Piccole tracce di sangue nelle feci

Buongiorno a tutti.


Premetto che vi scrivo in uno stato di panico, in parte basato su motivi oggettivi e in parte senz'altro rafforzato dalla forte ipocondria con la quale convivo da oltre 10 anni.


Sono un ragazzo di 30 anni e al momento senza casi di CC in familiari di primo o secondo grado.


Nella mia vita, ad eccezione degli ultimi mesi, ho sempre bevuto pochissima acqua, con feci che sono sempre state più o meno dure e secche, con a volte difficoltà ad espellerle.


Nel periodo di fine Dicembre ho avuto 1-2 episodi nei quali le feci sono state più abbondanti e importanti da evacuare.


Qualche giorno dopo a questi ricordo di aver provato una sensazione completamente nuova nell'evacuare, la sensazione di avere come delle lame all'interno, non a livello di orefizio ma un pochino più in dentro.


Non ho prestato attenzione a come fossero le feci ma dopo 2-3 giorni è successo questo.


Il 31 Dicembre ho visto che su di una fece c'era un pochino di sangue completamente liquido, acquoso direi, era soltanto sulla superficie di un pezzo di fece.


Il giorno dopo ho ricontrollato, questa volta ho ritrovato un piccolo filamento di sangue, di circa 4-5 mm, sulla superficie della fece e completamente distaccato.


Il sangue in questi episodi era rosso vivo.


Da quel giorno ho cercato di bere almeno 1, 5 litri di acqua al giorno.


Nel panico più totale, ho monitorato le feci dall'1 Gennaio ad oggi, notando che le feci sono diventate "normali" e non più dure e secche come un tempo.


Mi vergogno a dirlo, negli ultimi mesi ho controllato e sezionato ognuna di queste feci con una torcia, ogni giorno, alla ricerca di sangue (andando anche a eliminare o quasi tutti i cibi rossi), arrivando anche a dedicarci 20-30 m ogni volta.


Oggi purtroppo è successo ciò che non avrei voluto, dopo quasi 3 mesi e 97 evacuazioni dal 1 Gennaio, ho ritrovato una piccola traccia di sangue, questa volta in modalità diversa e senza dolori.


L'altro ieri ho avuto una scarica quasi "liquida" (mi era successo anche sul finire della settimana precedente), ieri ho invece avuto un pochino più di difficoltà ad evacuare (non sentivo stimolo), arrivando a farcela (senza sforzarmi troppo) con una fece a forma un po' "a clessidra".


Questa mattina, a fronte di uno stimolo, sono andato ad evacuare, le feci erano in parte quasi "liquide" (con quasi "liquide" intendo dire senza forma ma non troppo acquose).


Il problema è che nel cercare in esse ho trovato un piccolo pezzetto di muco di 3-4 mm, giallognolo e con alcune tracce di sangue rosso vivo.
Non sono riuscito a capire, se questo fosse dentro o fuori la fece, essendo molto sciolta.


Aggiungo che in questi mesi non ho avuto dolori addominali, e che in questi ultimi 2-3 giorni sento di essere un pochino disidratato e con sensazione di fronte calda.


Ho moltissima paura possa avere il CC e vorrei per favore comprendere con voi, nei limiti di un consulto a distanza, cosa ne pensate di quello che vi ho scritto.
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 8.2k 231
La sintomatologia è compatibile con una condizione infiammatoria lieve (proctite) associata probabilmente a minimo sanguinamento da irritazione emorroidaria.
È opportuno praticare visita specialistica proctologica ed esame delle feci.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Gentile Dr. Scuotto,

la ringrazio per il tempo dedicatomi.

Mi permetto di farle una domanda piuttosto diretta ma perché persona fortemente ipocondriaca.

Preso atto che ipotizza quanto ha scritto:

per sua esperienza è giustificato avere paura possa essere un cancro al colon o retto, oppure, nei limiti del possibile, "esclude" possa trattarsi di questi?

