Borgorigmi intestinali

Gentile Dottore,
ho 26 anni, maschio, e Le scrivo per chiederLe un'opinione. Da mesi soffro di problemi intestinali "inspiegabili" che mi hanno portato ad avere modifiche dell'alvo e cambio del tipo di feci (molli e chiare). Gli esami clinici, di tutti i tipi (ANA, ANCA, proteina C reattiva ultrasensibile, esame chimico e fisico delle feci). Ho così eseguito una colonscopia, con esito perfetto (solo un piccolissimo diverticolo nel cieco) e una gastroscopia. Di questa ho qualche dubbio. Il referto primario è perfetto, ma nell'esame istologico nutro qualche dubbio. Tale esame l'ho fatto per diagnosticare una celiachia latente (l'esame sierologico delle proteine e degli anticorpi transglutaminasi erano, ripetute, sempre negative). Nel referto istologico, molto sintetico, si dice che non ho l'Helicobacter e che nei prelievi duedenali (4) risulta tutto normale. Di villi intestinali e loro morfologia non si parla. Il mio dubbio quindi è: ma è stato fatto un prelievo come ho specificatamente richiesto dei villi intestinali? Perché l'idea di dover ripetere quest'esame mi seccherebbe un bel pò. Chiedo ciò perché in altri referti trovati in rete si scrive moltissimo, si dice nel dettaglio come sono i villi (orientamento, loro atrofizzazione o meno, ecc...), mentre nel mio referto istologico ho 2 righe scarse e della parola "villi intestinali" non si fa minimamente cenno. Cosa fare quindi? Perché il mio disturbo continua e non mi è stata data alcuna risposta in merito su cosa possa essere e, pertanto, se e come curare questa patologia. Concludo dicend che da 2 settimane assumo fermeti lattici (Enterogermina e Puraflor), ritrovando così feci di nuovo scure, ma sempre poltigliose e mostruosamente abbondanti.
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Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 908 15
Gentile Utente, le consiglio di far visionare i vetrini delle precedenti biopsie ad un altro istologo. E' un suo diritto e lo può fare con la richiesta del suo medico curante.
Cordiali saluti

Dott. Roberto Mangiarotti

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Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
Davvero? Farò come dice! Mi perdoni, ma Le poingo una domanda... Se esegussi una nuova biopsia duodenale nella quale figurasse una situazione normale, sebbene a fronte dei problemi di malassorbimento, questo sarebbe sufficente a chiudere i dubbi sulla celiachia? Perché nelle risposte trovate in questo sito noti una certa discrepanza in merito. C'è chi scrive che la biopsia sia il "gold standard" per la diagnosi, chi invece non la reputa comunque sufficiente e dev'essere comunque accompagnata non solo dagli esami sierologici, ma anche dal DNA. Lei personalmente cosa ne pensa? Se le transglutaminasi, Ema e IgG fossero di nuovo negative come la biopsia, rimangono ancora possibilità di essere comunque celiaco?
[#3]
Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 908 15
Il test migliore rimane l'istologia. Occorre che le biopsie siano comunque numerose e lette da un istologo esperto.
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