Pangastrite e duodenite bulbare acute e croniche

Scrivo per avere il vostro parere in merito ad un problema che mi sta affliggendo da oltre un anno. Dopo mesi che soffrivo di un doloretto sotto la costola destra il medico curante mi ha prescritto una gastroduodenosopia che è stata effettuata nell’ottobre 2008. Nel corso dell'esame veniva evidenziata, oltre a minute lesioni nella parte terminale dell'esofago, la presenza nel bulbo duodenale di "numerosi pomfi edematosi ricoperti da mucosa iperemica alcuni dei quali erosi alla sommità". Il referto istologico riportava "frammenti di mucosa duodenale con intensa flogosi acuta e cronica, iperplasia follicolare linfatica e metaplasia gastrica foveolare papillare con distrettuali atipie di probabile natura reattiva (H.P. -)". Mi veniva pertanto prescritto pantoprazolo 80 mg al giorno per 2 mesi, poi 40 mg per altri 2 mesi.
In aprile 2009 è stata ripetuta la gstroscopia ed dal referto istologico è emerso che l'infiammazione si era estesa a tutto lo stomaco ("lieve flogosi acuta e cronica") mentre nel bulbo duodenale veniva trovata "mucosa gastrica di tipo ossintico, eterotropica con moderata flogosi acuta e cronica (H.P. -)". Mi è stato prescritto Nexium 40mg al giorno + Gastrogel, che poi è stato sostituito con Riopan. Anche se il gastroenterologo non lo ha scritto nel referto medico, sospetta che si tratti di morbo di Crohn anche se non ho niente nel resto dell'intestino (ho fatto anche colonsopia e transito del tenue, dai quali non è emerso nulla).
Ad agosto 2009 ripeto la gastroduodenoscopia e viene trovato l'Helicobacter Pylori (!!!): faccio la terapia con Nexium 40 mg + Amoxicillina + Claritromicina per 4 settimane, poi Nexium 40mg per altre 4 settimane e adesso sto riducendo la dose a Nexium 40mg ogni 2 giorni (quindi una pasticca a giorni alterni), ma lo stomaco fa molto male.
4 diversi gastroenterologhi mi hanno detto 4 cose diverse (il primo duodenite acida, il secondo gastroduodenite da reflusso biliare ma sospetta che sia Crohn, il terzo gastroduodenite da infezione da H.P., il quarto (a cui ho chiesto un consulto per sentire che ne pensava) sindrome del colon irritabile che ha colpito il duodeno, probabilmente connesso alla psoriasi (che ho in forma da lieve a moderata, dipende dai periodi). Sono molto preoccupato dall'idea che questa infiammazione fuori controllo possa degenerare in qualcosa di più grave. So che probabilmente il mio caso richiederebbe un consulto diretto, ma spero solo che possiate farmi sapere la vostra idea. Se servono altre informazioni, sappiate che ho fatto 1.000 tra esami e accertamenti (incluso TAC per vedere eventuale coinvogimento del pancreas, ecografie e molto altro). Grazie per la disponibilità
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.4k 217
Gentile signore,
alla luce di quanto ci riferisce NON vi sono elementi che fanno propendere per una sindrome del colon irritabile mentre l'aspetto endoscopico e istologico della mucosa e la positività per helicobacter orientano per una forma di gastrite. Non sono descritti granulomi infiammatori che possano far pensare a m. di Crohn.
La terapia impostata è sostanzialmente corretta e richiede, a distanza di tempo, un controllo per verificare l'avvenuta eradicazione dell'helicobacter.
Non è chiaro se il reflusso biliare sia un'ipotesi diagnostica o un rilievo endoscopico, in quest'ultimo caso la terapia potrebbe essere insufficiente e andrebbe opportunamente integrata.
Ha segnalato di aver effettuato una TC per valutare il pancreas, suppongo che abbia anche praticato una gastrinemia e che essa sia nella norma.
