Mal di stomaco da 6 mesi
Egr. sigg. medici,
vi scrivo per chiedere un vostro autorevole parere.
Da circa 6 mesi soffro di mal di stomaco, cominciato come un senso di fame o "vuoto nello stomaco" ed evoluto (e stabilizzato) in una dolenzia (mai bruciore) pressoché continua nella zona del duodeno, che si irradia all'addome. Piccoli pasti attenuano per un po' i sintomi. Anche l'assunzione di Gaviscon sembra portare giovamento. Pur avendo sofferto in passato di reflusso, non l'ho mai avuto in questi ultimi tempi.
Esami effettuati:
- ricerca di Helycobacter nelle feci: negativo
- eco addome completo: negativo (salvo un po' di meteorismo)
- colonscopia (effettuata 2 anni fa per errata diagnosi di ragade): negativa
- esami ematochimici generici: nella norma
Ho appuntamento per l'EGDS il 9 dicembre prossimo. Sono purtroppo un tipo ansioso e patofobo per cui temo il peggio: ho scelto di sottopormi all'EGDS nonostante il mio medico non lo ritenesse necessario. Ecco la domanda: considerati i tempi e sintomi descritti, quanto considerate probabile possa trattarsi di una forma tumorale?
Grazie infinite per l'attenzione e distinti saluti.
vi scrivo per chiedere un vostro autorevole parere.
Da circa 6 mesi soffro di mal di stomaco, cominciato come un senso di fame o "vuoto nello stomaco" ed evoluto (e stabilizzato) in una dolenzia (mai bruciore) pressoché continua nella zona del duodeno, che si irradia all'addome. Piccoli pasti attenuano per un po' i sintomi. Anche l'assunzione di Gaviscon sembra portare giovamento. Pur avendo sofferto in passato di reflusso, non l'ho mai avuto in questi ultimi tempi.
Esami effettuati:
- ricerca di Helycobacter nelle feci: negativo
- eco addome completo: negativo (salvo un po' di meteorismo)
- colonscopia (effettuata 2 anni fa per errata diagnosi di ragade): negativa
- esami ematochimici generici: nella norma
Ho appuntamento per l'EGDS il 9 dicembre prossimo. Sono purtroppo un tipo ansioso e patofobo per cui temo il peggio: ho scelto di sottopormi all'EGDS nonostante il mio medico non lo ritenesse necessario. Ecco la domanda: considerati i tempi e sintomi descritti, quanto considerate probabile possa trattarsi di una forma tumorale?
Grazie infinite per l'attenzione e distinti saluti.
[#1]
Ha preso la decisione migliore:eseguire EGDS.Andrà sicuramente bene e al massimo dovrà curare una gastroduodenite,un 'ulcera o nulla se non la sua ansia.Saluti
Dr. Lucio Pennetti
Specialista chirurgia generale
Specialista chirurgia vascolare
Chirurgia videolaparoscopica
[#2]
Utente
Egr. sigg. medici, oltre a ringraziare molto il dr Pennetti per la cortese risposta, sarei lieto se poteste fornirmi alcune indicazioni.
Ho effettuato ieri EGDS in narcosi. Stomaco e duodeno ok, non così per l'esofago, ecco l'estratto dal referto:
"Distanza del cardias dagli incisivi cm 38, mentre l'impronta diaframmatica si reperta a cm 40. La linea "Z" appare risalita in modo circonferenziale a cm 33 mentre raggiunge cm 31 con alcune propaggini digitiformi. Si eseguono 12 prelievi bioptici tra cm 38 e 30 per esame istologico. Normale canalizzazione del viscere.
CONCLUSIONI: Ernia iatale da scivolamento del fondo gastrico. Quadro encoscopico compatibile con Esofago di Barrett (C 5, M 2 sec. classificazione di Praga)"
Sono un tipo ansioso, patofobo e molto (forse troppo) curioso perciò ho trascorso l'intero pomeriggio di ieri a documentarmi sul WWW.
