Ernia iatale ed extrasistole
Gentili Dottori,sono una ragazza di 27 anni alla quale a luglio hanno diagnosticato attraverso gastroscopia un'ernia iatale.Da allora ho assunto omeprazen 20 e motilum per 3 mesi.Sono stata bene fino ad ottobre quando però ho avuto un po di febbre per la quale ho preso delle bustine di oki..da allora è iniziato di nuovo quel fastidio che ormai mi perseguita dal dicembre del 2008 e che mi terrorizza a morte.
Durante il giorno ho delle extrasistoli frequenti...ma non è la frequenza quella che mi spaventa bensì l'intensità.per qualche periodo diminuiscono moltissimo fino a non avvertirle per interi giorni, ma successivamente ritornano sempre più aggressive e frequenti.Il mio enorme problema è che questo fastidio sta diventando per me invalidante, fino al punto di aver smesso di fare sport, prendere le autostrade o guidare da sola, per paura che mi possa succedere qualche cosa.Sono dei veri e propri colpi che il cuore emette,come se non ce la facesse e allora sfarfalla con violenza.
Dal dicembre del 2008 ho eseguito ecocardiogramma,holter pressor ed holter 24h ma non è stato mai riscontrato nulla tranne un lieve prolasso della valvola mitrale per il quale mi hanno detto di non preoccuparmi.
Ritornando ad oggi il 22 ottobre attraverso un breve ricovero ho ripetuto la gastroscopia,ma anche l'ecocardiogramma e l'elettrocardiogramma prolungato.Il colonproctologo gastoenterologo che mi segue mi ha spiegato che parlando con i cardiologi che lavorano con lui sono arrivati alla conclusione che il cuore è sano,non c'è nulla che non va tranne delle effettive aritmie che si spiegano con il problema dell'esofagite e dell'ernia iatale la quale per la sua particolare conformazione tocca la pareti del cuore e causa queste aritmie.Per dimostrarmi questa cosa e per meglio tranquillizzarmi il colonp.gastr. in questione mi ha pazientemente fatto un disegno mostrandomi come questo possa avvenire.Mi ha dato come cura omeprazen 40,motilium 2 volte al giorno e mintoil una volta al giono.Il fastidio(orribile) però continua..anzi sembra peggiorare perchè in alcuni casi accentua quella tachicardia che è spesso presente durante il giorno.Volevo gentilmente saper se la cura è adatta,e se un quadro anemico(ho un'anemia microcitica sideropenica come si evince dalla mia storia clinica) che ancora persiste perchè tra circa dieci giorno ho appuntamento da un ematologo possa peggiorare queste reazioni del cuore(presento quasi tutti i sintomi della anemia:facile affaticabilità,stanchezza,difficoltà di concentrazione,fragilità di unghie e capelli,tachicardia per ogni piccolo sforzo e a riposo,vertigini,mal di testa frequenti,pallore evidente del viso,scolorimento delle palpebre interne ecc...).Grazie.Cordiale saluti
Durante il giorno ho delle extrasistoli frequenti...ma non è la frequenza quella che mi spaventa bensì l'intensità.per qualche periodo diminuiscono moltissimo fino a non avvertirle per interi giorni, ma successivamente ritornano sempre più aggressive e frequenti.Il mio enorme problema è che questo fastidio sta diventando per me invalidante, fino al punto di aver smesso di fare sport, prendere le autostrade o guidare da sola, per paura che mi possa succedere qualche cosa.Sono dei veri e propri colpi che il cuore emette,come se non ce la facesse e allora sfarfalla con violenza.
Dal dicembre del 2008 ho eseguito ecocardiogramma,holter pressor ed holter 24h ma non è stato mai riscontrato nulla tranne un lieve prolasso della valvola mitrale per il quale mi hanno detto di non preoccuparmi.
Ritornando ad oggi il 22 ottobre attraverso un breve ricovero ho ripetuto la gastroscopia,ma anche l'ecocardiogramma e l'elettrocardiogramma prolungato.Il colonproctologo gastoenterologo che mi segue mi ha spiegato che parlando con i cardiologi che lavorano con lui sono arrivati alla conclusione che il cuore è sano,non c'è nulla che non va tranne delle effettive aritmie che si spiegano con il problema dell'esofagite e dell'ernia iatale la quale per la sua particolare conformazione tocca la pareti del cuore e causa queste aritmie.Per dimostrarmi questa cosa e per meglio tranquillizzarmi il colonp.gastr. in questione mi ha pazientemente fatto un disegno mostrandomi come questo possa avvenire.Mi ha dato come cura omeprazen 40,motilium 2 volte al giorno e mintoil una volta al giono.Il fastidio(orribile) però continua..anzi sembra peggiorare perchè in alcuni casi accentua quella tachicardia che è spesso presente durante il giorno.Volevo gentilmente saper se la cura è adatta,e se un quadro anemico(ho un'anemia microcitica sideropenica come si evince dalla mia storia clinica) che ancora persiste perchè tra circa dieci giorno ho appuntamento da un ematologo possa peggiorare queste reazioni del cuore(presento quasi tutti i sintomi della anemia:facile affaticabilità,stanchezza,difficoltà di concentrazione,fragilità di unghie e capelli,tachicardia per ogni piccolo sforzo e a riposo,vertigini,mal di testa frequenti,pallore evidente del viso,scolorimento delle palpebre interne ecc...).Grazie.Cordiale saluti
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Gentile utente.... le extrasistoli dovute a ernia iatale ed esofagite da reflusso non sono pericolose, come le hanno giustamente fatto notare , ma possono risultare invalidanti... sicuramente il gastrenterologo la sta curando in maniera coerente in base a tutti i dati di cui disposizione (esami etc..)... in base al numero di extrasistole in un holter e a quanto queste si "percepiscono" i colleghi cardiologi hanno in mano alcune armi ma evidentemente , dalla sua storia, non ne hanno trovato le indicazioni... è vero anche che la componente ansiosa gioca un ruolo rilevante. Eseguendo la cura prescritta dal suo gatroenterologo, affrontando il quadro anemico (che sicuramente va ad incidere sul suo stato generale di salute) vedrà che le extrasistoli diminuiranno di numero e di intensità. Ci vuole molta pazienza perchè, come avrà capito, i fattori in gioco sono molti e si deve trovare il giusto equilibrio.
Cordiali Saluti
Cordiali Saluti
Dr. Roberto Paolo Iachetta
[#3]
Certo... senza problemi
Mi preme anche fare un complimento indiretto al medico che la cura perchè la collaborazione con i cardiologi nell'impostare la giusta terapia per lei è il migliore atteggiamento che si può avere. Le assicuro che non capita cosi spesso.
Un saluto
Mi preme anche fare un complimento indiretto al medico che la cura perchè la collaborazione con i cardiologi nell'impostare la giusta terapia per lei è il migliore atteggiamento che si può avere. Le assicuro che non capita cosi spesso.
Un saluto
[#4]
Ex utente
...probabilmente lei conosce questo medico..è anche iscritto a medicitalia con numero 49787.Ha un sito web sul quale ci sono tutte le sue pubblicazioni scientifiche.E' veramente in gamba.
Non posso che ringraziarla per la sua disponibilità.Appena avrò i referti glieli mostrerò..Le sarei infinitamente grata se potesse darmi anche un suo parere.
Grazie ancora.
Non posso che ringraziarla per la sua disponibilità.Appena avrò i referti glieli mostrerò..Le sarei infinitamente grata se potesse darmi anche un suo parere.
Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 63.7k visite dal 02/11/2009.
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