Spero non sembri una mancanza di rispetto nei suoi confronti ma è da mesi che vivo con questa paura, paura che avevo quasi allontanato prima dell'episodio di oggi.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 8.2k 231
La differenza tra la "paura" di una diagnosi (spesso del paziente) e l'orientamento diagnostico (compito del medico) si basa su diversi fattori tra i quali bisogna considerare la conoscenza e l'esperienza dei fenomeni clinici.
Il paziente si pone in allarme - talvolta in maniera ingiustificata - perché riscontra qualcosa di insolito nel proprio corpo al quale non riesce a dare risposta immediata; questo allarme spesso si incrementa (ha parlato di ipocondria) quando si affacciano alla mente - alimentate da distorsioni informative - le eventualità più nefaste.
La risposta alla domanda <<nei limiti del possibile, "esclude" possa trattarsi di questi?>> non c'è in astratto, ma si può dare con il riscontro obbiettivo dell'alterazione clinica, ecco perché le ho indicato la via di una visita specialistica proctologica.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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La ringrazio per la risposta completa e a toccare anche la sfera più "psicologica" della mia domanda.

Poiché in questo momento di paura fatico ad essere razionale.

Può dirmi per favore se il suggerimento alla visita dal proctologo è per eventualmente confermare e trattare quello che ha ipotizzato o se è perché ha paura possa trattarsi di qualcosa di molto più grave come un cancro al colon o al retto, e quindi per escluderlo?
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Buongiorno,

da ieri sono in uno stato di panico molto intenso, al punto che, non so quanto psicologicamente indotto, questa mattina ho di nuovo avuto necessità di evacuare.

Ho evacuato feci sciolte, come a volte mi è successo in passato in momenti di forte ansia e stress.

Il problema è che, quello che è successo ieri, controllando ogni singolo pezzo di queste feci con la torcia, si è ripresentato.

Ho trovato 3-4 piccoli filamenti di muco, il più grande lungo circa 4-5mm, contenenti alcune tracce di sangue rosso (forse leggermente meno vivo di ieri). La più grande di queste una traccia lunga 3-4mm e larga 1mm o meno. La quantità complessiva mi è sembrata leggermente inferiore a quella di ieri.

Le uniche tracce di sangue le ho trovate su questi piccoli filamenti di muco.

Il muco, sia ieri che oggi, era in piccole quantità.

Alla luce di questo pensa possa essere comunque un "minimo sanguinamento da irritazione emorroidaria"? Può quest'ultimo presentarsi così, soltanto su muco in feci sciolte?

Riflettendo su quanto successo 2gg fa, posso dire che dal 1 Gennaio ad oggi è stata l'evacuazione più forzata e con feci più tendenti al secco fatta (mi sono un po' sforzato nella paura di non evacuare almeno una volta al giorno).

In questi ultimi 2-3 gg mi sento come a volte ci si sente in situazioni virali, con necessità di andare in bagno e bere molto.

In questo sento che la parte psicologica sta comunque contribuendo ad accentuare la cosa, con sensazione di godo in gola ed altro.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 8.2k 231
Confermo quanto detto precedentemente.
Effettui la visita per dare consistenza clinica obbiettiva alla sua sintomatologia in modo da risolvere il problema senza continuare ad "avvolgersi" in ipotesi.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Ho parlato con il mio medico curante e mi ha portato a riflettere sulle parole che ha scritto, spiegandomi che l'ipotesi che lei ha avanzato si basa sulla sua esperienza e che se mi ha indicato quella visita l'ha fatto per confermare e eventualmente curare quanto ha supposto, e non perché ha pensato a cause più "nefaste".

Purtroppo ieri e questa mattina mi è mancata la razionalità di chi soffre in maniera molto severa di ipocondria, da 10 anni a questa parte.

Cercherò di fare tesoro delle sue parole sul rapporto "paura di una diagnosi" da parte di un paziente e "orientamento diagnostico" da parte di un medico, affidandomi più razionalmente a chi ha studiato e ha esperienza di ciò che parla piuttosto che di ciò che si può leggere su Google e senza saperlo contestualizzare.

Grazie infinite per il tempo dedicato nel suo weekend e pazienza.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 8.2k 231
Prego

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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