L'idea che mi sono fatto (nell'ipotesi, credo certa, che Barrett sia confermato da istologia, tra una ventina di gg) è di dover vivere il resto dei miei giorni con una spada di Damocle sulla testa. Ho letto che un paziente affetto da EB può ammalarsi di adenocarcinoma ogni anno con una probabilità dell'1%, quindi con una probabilità del 20% di ammalarsi in 20 anni... Inoltre, mi è parso di capire che il mio EB sia del tipo "long-segment" (essendo esteso per 5+2 cm) e sia perciò più a rischio. Naturalmente dipenderà dall'eventuale presenza di displasie e dal loro grado.
Quello che mi lascia perplesso è che, a parte un periodo di reflusso notturno di tre-quattro anni fa, da allora non ho più sofferto di GERD: forse l'acido gastrico risaliva oltre il cardias ma non raggiungeva la bocca e non me ne accorgevo?
Alla luce di tutto ciò vorrei cortesemente porvi due domande:
1) in base alla vostra esperienza, che cosa devo aspettarmi? Devo ufficialmente considerarmi un paziente (quasi) oncologico?
2) ho letto di alcune metodiche per il trattamento dell'EB, la più recente delle quali pare essere l'ablazione cironferenziale con radiofrequenza: credete che in futuro possano essere utili o, addirittura, risolutive del problema? Ci sono già centri in Italia che praticano l'ablazione con radiofrequenza?
Grazie infinite per la cortese attenzione.
Ho effettuato ieri EGDS in narcosi. Stomaco e duodeno ok, non così per l'esofago, ecco l'estratto dal referto:
"Distanza del cardias dagli incisivi cm 38, mentre l'impronta diaframmatica si reperta a cm 40. La linea "Z" appare risalita in modo circonferenziale a cm 33 mentre raggiunge cm 31 con alcune propaggini digitiformi. Si eseguono 12 prelievi bioptici tra cm 38 e 30 per esame istologico. Normale canalizzazione del viscere.
CONCLUSIONI: Ernia iatale da scivolamento del fondo gastrico. Quadro encoscopico compatibile con Esofago di Barrett (C 5, M 2 sec. classificazione di Praga)"
Sono un tipo ansioso, patofobo e molto (forse troppo) curioso perciò ho trascorso l'intero pomeriggio di ieri a documentarmi sul WWW.
L'idea che mi sono fatto (nell'ipotesi, credo certa, che Barrett sia confermato da istologia, tra una ventina di gg) è di dover vivere il resto dei miei giorni con una spada di Damocle sulla testa. Ho letto che un paziente affetto da EB può ammalarsi di adenocarcinoma ogni anno con una probabilità dell'1%, quindi con una probabilità del 20% di ammalarsi in 20 anni... Inoltre, mi è parso di capire che il mio EB sia del tipo "long-segment" (essendo esteso per 5+2 cm) e sia perciò più a rischio. Naturalmente dipenderà dall'eventuale presenza di displasie e dal loro grado.
Quello che mi lascia perplesso è che, a parte un periodo di reflusso notturno di tre-quattro anni fa, da allora non ho più sofferto di GERD: forse l'acido gastrico risaliva oltre il cardias ma non raggiungeva la bocca e non me ne accorgevo?
Alla luce di tutto ciò vorrei cortesemente porvi due domande:
1) in base alla vostra esperienza, che cosa devo aspettarmi? Devo ufficialmente considerarmi un paziente (quasi) oncologico?
2) ho letto di alcune metodiche per il trattamento dell'EB, la più recente delle quali pare essere l'ablazione cironferenziale con radiofrequenza: credete che in futuro possano essere utili o, addirittura, risolutive del problema? Ci sono già centri in Italia che praticano l'ablazione con radiofrequenza?
Grazie infinite per la cortese attenzione.
[#3]
Prima di tutto bisogna aspettare l'istologia.Certamente la situazione deve essere tenuta sotto controllo, ma non si avvilisca.Le novità terapeutiche ci sono (vedi termoablazione)ed altre probabilmente ci saranno anche in campo farmacologico.In gastroenterologia del Policlinico Gemelli(Roma),se non ricordo male ,hanno riportato esperienze in termoablazione.
Saluti
Saluti
[#4]
Utente
Mille grazie per la risposta, dottore.
Sì, pare che le metodiche più recenti siano l'ablazione con radiofrequenza (presentata a fine settembre di quest'anno all'European Endoscopy Training Center della Cattolica di Roma) e la crioterapia.
