Colon irritabile in peggioramento

Buonasera,
Ho 53 anni, fisicamente robusto, ma non in sovrappeso, fumatore.

Dal 2013 sono celiaco e dallo stesso periodo soffro di un colon irritabile parecchio invalidante.

In questi anni, le ho provate tutte: sono in terapia con psichiatra e psicologa psicosomatica, assumo Venlafaxina 150 mg RP, 3 Xanax 0.50 mg, 1 quietapina 0.50 mg RP.

Al momento, dietro stretto controllo medico sono arrivato ad assumere un Xanax da 0.50 mg in quanto mi sembra che dopo quasi 30 anni di assunzione non abbiano più grande effetto.

Dal 2007 ad oggi effettuate 3 colonscopie con esito negativo.
Esami di tutti i tipi, ultima (ne avrò fatte 10) una ecografia con studio anse intestinali.

Di seguito il referto:

"Al controllo delle anse intestinali con sonde ad alta e bassa frequenza, non evidenza di ispessimenti o alterazioni di parete a carico delle anse esplorate.

In particolare non segni ecografici di IBD.

Ultima ansa ileale elastica, stratificata e di spessore normale (3 mm).

Regolare austratura colica con meteorismo più marcato a destra.

Rari diverticoli, senza segni di flogosi, non periviscerite.

Non ristagno, non linfoadenopatie mesenteriali.

Conclusioni: nella norma.
"

Il problema rimane il numero di scariche (3/4- ma dipende non é dogmatico- soprattutto concentrate al mattino), ma ciò che mi dà più fastidio é la continua sensazione di parziale evacuazione, il meteorismo che mi rimane dentro soprattutto a livello di fessura splenica, i dolori epigastrici, la tensione addominale, i tenesmi.

Da anni la mia vita é praticamente concentrata sul mio colon, sulle sue manifestazioni, forma e colore delle feci.

Un'ossessione che sto cercando di combattere in tutti i modi (vedi sopra), senza però risultati tangibili.

Cerco di fare una vita normale (lavoro, ho una famiglia ecc ecc.
), ma tutto ciò energeticamente mi divora.

Riposo male benchè sia assolutamente RIGOROSO nel gluten free (mai assaggiata una briciola o contaminazioni dal 2013).

Come avrete capito, sono iper ansioso, ipocondriaco e maledettamente rigido con me stesso.

Insomma, una vita, NON VITA.

Tutti i professionisti che mi circondano (mio GE, mio nutrizionista, osteopata ecc ecc.
) sottolineano che sono "sano" e che i miei disturbi provengano da somatizzazioni importanti della mia forma ansiosa.

La scorsa settimana ho anche cambiato lavoro e non vi dico, ma avrete capito.


Sostanzialmente volevo sapere se anche secondo Voi, le somatizzazioni possono far stare così male, se come effettivamente mi dicono nel mio caso é la "testa" a condurre "il gioco".


Scusate se sono stato prolisso, ma sono costantemente alla ricerca di rassicurazioni.


Cordiali saluti.
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 8.3k 235
La sintomatologia gastrointestinale si accompagna sempre a sintomi psichici più o meno marcati. I sintomi somatici non sono generati dalle condizioni psichiche (è stata una teoria del passato, oggi abbandonata), ma sono sinergici realizzando un circuito vizioso di amplificazione. (Esempio ...ansia-diarrea-ansia-diarrea-ansia...).
Nella celiachia con ovvia osservazione scrupolosa della dieta, è presente un disequilibrio del patrimonio batterici intestinale che, se accoppiato ai sintomi, è opportuno correggere. Una possibilità è l'assunzione per lungo periodo di un probiotico contenente Bifidobacterium longum.
Inoltre, in presenza di sintomi come quelli esposti è tassativo smettere di fumare (non ridurre soltanto, smettere) per il forte contributo che questa abitudine determina sull'ingestione involontaria di aria. Altrimenti c'è poco da fare.
Per quel che riguarda i farmaci assunti, l'alprazolam (come tutte le benzodiazepine) va utilizzato per un periodo di tempo molto limitato (alcune settimane) oppure occasionalmente (panico), altrimenti assistiamo soltanto agli effetti collaterali senza benefici, ma su questo sarà più esauriente lo psichiatra che la segue.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Innanzitutto la ringrazio Dottor Scuotto.

Cioè mi sta dicendo che quindi l'ansia non viene somatizzata?

In attesa di Sue.

Cordiali saluti.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 8.3k 235
No, le sto dicendo che la psicosomatica è una disciplina complessa e che la teoria della psicogenesi è ampiamente superata.
In alcune circostanze si parla di disturbo somatoforme quando i disturbi fisici sono accompagnati a sproporzionata preoccupazione, ma per ulteriori spiegazioni su questo tema è preferibile che richieda un consulto nella specialistica di psichiatria.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Esattamente Dottore.

La mia preoccupazione ed ossessione sono infatti fuori controllo.

Mi confronterò con lo specialista.

Cordiali saluti.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 8.3k 235
Ricambio i saluti

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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