Un po' ne ho sempre sofferto
Egr. dottore, dato che sono una decina di giorni che soffro per nausea e dolore al lato dx, oggi ho fatto un ecografia, dalla quale è risultata una leggerissima cistite, ma il fegato è a posto, sembra che sia un attacco di colite, ed erano anni che non mi veniva così, anche se un po' ne ho sempre sofferto e non sono mai stata regolare di intestino. Nel 2004 ho fatto una gastroscopia perchè mi bruciava forte lo stomaco ed è risultata una gastrite di I grado, ma niente helicobacter philory, che tengo sotto controllo con il Gaviscon; vorrei fare una visita gastroenterologica come si deve, ma non so di che si tratta: cioè la gastroscopia e la colonscopia sono esami di routine per chi chiede un aiuto, oppure si parte dalle analisi del sangue? Perchè io ho il terrore dei primi 2 esami... Per ora sto facendo una cura con il levopraid
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Gentile Signora,
la visita gastroenterologica, come ogni visita medica, serve per un primo inquadramento diagnostico, per verificare dati oggettivi e formulare ipotesi diagnostiche, o per impostare una terapia. Gli esami strumentali non sono mai di routine ma vengono effettuati sulla base di specifiche indicazioni che variano da caso a caso. Infine nella scelta dell'iter diagnostico hanno un peso anche le attitudini del Paziente e la convinzione, da parte dello stesso, che il parere tecnico fornito sia ampiamente condivisibile. Non tema quindi di sottoporsi alla visita e colga l'occasione per discutere con lo specialista cui sceglierà di rivolgersi, ogni dettaglio dell'eventuale iter diagnostico. In genere si preferisce sempre, salvo diverse indicazioni, un approccio non invasivo, attraverso tests di screening. Cordiali saluti
la visita gastroenterologica, come ogni visita medica, serve per un primo inquadramento diagnostico, per verificare dati oggettivi e formulare ipotesi diagnostiche, o per impostare una terapia. Gli esami strumentali non sono mai di routine ma vengono effettuati sulla base di specifiche indicazioni che variano da caso a caso. Infine nella scelta dell'iter diagnostico hanno un peso anche le attitudini del Paziente e la convinzione, da parte dello stesso, che il parere tecnico fornito sia ampiamente condivisibile. Non tema quindi di sottoporsi alla visita e colga l'occasione per discutere con lo specialista cui sceglierà di rivolgersi, ogni dettaglio dell'eventuale iter diagnostico. In genere si preferisce sempre, salvo diverse indicazioni, un approccio non invasivo, attraverso tests di screening. Cordiali saluti
https://www.medicitalia.it/ettorevallarino
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.1k visite dal 09/10/2009.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.