Formazione nodulare ipercogena al fegato di recente insorgenza

Buongiorno, mi sono sottoposto oggi 11 febbraio 2025 ad una ecografia all'addome per un controllo consigliatomi dal gastroenterologo e il medico mi ha refertato un "fegato di normali dimensioni comprese nel range della norma con ecostruttura parenchimale complessivamente omogenea ad eccezione al VI segmento epatico di una piccola formazione nodulare di nuovo riscontro ad ecostruttura solida, iperecogena, delle dimensioni di 9 mm, compatibile con la verosimile natura angiomatosa.
Vena porta di regolare calibro (v. porta=mm. 10), pervio, con flusso conservato.
Regolare il calibro e il decorso delle vene sovra-epatiche.
Non dilatazione delle vie biliari in sede intra ed extra-epatica.
Colecisti normale per dimensioni e morfologia, alitisiaca, senza alterazioni patologiche parietali.
Pancreas ben esplorabile in tutta la sua estensione, normale per dimensioni e morfologia, ad ecostruttura iperecogena omogenea, senza identificabili lesioni US focali.
Normale il calibro del dotto di Wirsung.
Milza di dimensioni normali e morfologia (diam. long. =96mm) con ecostruttura parenchimale omogenea".
La mia preoccupazione è dovuta al fatto che solo a novembre 2024 (quindi solo tre mesi fa), in una precedente ecografia (svolta con altro ecografista), la formazione nodulare al fegato non era presente (questo il referto dell'epoca: "fegato di dimensioni e margini regolari, di morfologia conservata e ad ecostruttura omogenea e con ecotessutura parenchimale fittamente stipata normoriflette.
Non si rileva dilatazione delle vie biliari intra ed extra regolari per calibri e decorso.
Asse splenoportale, 13-14 mm, e vene sovraepatiche regolari per calibro e decorso.
Colecisti ampia e allungata senza alterazioni parietali e con qualche raro microaggregato colesterinico endoluminale in sospensione).
Tra l'altro, in svariate e precedenti ecografie fatte in passato a distanza di circa un anno l'una dall'altra mai era stato refertato questo angioma.
Faccio presente che a novembre 2024 avevo avuto una colica all'addome superiore destro con ripercussioni anche alla schiena.
Al Pronto Soccorso mi veniva eseguita una TC all'addome (senza mezzo di contrasto) con referto di "iperdensità del tessuto adiposo in sede centroaddominale con alcuni linfonodi di aspetto reattivo nel contesto, come da segni di panniculite mesenterica.
Sempre a febbraio 2025 ho eseguito esami del sangue: tutto nella norma tranne l'acido folico >24 e coi seguenti markers tumorali negativi: Alfa 1 Fetoproteina, Antig. carcino embrionario (CEA), Antigene carboidratico 19-9 (GICA), delle urine e delle feci: negative calprotectina fecale e ricerca antigene helicobacter fecale.
Qualche giorno fa ho avuto un'altra colica addominale, questa volta al basso ventre, con referto TC (senza m. di c.) di diverticolite.
Inutile dire che sono un po' spaventato, cosa potrebbe essere quel nodulo ipercogeno al fegato?
Ringrazio anticipatamente per eventuali risposte e consigli.
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 8k 227
Si tratta, come è esposto nella relazione, verosimilmente di un angioma epatico. Il fatto che non fosse visibile in indagini precedenti potrebbe voler dire che era troppo piccolo per rilevarlo.
In genere è consigliato - al primo riscontro di questo tipo - di effettuare successiva ecografia entro sei mesi per valutarne la stabilità delle dimensioni o una TC con mezzo di contrasto per maggiore definizione e chiarezza.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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La ringrazio per le celere risposta, le confesso che al solo leggere il termine "nodulo" ero andato nel panico. In pratica potrei stare relativamente tranquillo e fare - tra sei mesi - uno degli accertamenti che lei mi consiglia. Domanda: e se facessi una RMN con mezzo di contrasto per evitare ulteriori esposizioni potenzialmente nocive?
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 8k 227
Il tipo di indagine strumentale da effettuare non può essere indicato dal paziente, deve essere deciso dal medico che la segue oppure consigliato dal radiologo che ha effettuato l'esame precedente.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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