Dolori all'intestino (colite nervosa?)
Carissimi "amici", trovo una naturale empatia per chi come me sente il bisogno di chiedere un consulto...
Ho 35 anni, vivo e lavoro da tre anni lontano da casa ed anche se mi sono ricostruito una vita con una nuova compagna mi capita di vivere momenti di nostalgia del passato (famiglia, ex fidanzata, famiglia dell'ex, clima). Il mio lavoro è mediamente stressante e l'ambiente di lavoro non è sempre sereno. Questa mia premessa che sembra inopportuna, vista la specialità scelta, trova giustificazione nel fatto che spesso i medici di base a cui ho descritto i miei sintomi mi hanno sempre diagnisticato - alcune volte con apparente(?) sufficienza - la colite spastica (o nervosa). I miei sintomi sono: episodi di evacuazione di feci molli e poco formate alternati ad episodi di feci dure e formate. Periodi in cui posso mangiare latte, uova, fritture, salse...senza alcun problema con periodi in cui cibi leggermente più elaborati mi provocano coliti, mai troppo dolorose, ma fastidiose in termini di evacuazione. Non ho mai raggiunto, se non da ragazzo (tra i 22 ed i 26 anni) più evacuazioni al giorno. Anche adesso, quando sono in piena colite arrivo al massimo a due evacuazioni, poi periodicamente (all'incirca una volta al mese) ho episodi di diarrea acuta. Mal di pancia, repentina necessità di evacuare, feci molli quasi acquose. Il mio medico curante dopo avermi fato fare esami del sangue (tra l'altro anche tiroideo e per la ricerca della celiachia) risultato perfetto ed esami delle feci (sangue occulto e ricerca parassiti) anche questo perfetto mi consiglia di fare una colonscopia (aggiungendo) solo per tranquillizzarmi perchè ritiene si tratti di colite nervosa visto il mio passato e la mia situazione psicologica (cioè ansia - ho scritto anche relativamente a quella specialità). Quello che vorrei sapere è questo: è necessario passare ad un esame così invasivo come la colonscopia o posso fare altro? il mio medico mi dice che è inutile fare una visita adesso da uno specialista perchè tanto mi direbbe di fare la colonscopia...
grazie e scusate la mia forse troppo lunga descrizione.
Ho 35 anni, vivo e lavoro da tre anni lontano da casa ed anche se mi sono ricostruito una vita con una nuova compagna mi capita di vivere momenti di nostalgia del passato (famiglia, ex fidanzata, famiglia dell'ex, clima). Il mio lavoro è mediamente stressante e l'ambiente di lavoro non è sempre sereno. Questa mia premessa che sembra inopportuna, vista la specialità scelta, trova giustificazione nel fatto che spesso i medici di base a cui ho descritto i miei sintomi mi hanno sempre diagnisticato - alcune volte con apparente(?) sufficienza - la colite spastica (o nervosa). I miei sintomi sono: episodi di evacuazione di feci molli e poco formate alternati ad episodi di feci dure e formate. Periodi in cui posso mangiare latte, uova, fritture, salse...senza alcun problema con periodi in cui cibi leggermente più elaborati mi provocano coliti, mai troppo dolorose, ma fastidiose in termini di evacuazione. Non ho mai raggiunto, se non da ragazzo (tra i 22 ed i 26 anni) più evacuazioni al giorno. Anche adesso, quando sono in piena colite arrivo al massimo a due evacuazioni, poi periodicamente (all'incirca una volta al mese) ho episodi di diarrea acuta. Mal di pancia, repentina necessità di evacuare, feci molli quasi acquose. Il mio medico curante dopo avermi fato fare esami del sangue (tra l'altro anche tiroideo e per la ricerca della celiachia) risultato perfetto ed esami delle feci (sangue occulto e ricerca parassiti) anche questo perfetto mi consiglia di fare una colonscopia (aggiungendo) solo per tranquillizzarmi perchè ritiene si tratti di colite nervosa visto il mio passato e la mia situazione psicologica (cioè ansia - ho scritto anche relativamente a quella specialità). Quello che vorrei sapere è questo: è necessario passare ad un esame così invasivo come la colonscopia o posso fare altro? il mio medico mi dice che è inutile fare una visita adesso da uno specialista perchè tanto mi direbbe di fare la colonscopia...
grazie e scusate la mia forse troppo lunga descrizione.
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Caro Utente, scusi ma non la capisco... ho carpito tra le righe il fatto che forse l'hanno considerata sempre, dice lei, anche con superficialità,un colon irritabile
(tra l'altro ampiamente condivisibile), adesso che le fanno "finalmente" eseguire un esame più approfondito vorrebbe fare altro...
saluti
(tra l'altro ampiamente condivisibile), adesso che le fanno "finalmente" eseguire un esame più approfondito vorrebbe fare altro...
saluti
Dott M. Di Camillo
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
dottorato di ricerca in fisiopatologia chirurgica e gastroenterologica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.3k visite dal 23/11/2009.
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