'intestino. Un paio di anni fa ho fatto una cura con Debrum, ma questo perchè stavo vivendo una situazione molto ansiosa che mi portava ogni mattina ad avere scariche quasi di diarrea. Non mi sento ansiosa e nemmeno particolarmente stressata, nonostante avrei anche motivi lavorativi che potrebbero causarmi stress. Ma mi sembra di prendere tutto molto tranquillamente..forse però inconsciamente scarico tutto a livello intestinale. Bò, quello che vi chiedo è se è normale il fatto di avere ogni tanto dolori addominali e se comunque c'è qualcosa che potrei fare per ridurre tali sintomi. Ogni volta che ho dolori e sento qualcosa di diverso a livello intestinale penso sempre al peggio, lavoro come biologa ricercatrice in oncologia e conosco l'argomento.. Ho sentito parlare di un prodotto chiamato Fisiomotil, specifico per la sindrome dell'intestino irritabile, cosa ne pensate?
Mi sono già dilungata abbastanza e non ho nemmeno spiegato tutta la mia situazione, ma spero riusciate comunque a darmi un consiglio.
Grazie mille a tutti
Da circa 15 anni si è presentato il mio problema con l'intestino o forse, per meglio dire, la estrema sensibilità del mio intestino.
A 14-15 anni ho avuto un vissuto di anoressia mentale (dimagrimento di circa 15 Kg), in seguito al quale ho sempre convissuto con disturbi del comportamento alimentare. Nel senso che il cibo era per me l'unico piacere, e stavo tutta la giornata a digiuno per poi arrivare a casa la sera e mangiare per 3-4 ore di fila. Questa storia è andata avanti per circa 10-12 anni, e il mio intestino avrà molto risentito di queste abbuffate, durante le quali mi riempivo talmente da sentirmi scoppiare. Inoltre avevo un'alimentazione molto strana e abbondante di certi tipi di alimenti, ero capace di mangiarmi 16-18 yogurt in un giorno, tanta tanta troppa frutta, e tantissimo pane, biscotti, fette biscottate. Questo per farvi capire che il mio apparato digerente avrà sicuramente risentito di queste abitudini alimentari che ho avuto per tanti anni. Da circa 4-5 anni potrei dire di essermi abbastanza regolarizzata nell'alimentazione. I miei problemi con l'intestino però sono frequenti e credo di soffrire della sindrome del colon irritabile. Ho un'estrema sensibilità a livello intestinale, che mi condiziona a livello psicologico e nella vita di tutti i giorni. Periodicamente ho dolori addominali, vado di corpo la mattina ma spesso con sensazione di incompleta defecazione, e comunque alla mattina ho sempre bisogno di un'oretta durante la quale vado 2-3 volte in bagno dopo essermi fatta 2-3 caffè(inoltre è necessario che io sia sola, perchè la presenza di qualcuno in casa alzato durante questa fase mi blocca e non riesco più ad andare in bagno). 2 anni fa in seguito a diversi disturbi che avevo avuto, e in seguito al ritrovamento di un pò di sangue nelle feci, feci una colonscopia, nella quale risultò tutto regolare, a parte il fatto che mi dissero che ho un intestino molto contorto.
Vado a periodi alterni, ora sono 15 giorni che sto maluccio, pensavo che i sintomi fossero dovuti alla sindrome premestruale, durante la quale mi si accentua sempre tutto, invece poi mi sono rimasti i sintomi anche dopo che mi sono finite le mestruazioni. Ho avuto un giorno con contrazioni, che mi portavano ad andare in bagno spesso, e nei giorni seguenti sono rimasti dolori in tutto l'addome, nella zona interno all'ombelico verso sinistra. In questi periodi mi bevo un sacco di camomilla e cerco di mangiare cose in bianco o leggere, ma non risolvo molto. Poi magari mi passa, spero anche questa volta....Ma c'è qualcosa che potrei fare in questi periodi, non vorrei prendere farmaci ma magari qualcosa di naturale che aiuti a calmare e tranquillizzare l'intestino. Un paio di anni fa ho fatto una cura con Debrum, ma questo perchè stavo vivendo una situazione molto ansiosa che mi portava ogni mattina ad avere scariche quasi di diarrea. Non mi sento ansiosa e nemmeno particolarmente stressata, nonostante avrei anche motivi lavorativi che potrebbero causarmi stress. Ma mi sembra di prendere tutto molto tranquillamente..forse però inconsciamente scarico tutto a livello intestinale. Bò, quello che vi chiedo è se è normale il fatto di avere ogni tanto dolori addominali e se comunque c'è qualcosa che potrei fare per ridurre tali sintomi. Ogni volta che ho dolori e sento qualcosa di diverso a livello intestinale penso sempre al peggio, lavoro come biologa ricercatrice in oncologia e conosco l'argomento.. Ho sentito parlare di un prodotto chiamato Fisiomotil, specifico per la sindrome dell'intestino irritabile, cosa ne pensate?
Mi sono già dilungata abbastanza e non ho nemmeno spiegato tutta la mia situazione, ma spero riusciate comunque a darmi un consiglio.