Mi ha incuriosito questa recente ricerca, condotta da un gruppo della Mayo Clinic statutitense, circa l'aspettativa di vita di pazienti affetti da EB:
http://www.mayoclinic.org/news2009-rst/5470.html
Come va intrepretata, per esempio, la seguente affermazione fatta da uno dei medici autori dello studio?
"Our population-based study found that Barrett's esophagus patients are at no greater risk of dying than the rest of the population."
Grazie ancora per la sua attenzione.
Sì, pare che le metodiche più recenti siano l'ablazione con radiofrequenza (presentata a fine settembre di quest'anno all'European Endoscopy Training Center della Cattolica di Roma) e la crioterapia.
Mi ha incuriosito questa recente ricerca, condotta da un gruppo della Mayo Clinic statutitense, circa l'aspettativa di vita di pazienti affetti da EB:
http://www.mayoclinic.org/news2009-rst/5470.html
Come va intrepretata, per esempio, la seguente affermazione fatta da uno dei medici autori dello studio?
"Our population-based study found that Barrett's esophagus patients are at no greater risk of dying than the rest of the population."
Grazie ancora per la sua attenzione.
[#6]
Utente
Egr. dr Pennetti,
ho appena avuto il responso dell'istologico (in ritardo dato che il patologo ha ritenuto opportuno ricontrollare): displasia di grado lieve.
Il gastroenterologo ha detto che potrebbe anche trattarsi di un falso positivo indotto dall'infiammazione (tra l'altro, ricordo che il giorno dell'esame avevo anche una forte tonsillite) e mi ha invitato a continuare l'esomeprazolo e a ripetere l'EGDS il prossimo 27.
Suggerisce di attendere l'esito del prossimo esame oppure riterrebbe opportuno rivolgersi subito a un centro specializzato per prendere accordi per la termoablazione con radiofrequenza (che mi par di capire sia considerata la più efficace) e ridurre così la possibilità di trasformazione in neoplasia?
Grazie mille e distinti saluti.
ho appena avuto il responso dell'istologico (in ritardo dato che il patologo ha ritenuto opportuno ricontrollare): displasia di grado lieve.
Il gastroenterologo ha detto che potrebbe anche trattarsi di un falso positivo indotto dall'infiammazione (tra l'altro, ricordo che il giorno dell'esame avevo anche una forte tonsillite) e mi ha invitato a continuare l'esomeprazolo e a ripetere l'EGDS il prossimo 27.
Suggerisce di attendere l'esito del prossimo esame oppure riterrebbe opportuno rivolgersi subito a un centro specializzato per prendere accordi per la termoablazione con radiofrequenza (che mi par di capire sia considerata la più efficace) e ridurre così la possibilità di trasformazione in neoplasia?
Grazie mille e distinti saluti.
[#7]
Gentile utente,con diagnosi di displasia lieve,di solito si continua con la terapia farmacologica e con le norme igienico dietetiche per circa tre mesi.Dopo questo periodo si ripete la EGDS che potrebbe confermare anche un evidente miglioramento. Ma se il suo gastroenterologo,ritiene che l'esame endoscopico vada ripetuto il 27 p.v.,faccia quanto le suggerisce.
La saluto
La saluto
[#8]
Utente
Grazie mille della risposta, dr Pennetti.
In realtà il gastroenterologo aveva addirittura proposto un giorno tra il 18 e il 19 gennaio (cioè un mese e 10 gg dopo la prima EGDS), giorni nei quali, però, non avrei potuto.
Mi auguro che tale "fretta" non sia piuttosto da attribuire a sospetti nutriti dal medico dei quali magari ha deciso di tenermi momentaneamente all'oscuro per non generarmi ulteriore ansia, come displasia grave o addirittura sospetta neoplasia.
In realtà il gastroenterologo aveva addirittura proposto un giorno tra il 18 e il 19 gennaio (cioè un mese e 10 gg dopo la prima EGDS), giorni nei quali, però, non avrei potuto.
Mi auguro che tale "fretta" non sia piuttosto da attribuire a sospetti nutriti dal medico dei quali magari ha deciso di tenermi momentaneamente all'oscuro per non generarmi ulteriore ansia, come displasia grave o addirittura sospetta neoplasia.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 23.8k visite dal 30/11/2009.
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