Come intervenire su ernia iatale da scivolamento?
Salve, sono un ragazzo di 27 anni, ho un problema legato all’ernia iatale, da anni avvertivo questo senso di gonfiore allo stomaco ed eruttazione frequente a cui non davo molto peso, allo stesso tempo avvertivo exstrasistole che mi davano molta ansia, dopo varie visite dal cardiologo sempre risultati nella norma mi viene detto che questo problema poteva essere causato dallo stomaco, faccio nel 2021 una gastroscopia e mi viene riscontrata in ernia iatale da scivolamento, comincio a prendere 20mg di esomeprazolo la mattina e gaviscon prima di andare a letto, l’acidità scompare non ho problemi fino a quando non smetto di prendere le pillole, infatti sono anni ormai che prendo il gastroprotettore, sono anche in cura dal nutrizionista per regolare la dieta, ma tutto ciò non mi sta portando a nulla perché di notte mi sveglio con la sensazione di avere il cibo che risale o comunque come se avessi qualcosa bloccato alla bocca dello stomaco, se mi chino o mi stendo a pancia alla aria o alzo le braccia avverto le exstrasistole, non sento più tanto lo stomaco gonfio ma lo sento come fosse dilatato, sono un paio di mesi che mi sento peggiorato per quanto riguarda l ernia che scivola durante le posizioni che assumo, la dieta la sto facendo, il gastroprotettore lo prendo, ma mi sento come prima se non peggio, come devo fare?
Alcuni dottori dicono che bisogna solo operare per risolvere l’ernia altri mi dicono che l’intervento per me che sono giovane è sconsigliato dato che non riesce sempre e si torna spesso come prima! Non so più che fare questa situazione mi mette ansia perché non riesco a risolverla e mi limita, anche le exstrasistole mi mettono ansia non dormo bene, e se mi vengono in giro mi prendo paura, non so più come agire cosa posso fare più di questo?
Alcuni dottori dicono che bisogna solo operare per risolvere l’ernia altri mi dicono che l’intervento per me che sono giovane è sconsigliato dato che non riesce sempre e si torna spesso come prima! Non so più che fare questa situazione mi mette ansia perché non riesco a risolverla e mi limita, anche le exstrasistole mi mettono ansia non dormo bene, e se mi vengono in giro mi prendo paura, non so più come agire cosa posso fare più di questo?
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È opportuno sapere di quale entità è l'ernia iatale. Se, come sembra, si tratta di dimensioni minime, prima di pensare all'intervento vanno adottate le misure farmacologiche e fisiche adeguate nei confronti del reflusso gastroesofageo.
Non è di grande utilità la continuità di assunzione di PPI (esomeprazolo e simili) poiché a lungo andare si instaura un ciclico fenomeno di rebound che porta a dipendenza fisica. Più utile l'assunzione per almeno due mesi di un agente protettivo della mucosa come poliprotect o alginato + acido ialuronico in gel a dosaggio pieno: dopo i pasti e la sera prima di andare a letto. Inoltre è fortemente consigliata l'assunzione di posizione di riposo notturno antireflusso che si ottiene sollevando la testata del letto di 15-20 cm senza aggiungere cuscini, ma ponendo un rialzo sotto i piedini della rete del letto(lato testa) in modo da realizzare un piano inclinato unico.
Se fumatore è tassativo smettere altrimenti i benefici saranno parziali e ci saranno recidive della sintomatologia.
Non è di grande utilità la continuità di assunzione di PPI (esomeprazolo e simili) poiché a lungo andare si instaura un ciclico fenomeno di rebound che porta a dipendenza fisica. Più utile l'assunzione per almeno due mesi di un agente protettivo della mucosa come poliprotect o alginato + acido ialuronico in gel a dosaggio pieno: dopo i pasti e la sera prima di andare a letto. Inoltre è fortemente consigliata l'assunzione di posizione di riposo notturno antireflusso che si ottiene sollevando la testata del letto di 15-20 cm senza aggiungere cuscini, ma ponendo un rialzo sotto i piedini della rete del letto(lato testa) in modo da realizzare un piano inclinato unico.
Se fumatore è tassativo smettere altrimenti i benefici saranno parziali e ci saranno recidive della sintomatologia.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
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Utente
Grazie per la veloce risposta, la cosa che non mi è chiara è che io sintomi di reflusso non ne avverto molti o spesso, il problema rimane l’ernia giusto? Che comunque sarà lì presente a prescindere e scivolerà verso il diaframma provocandomi exstrasistole, quindi alla fine non c’è qualcosa di diverso da fare oltre quello che mi ha consigliato e quello che già sto facendo se non agire operando?
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Le extrasistoli non sono provocate dalla presenza dell'ernia iatale, ma dalla sensibilità della mucosa esofagea al reflusso, presente anche se non è percepito.
Prima di considerare l'intervento - che, in verità, in una condizione come quella espressa non ha indicazione - è opportuno fare una valutazione completa con ulteriori indagini strumentali (pH-manometria, ecc.) indirizzate da visita specialistica gastroenterologica.
Prima di considerare l'intervento - che, in verità, in una condizione come quella espressa non ha indicazione - è opportuno fare una valutazione completa con ulteriori indagini strumentali (pH-manometria, ecc.) indirizzate da visita specialistica gastroenterologica.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 248 visite dal 29/01/2025.
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