Grazie mille a tutti
[#1]
CARA SIGNORA,
SENTA PRIMA DI TUTTO UNO PSICOLOGO. VADA ALLA RADICE DEL PROBLEMA. SI FACCIA SEGUIRE. L'INTESTINO è UNO STRANO ORGANO. SE NON FUNZIONA BENE , NON E' DETTO CHE SIA MALATO.
MI ASCOLTI E POI MI FACCIA SAPERE. AUGURI
DR ANDREA CODA
SENTA PRIMA DI TUTTO UNO PSICOLOGO. VADA ALLA RADICE DEL PROBLEMA. SI FACCIA SEGUIRE. L'INTESTINO è UNO STRANO ORGANO. SE NON FUNZIONA BENE , NON E' DETTO CHE SIA MALATO.
MI ASCOLTI E POI MI FACCIA SAPERE. AUGURI
DR ANDREA CODA
Dr Andrea Coda
Specialista in Chirurgia
[#2]
Psicoterapeuta, Medico di medicina generale
Gentile utente,
condivido il parere del dott Coda, importante rivolgersi a psicoterapeuta, affrontare i suoi disagi connessi con il cibo,la conseguente somatizzazione a livello del colon " colon irritabile " come lei stessa definisce il proprio disturbo.
con i migliori auguri
Dott.ssa I. Di Sipio
www.psicomedicina.mi.it
condivido il parere del dott Coda, importante rivolgersi a psicoterapeuta, affrontare i suoi disagi connessi con il cibo,la conseguente somatizzazione a livello del colon " colon irritabile " come lei stessa definisce il proprio disturbo.
con i migliori auguri
Dott.ssa I. Di Sipio
www.psicomedicina.mi.it
[#3]
Utente
Gentili Dottori,
non avevo scritto nel mio "breve racconto" che ho già fatto un percorso di 2 anni da uno psicologo per risolvere il problema dei disturbi alimentari. La mia alimentazione ora è abbastanza corretta infatti, ma sicuramente determinate cose della mia personalità sono rimaste. Sinceramente ho terminato il percorso perchè mi sembrava di essere a posto, alla fine ci andavo soltanto per raccontare quello che mi succedeva nel corso della settimana..ed economicamente cominciava a pesare..Sicuramente ho ancora determinati lati un pò "particolari" che andrebbero risolti, ma il fatto di somatizzare tutto a livello intestinale credo che mi rimarrà.
Grazie comunque del consulto...
Saluti
non avevo scritto nel mio "breve racconto" che ho già fatto un percorso di 2 anni da uno psicologo per risolvere il problema dei disturbi alimentari. La mia alimentazione ora è abbastanza corretta infatti, ma sicuramente determinate cose della mia personalità sono rimaste. Sinceramente ho terminato il percorso perchè mi sembrava di essere a posto, alla fine ci andavo soltanto per raccontare quello che mi succedeva nel corso della settimana..ed economicamente cominciava a pesare..Sicuramente ho ancora determinati lati un pò "particolari" che andrebbero risolti, ma il fatto di somatizzare tutto a livello intestinale credo che mi rimarrà.
Grazie comunque del consulto...
Saluti
[#4]
Gentile utente,
la sindrome del colon irritabile è una patologia piuttosto complessa, che richiede esami accurati per essere diagnosticata correttamente.
Lei ha raccontato di una storia clinica lunga e densa.
Se i suoi disturbi alimentari, anche grazie alla psicoterapia da lei effettuata, si sono risolti, mi sembra che comunque rimanga in lei una certa propensione alla somatizzazione... e allora perchè non rivolgersi nuovamente a uno psicoterapeuta? Oltretutto, come già sottolineato dal dottor Coda, l'intestino è un organo molto complesso, che risente moltissimo dello stato psico-fisico della persona.
Non si adatti a vivere con i disturbi di cui si è lamentata: perchè dovrebbe?
Cordialmente,
Roberta Cacioppo
r.cacioppo@psicologia-milano.it
la sindrome del colon irritabile è una patologia piuttosto complessa, che richiede esami accurati per essere diagnosticata correttamente.
Lei ha raccontato di una storia clinica lunga e densa.
Se i suoi disturbi alimentari, anche grazie alla psicoterapia da lei effettuata, si sono risolti, mi sembra che comunque rimanga in lei una certa propensione alla somatizzazione... e allora perchè non rivolgersi nuovamente a uno psicoterapeuta? Oltretutto, come già sottolineato dal dottor Coda, l'intestino è un organo molto complesso, che risente moltissimo dello stato psico-fisico della persona.
Non si adatti a vivere con i disturbi di cui si è lamentata: perchè dovrebbe?
Cordialmente,
Roberta Cacioppo
r.cacioppo@psicologia-milano.it
Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 13.9k visite dal 31/03/2007.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Colon irritabile
Il colon irritabile (o sindrome dell'intestino irritabile) è un disturbo funzionale che provoca dolore addominale, stipsi, diarrea, meteorismo: cause, cure e rimedi.