Non ci riferisce se assume farmaci a potenziale gastrolesivo (antinfiammatori, cortisonici) e se nello stile di vita è presente abitudine al fumo e assunzione di alcolici. Queste ultime due condizioni, se presenti, vanno eliminate,
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Utente
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Gentilissimo Dottore, innanzitutto la ringrazio per la celerità della sua risposta. Per quanto riguarda il reflusso biliare sono certo che non vi è stato nessun rilievo endoscopico che facesse propendere a quella ipotesi, tant’è vero che durante l’esame stesso potevo sentire “in diretta” le valutazioni del dottore espresse a voce alta ad una dottoressa specializzanda presente nella sala. Nell’immediato parlò di “sospetto morbo di crohn”, e prescrisse un insieme di analisi in day hospital per verificare l’ipotesi. Al termine degli esami di laboratorio, ecografici e radiologici il dottore concluse per reflusso biliare, ad esclusione direi.
Se la gastrinemia non viene effettuta mediante un semplice prelievo del sangue (come mi pare di capire da una veloce ricerca su internet), allora non credo che mi sia stata praticata, ma non ne sono certo. Dovrei dare un’occhiata alla cartella clinica in possesso della struttura ospedaliera.
Durante la breve ricerca per capire che cos'è la gastrinemia ho notato che è un esame praticato nei casi di sospetta sindrome di Zollinger-Ellison. Dal mio quadro clinico, esiste l'eventualità che abbia quella malattia, a suo parere?
Non assumo antinfiammatori né cortisonici, non fumo dal settembre 2005 e non bevo assolutamente alcolici (anche alla luce della mia condizione).
In novembre sarò sottoposto ad una ulteriore gastroscopia (la quarta in 13 mesi) per monitorare la situazione e verificare se l’HP è stato eradicato. Ringrazio di nuovo per la disponibilità.
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Utente
Utente
Gentile dott. Scuotto,
scrivo di nuovo a seguito di ulteriori numerosi accertamenti che mi sono stati disposti dal medico che mi sta seguendo. Ho ripetuto la gastroduodenoscopia da cui è emerso che non c’è stato alcun miglioramento della situazione del mio duodeno e in parte dello stomaco (nel referto dell’esame è scritto: “si conferma la presenza di numerosi pomfi edematosi di aspetto pseudopolipoide ricoperti da mucosa iperemica; inoltre si osserva la presenza di mutiple erosioni superficiali alcune delle quali ricoperte da essudato fibrinoso”). Nel referto istologico, esclusa la presenza dell’HP, per quanto riguarda il duodeno:”frammenti di mucosa duodenale con flogosi cronica, iperplasia follicolare linfatica e metaplasia gastrica. Reperto compatibile con duodenite nodulare”. Mi sono stati fatti molti esami del sangue dai quali emerge quasi tutto nella norma ad eccezione di una VES leggermente alta (27), transaminasi GPT e GGT leggermente alte (dovute probabilmente alla steatosi), amilasi a 182 (ma lipasi nella norma); tra gli esami anche la gastrina è nella norma (25,3 anche se l’interruzione del Nexium è stata fatta per soli tre giorni prima del prelievo del sangue).
Il gastroenterologo mi ha confermato che ritiene si tratti di morbo di Crohn. Mi ha pertanto prescritto 3mg di Pentasa al giorno. Devo dire però che ad un mese e mezzo dall’inizio della cura con il Pentasa non sento alcun beneficio e che se riduco l’assunzione di Nexium 40mg una volta al giorno (che prendo dallo scorso aprile), il dolore aumenta anche considerevolmente. Non riesco a capire: le terapie tradizionali contro gli acidi (Nexium 40mg + Riopan + Gastrogel) non hanno funzionato e la situazione è rimasta invariata. Il farmaco contro il morbo di Crohn non dà benefici. Mi è sono stati fatti così tanti tra esami (4 gastroscopie, 1 colonscopia, transito del tenue, TAC addominale, decine e decine di esami del sangue) che la mia cartella clinica sembra un tomo, ma la sintomatologia continua a peggiorare (i dolori e il forte senso di fastidio che ho adesso sono assai maggiori di 8 mesi fa). Non mi è stata fatta ancora la capsula (che dovrei fare tra uno-due mesi in base alla disponibilità) e non capisco perché ancora non mi abbiano fatto il monitoraggio della secrezione gastrica con il sondino. La ringrazio in anticipo per ogni consiglio o suggerimento che vorrà darmi.
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